In uno Spazio COMEL gremito di persone, la cerimonia si è svolta in un’atmosfera emozionata e vivace che ha visto la presenza di tanti addetti ai lavori, tra studiosi e artisti, ma anche tanti cittadini appassionati che seguono ormai da anni il Premio COMEL e ne riconoscono il ruolo importante ricoperto nel mondo dell’arte, non solo in Italia ma in tutta Europa.
Presente alla cerimonia anche l’ambasciatrice della Slovacchia in Italia Karla Wursterová che ha omaggiato il vincitore della competizione con la sua presenza. Molto sentite e importanti le sue parole che hanno sottolineato come proprio nel giorno in cui il suo paese celebra i 35 anni dalla liberazione dal regime comunista, Robert Hromec vince in Italia un concorso internazionale con un’opera che parla di rinascita, un segno molto forte della modernità e apertura della Slovacchia.
Un pomeriggio all’insegna dell’Arte che unisce e offre l’occasione di cooperazione tra paesi e realtà diverse, al di là di qualsiasi barriera, che sia linguistica o di altro genere. Un pomeriggio che celebra l’arte in alluminio e il desiderio di stare insieme, come è ormai tradizione del Premio COMEL.
In attesa dell’edizione 2025, gli organizzatori salutano e ringraziano quanti hanno partecipato e seguito la competizione nel corso di questo lungo anno insieme.
I 13 finalisti:
Sasho Blazes (Ocrida, Macedonia); Maria Elena Bonet (Minsk, Bielorussia/Sant’Elia Fiumerapido, FR, Italia); Massimo Campagna (Napoli, Italia); Stefania De Angelis (Roma, Italia); Rebecca Diegoli e Francesca Vimercati (Pavia e Besana in Brianza, Italia); Gianluigi Ferrari (Altilia, CS, Italia), James Fausset Harris (Gedda, Arabia Saudita/Carrara, MS, Italia); Robert Hromec (Bratislava, Slovacchia); Rosy Losito (Bari/Latina, Italia); Dimitar Minkov (Pleven, Bulgaria); Gloria Rustighi (Massa, MS, Italia); Karolina Stefańska (Cracovia, Polonia); Achilles Vasileiou (Atene, Grecia).