La space economy e la ricerca spaziale tornano al centro dei lavori del Festival Internazionale della Geopolitica europea con un panel dedicato allo “Spazio e Geopolitica”. Il panel ha visto la partecipazione di Davide Cipelletti, Generale dell’Ufficio Spazio SMD; Alessio Grasso, Manager della società Dallara Aerospace & Defence; Danilo Rubini, Responsabile delle Relazioni con l’UE dell’Agenzia Spaziale Italiana; Stefano Stefanile, Responsabile Relazioni Istituzionali dell’Avio Spa e Sirio Zolea, Ricercatore dell’Università Roma Tre. Il generale Cipelletti ha esaminato le competenze dell’Ufficio Spazio SMD nella definizione di politiche legate all’innovazione tecnologica, alla cooperazione internazionale, alla gestione dei programmi della Difesa e al supporto per il Gabinetto del Comitato interministeriale per le politiche spaziali e aerospaziali. “La strategia spaziale è un insieme di contesto nazionale e internazionale. Una volta si guarda allo spazio con meraviglia mentre oggi vanno emergendo diverse preoccupazioni legate alla competizione aggressiva tra soggetti ed entità diverse. L’assenza di un quadro normativo chiaro è il più grande problema per le politiche spaziali. Attori importanti da monitorare sono la Cina e la Russia che sembrerebbero alleate ma hanno priorità aerospaziali completamente differenti”, ha ribadito il Generale. L’aerospazio italiano si contraddistingue anche per l’affermazione di eccellenze italiane. L’Avio è una realtà italiana conosciuta in tutto il mondo per le tecnologie legate alla propulsione spaziale. “Grazie alla propulsione spaziale italiana riusciamo ad affermarci anche nel campo dell’industria satellitare e in quella dei servizi digitali e di telecomunicazione”, ha affermato Stefano Stefanile. Una realtà che merita profonda attenzione è quella dell’Agenzia Spaziale Italiana che gestisce tutte le attività spaziali italiane. “Le attività spaziali italiane interessano molte istituzioni ministeriali. Le politiche estere e quelle legate alle comunicazioni sono pilastri importanti che vanno valorizzati. La trasversalità delle attività spaziali è enorme. L’ASI si occupa di osservazione della terra, trasporto innovativo ed esplorazione spaziale”, ha ribadito Danilo Rubino. Alessio Grasso, manager della Dallara Aerospace&Defence ha soffermato l’attenzione sugli esperimenti scientifici della Difesa e sul protagonismo delle società private che diventano sempre più importanti nell’affermazione di nuove tecnologie e prodotti per lo spazio. Sirio Zolea dell’Università Roma Tre ha posto l’attenzione sui trattati internazionali e la governance spaziale. “Le logiche del libero mercato e del mito della frontiera toccano anche lo spazio e va emergendo il ruolo dei privati nella corsa allo spazio. La Cina invece ha una visione differente e punta all’egemonia delle strutture pubbliche per la corsa allo spazio. L’Europa punta su un modello centrato sul partenariato pubblico – privato”, ha ribadito il professore dell’Università Roma Tre. In conclusione, nessun governo nazionale ha autorità sui diritti di proprietà nello spazio, garantendo di fatto al momento un ambiente con una regolamentazione assente e con un controllo difficile e impegnativo. Obiettivo del Festival internazionale della geopolitica europea, organizzato dal Comune di Venezia, dalla Città metropolitana e dalla rivista di affari internazionali Atlantis, con il sostegno della Regione del Veneto, in collaborazione con il Circolo di studi diplomatici, l’Ufficio italiano del Consiglio d’Europa, Confindustria Veneto, Europe Direct Venezia e Vela spa, è quello di proporre Venezia quale centro internazionale di riflessione sulle dinamiche geopolitiche contemporanee.
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