Cara e Caro Immaginalista,
immagina di sederti accanto a un fuoco scoppiettante, durante un seminario, mentre insieme a tanti altri Te trascorri la notte al ritmo del tamburo. Le fiamme che danzano sotto le stelle mentre il calore ti avvolge in un abbraccio confortante.
Sono istanti, mentre il tuo sguardo si immerge nei colori rosso, arancione e giallo, in cui ci si confronta con “gli inaccettabili”.
Nell’alchimia, il fuoco è più di una semplice fiamma; è un principio trasformativo fondamentale, simbolo di purificazione e rigenerazione. Gli alchimisti vedevano nel fuoco l’agente di trasformazione capace di mutare la materia da uno stato all’altro, facilitando il passaggio dagli elementi grossolani a quelli più raffinati, come la trasmutazione dei metalli in oro. Il fuoco alchemico è anche metafora del cambiamento interiore, del rinnovamento spirituale attraverso il quale l’anima si purifica e si eleva. È l’energia vitale che consuma il vecchio per rivelare il nuovo, essenziale per il viaggio alchemico verso l’illuminazione e la comprensione ultima.
La Meditazione del Fuoco, che vivremo insieme l’1 maggio 2024, dalle 11 alle 12, è una pratica antica che permette di riconnettersi con gli elementi naturali e riscoprire la propria energia interiore. È un momento per lasciare andare le tensioni accumulate e per ricaricare le energie.
Uno sciamano è terra che pensa, acqua che ascolta, vento che parla e fuoco che aspira. Quando si evoca il fuoco, la mente vola subito a Prometeo, il titano dotato di preveggenza. Un giorno, Prometeo plasmò l’uomo dall’argilla, infondendogli il fuoco divino.
Ti invito a celebrare con me il rito del Fuoco, l’1 maggio 2024, alle ore 11.
In presenza, ti aspetto il 27 aprile a Montesilvano, dalle 11 alle 12, per riabbracciarci ancora una volta. Parleremo insieme di un tema importante, “Oltre la mente, la scoperta del luogo infinito”, in occasione del convegno L’uomo multidimensionale: oltre i confini della mente.
Con infinito amore,
Selene e Akì