Cara e Caro Immaginalista,
desidero di parlarti di musica e di anima. La musica possiede una potente capacità spirituale, fungendo da ponte tra il terreno e il trascendente. Attraverso melodie e armonie, tocca le corde più profonde dell’anima, evocando emozioni e stati di consapevolezza che parole e gesti non possono raggiungere. Nelle varie culture, la musica è spesso al centro di pratiche religiose e meditative, aiutando gli individui a connettersi con il divino o con il proprio sé interiore. Che sia nei canti gregoriani, nei mantra buddisti o nei gospel, la musica eleva lo spirito, promuovendo un senso di pace interiore e una profonda connessione con l’universo.
Fra i miei compositori preferiti, Giacomo Puccini ha fatto la storia. Pensa a “Turandot”, la sua ultima opera, una storia di redenzione e amore trascendentale ambientata in una Cina mitologica. L’opera esplora temi profondi di sacrificio, mistero e trasformazione spirituale attraverso la figura della principessa Turandot, che impone enigmi mortali ai suoi pretendenti. La risoluzione dell’opera, con il principe ignoto che scioglie il cuore gelido di Turandot con un bacio, simboleggia il potere dell’amore di superare ostacoli insormontabili, elevando l’umanità verso una comprensione più profonda dell’altro. Questa storia di redenzione finale rappresenta un viaggio verso la compassione e l’illuminazione spirituale, sottolineando l’importanza dell’amore e del perdono.
Tutto questo non ti ricorda un mito in particolare?
Se pensiamo ancora alla musica, non possiamo però escludere i suoni. Soprattutto quelli della natura, che esistono fin dalla notte dei tempi. Fin dal silenzio, che al pari del buio nei confronti della luce, non è assenza di suono.
Pensa al crepitio di un fuoco acceso, magari un camino, in una notte improvvisamente fredda nonostante la stagione calda. Quante volte ti sarai lasciata e lasciato cullare dai colori di ogni fiamma, osservando le loro danze, l’armonia della loro fusione e l’apparente distacco. E ancora, l’odore della legna, il ciocco di legno che cade sulla brace sottostante.
Musica e anima non possono che andare a braccetto. Dopo tutto nelle meditazioni, suono sempre il tamburo e, come sai, ha un significato profondo a livello sciamanico.
Uniti, il fuoco del tamburo e quello dell’anima, possono davvero trasformare l’impossibile in possibile.
Non credi? Ti invito a partecipare alla Meditazione del Fuoco che si terrà in diretta online domani, 1 maggio 2024, dalle 11 alle 12.
Ti aspetto inoltre il 3 maggio 2024, alle ore 19:30 su Instagram per una diretta speciale sul Laboratorio di Teatro Immaginale che si terrà a Napoli i prossimi 18 e 19 maggio e che mi vedrà al fianco delle due attrici e allieve Giorgia Senesi ed Elena Russo.
Non puoi mancare!
Con infuocato amore,
Selene e Akì