AUTOVELOX DI VEROLI

AUTOVELOX DI VEROLI E GIUDICE DI PACE

Raccontiamo una vicenda capitata a un automobilista eternato da uno dei tre autovelox di Veroli sulla superstrada Sora-Frosinone, la Prefettura permettendo. Secondo il Giudice di Pace di Frosinone a un cittadino sovrano della Repubblica non è consentito di dichiarare di non aver ricevuto gli avvisi e le raccomandate che il Comune di Veroli ha inviato e l’ufficio Postale confermato di aver invece “consegnato”, a meno che non citi per falso le Poste!! Io uomo della strada osservo: può un giudice di pace accettare e riconoscere per ‘Giustizia’ che un cittadino notoriamente irreprensibile non riceva o non accetti un avviso o raccomandata di una multa stradale per una delle mille motivazioni possibili, venga privato del suo diritto alla difesa? Il postino scrive, vero o non vero, che il multato è assente ma che la multa gli è stata consegnata ugualmente, pur se non ricevuta!! In realtà -siamo nella felice Italia!- è una consegna finta, virtuale, una vera e propria “finzione di consegna” perché, nei fatti, la raccomandata ‘giace’ all’ufficio postale, da dove non si è mai mossa, secondo una legislazione sulle notifiche partigiana e violenta, contro il cittadino ! Al cittadino in sostanza non è consentito di assentarsi da casa per due mesi o cinque o un anno, magari di ammalarsi o perfino di morire!! poiché passa il postino, non trova nessuno e poi scrive -la sua parola diventa legge!!- che la multa è stata pur se virtualmente “consegnata” perché in realtà in giacenza alla posta!! Mai sentito una cosa del genere: tutto sembra una favola, invece è autentica realtà italiana: è solo il giudice, se è un giudice, che dovrebbe assumersi la responsabilità di una decisione in merito ai fatti come qui narrati e se ciò non fattibile giuridicamente, allora in dubio pro reo. Inoltre tra l’altro non ricevere concretamente o non ritirare una multa, non significa la cancellazione della multa: solo eventualmente spostarne la data. Ma nel paese di Creonte non è così semplice e normale! Nel paese di Creonte è normale, anzi tragicamente normale e anche incoraggiato, che un giudice, incapace o troppo bravo, costruisca perfino un grattacielo sullo zero, sul niente, come le cronache non di rado ricordano!!

In prosieguo detto cittadino riceve effettivamente la raccomandata, questa volta dell’Ufficio delle Entrate con l’addebito: circa 1400 € per la multa all’autovelox del Comune di Veroli! 1.400,00 €!!

Conseguenza: il malcapitato presenta il suo ricorso al Giudice di Pace di Frosinone per l’assurda cifra addebitata e allo stesso tempo la sua opposizione alla multa: la giudicessa sentenzia e respinge tutto, tutto ovviamente motivando, con abbondanza di commi e articoli!

E ancora: la giudicessa accetta di far pagare al malcapitato una cifra gigantesca per una multa stradale mai ricevuta, ignorando di verificare, come il Codice della Strada impone, sia la congruità giusta dell’importo della multa e sia la solvibilità del multato nonché le motivazioni addotte dal multato: niente, zero: non avendo querelato per falso le Poste, ha perso tutti i diritti!!! Eppure il Codice impone la ordinaria diligenza nella esplicazione di una pubblica funzione ai vigili urbani, ai postini, ai giudici cioè gli approfondimenti e la coerenza delle varie situazioni e i relativi provvedimenti! Quando mai! Quello che deve perfino spaventare è che la multa sin dall’inizio era nulla, non valida, in quanto le prove fotografiche fornite dall’autovelox non esistono, sono assenti! Infatti il fotogramma di riferimento è una pagina completamente nera e al centro un numero, nemmeno la targa, tanto meno la macchina, un numero che corrisponde effettivamente alla vettura del malcapitato, ma della vettura nessuna traccia sulla foto!! Quindi come può una multa nulla e zero, che il Comune di Veroli era obbligato ad annullare, produrre esiti di ca.1400 €? Lo abbiamo detto: è la capacità di costruire il grattacielo sullo zero!

E’ ben verosimile che il fotogramma sia frutto di un reato, di fraudolenza, di qualcuno che ha accesso ai dati comunali: gli autovelox sono attrezzature perfette, non possono fornire tali risultati! E un secondo dubbio: il comandante dei vigili di Veroli, allorché il multato ha esibito il fotogramma, dichiara immediatamente: tutto OK, faccia ricorso! Come mai tale risposta? Tale sicurezza? E in effetti la giudicessa sentenzia che tutto è corretto: mancando la querela di

falso alle poste non ritiene di indagare sulla legittimità del fotogramma e sulla documentazione esibita dall’ufficio postale! Una querela di falso alle Poste, mai sentito: devi pagare e star zitto! A proposito, l’ANAS ente pubblico, quindi proprietà dei cittadini, ha il diritto o facoltà di consentire a un‘amministrazione comunale qualsiasi di utilizzare un tratto della superstrada ANAS per impiantarvi le proprie trappole fa-soldi con la scusa di proteggere la incolumità degli automobilisti?

Michele Santulli

 

 

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