Nel dibattito giornalistico odierno, è cruciale riconoscere la vera essenza di Giornalisti 2.0, un gruppo coeso di professionisti e pubblicisti che si distingue per la sua lunga storia di impegno e integrità.

Nato nel lontano 2016, molto prima dell’emergere del cosiddetto Gruppo Falleri, Giornalisti 2.0 ha dimostrato costantemente di essere un faro alternativo di professionalità e visione nel panorama giornalistico contemporaneo.

Recentemente, le elezioni dell’Ordine dei Giornalisti hanno portato alla ribalta le dinamiche politiche interne alla professione. E se è vero che la nostra coalizione ha ottenuto la maggioranza dei consensi, è altrettanto vero che siamo stati testimoni delle fagocitazioni del Gruppo Falleri, un fenomeno che suscita legittime preoccupazioni riguardo alle cariche assegnate.

Forse ci siamo illusi di poter cambiare le cose con alleanze effimere, ma ora è chiaro che il nostro impegno deve essere ancorato a principi solidi e duraturi, piuttosto che a compromessi temporanei.

Tuttavia, noi di Giornalisti 2.0 non ci lasciamo scoraggiare dalle coalizioni del passato, né ci illudiamo di poter cambiare il corso della storia con alleanze effimere. Guardiamo al futuro con determinazione e fiducia, consapevoli che sempre più colleghi, pubblicisti e professionisti ci sostengono nel nostro impegno per un giornalismo contemporaneo, libero e responsabile.

È per questo che abbiamo adottato nuove strategie politiche, a cominciare dalle prossime elezioni dell’INPGI, in cui ci presenteremo con un’alleanza solida e progressista con Controcorrente, già sperimentata con successo durante le elezioni per il rinnovo delle cariche dell’Associazione Stampa Romana e della FNSI (Federazione Nazionale della stampa italiana). È il segno di una nuova era che si apre, in cui l’unità e l’integrità guidano le nostre azioni.

Il nostro motto, “giornalisti contemporanei e non d’altri tempi”, riflette il nostro impegno a essere all’altezza delle sfide del presente, senza dimenticare mai i valori fondamentali della nostra professione.

In questo momento cruciale, invitiamo tutti i colleghi a unirsi a noi in questa missione di rinnovamento e progresso, perché insieme possiamo costruire un futuro migliore per il giornalismo e per la società nel suo complesso.

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