Amsi-Co-mai-Uniti per Unire hanno patrocinato l’evento-dibattito “Periferie e Disagio Giovanile”, presso il Municipio VI di Roma.

Aodi: «Portiamo avanti da tempo il nostro impegno sociale per il territorio, i nostri ambulatori Amsi per stranieri sono l’esempio lampante di come integrazione, dialogo, cultura, buona sanità, possono camminare di pari passo».

ROMA 20 APR 2024 – Amsi, Associazione Medici di Origine Straniera in Italia, Co-mai, Comunità del Mondo Arabo in Italia, sotto l’egida del Movimento Internazionale Uniti per Unire, ribadisce il suo impegno, la sua sensibilità nei confronti delle problematiche giovanili e nei disagi vissuti dai giovani nelle nostre periferie. Il dialogo interreligioso diventa strumento di aggregazione sociale e di attenta riflessione sui problemi delle famiglie e della collettività: con questo spirito propositivo, presso il Municipio VI di Roma, il Prof. Foad Aodi ha fatto da relatore in una giornata-dibattito, patrocinata, oltre che dall’Amsi, anche dalla Co-Mai, e organizzata dall’Associazione Il Melograno, con il supporto immancabile dei media quali Radio Onda Libera che ha seguito tutti i passaggi dei relatori.

Oltre al Prof. Foad Aodi erano presenti, infatti, ospiti illustri del mondo religioso e politico, tra cui il Presidente del VI Municipio Nicola Franco, il suo vice Andrea La Fortuna, il Consigliere Massimiliano Terrinoni, il Consigliere Anna Bertucci e poi ancora Sandro Silbi Presidente Associazione Martiri di Nassiriyha, la Presidente dell’Associazione Ayllu Alessandra Tercero e ancora il Consigliere Regionale Neri Nazzareno e l’On. Marco Di Stefano di Roma Capitale. 

Non ha fatto mancare il suo intervento e la sua benedizione, in apertura, il Vescovo Anglicano Luis Miguel Pereira, il Responsabile del Dipartimento Dialogo Rispetto Interreligioso del Movimento Uniti per Unire.

Presente anche Zeinab Ismail, coordinatrice del Dipartimento Donne della Co-mai.

E’ stata anche l’occasione, da parte del Presidente Franco, di illustrare ai presenti le attività e l’impegno sociale di tutto lo staff del Municipio VI. 

Il Prof. Foad Aodi, a nome dell’Amsi e della Co-mai, ha illustrato la storica collaborazione che va avanti da tempo con il Municipio VI, proponendo, come sta facendo con tutti i Municipi, di formare una commissione ad hoc delle associazioni e delle comunità, che lavori su argomenti di stretta attualità come cooperazione, dialogo culturale e interreligioso, integrazione, buona sanità, al fine di promuovere iniziative utili per la collettività. 

«Conosciamo bene questa realtà territoriale, dal momento che ho svolto l’attività di fisiatra per oltre un decennio nella zona. Ho vissuto quotidianamente i problemi di questa collettività non solo come medico ma anche come uomo, instaurando un rapporto umano proficuo con le persone, principio alla base di una attività delicata come quella del professionista sanitario. 

Ho vissuto le difficoltà, il malessere sociale, la mancanza di occupazione e non smetteremo mai di dire che il ruolo della politica è quello di incentivare alla cultura, combattere l’abbandono scolastico, tra i più alti dell’intera Capitale in questo territorio. 

Non dimentichiamo il nostro impegno per gli immigrati che vivono nella zona, con la nascita di ambulatori per stranieri, nati nell’orbita delle strutture sanitarie locali, gestiti da professionisti che parlano la lingua di questi soggetti a rischio, che vanno tutelati, protetti, per i quali va aperta la strada dell’integrazione, ieri come oggi. 

Abbiamo curato decine e decine di pazienti stranieri in difficoltà con gli ambulatori Amsi, con al primo posto visite ortopediche, ginecologiche, fisiatriche, cardiologiche. 

Ogni anno abbiamo tracciato un accurato bilancio delle nostre attività e non smetteremo mai di ribadire una verità sacrosanta: sono i lunghi viaggi della disperazione a minare la salute dei migranti e non sono certo portatori di malattie infettive. 

Come Amsi, Co-Mai e Uniti per Unire abbiamo chiesto ai vertici del Municipio VI di riattivare le consulte per monitorare lo stato di salute dei migranti che vivono sul territorio, affrontando costantemente temi come la salute e l’integrazione sociale. 

Occorre portare avanti un impegno bivalente: da una parte quello delle istituzioni, con iniziative e indagini mirate, dall’altro quello dei cittadini di origine straniera che devono rispettare la legge. 

Questa sana convivenza è alla base di una comunità che vuole crescere, che guarda al futuro tutelando l’infanzia, i disabili, le donne, gli anziani. 

Non smetteremo mai di offrire supporto sanitario, politico e anche legale, con i professionisti illustri che fanno parte delle nostre associazioni e che non smetteranno mai di offrire il proprio contributo».

Così il Prof. Aodi Esperto in Salute Globale, Presidente di Amsi e del Movimento Uniti per Unire, nonché Docente di Tor Vergata e membro del Registro Esperti della Fnomceo dal 2002, già 4 volte Consigliere dell’Ordine dei medici di Roma che è presente tutti i giorni su tv e radio satellitari per parlare di Immigrazione, Salute Globale, eguaglianza, diritti umani e divulga la verità in tutti i paesi per quanto riguarda il rischio e il pericolo dell’immigrazione irregolare.

(lettori 178 in totale)

Potrebbero interessarti anche...