Corrente Libera Vitale é l’ep di LUMEN, in uscita il 18 aprile per PANICO DISCHI.
Anticipato dai singoli JONI e STARS, Corrente libera vitale prima di essere un prodotto discografico è sicuramente un manifesto, nella sua prima stesura, ma pur sempre un manifesto. Artistico sicuramente, ma soprattutto umano: una corrente artistica che mette al centro di tutto un modo di stare al mondo, un’attitudine diversa nel guardare le cose, al “contrario”.
Occhi che vedono con un filtro l’ordinarietà della vita, prendendo parte ad una danza dello straordinario.
Una poetica di un mondo diviso in due “tra chi sa sognare e chi ha altro da fare”, che rimarca una presa di posizione, una difesa della propria identità e libertà personale. Ritrovando sempre nell’arte, nella natura e nella verità, il significato del mondo, senza compromessi.
Emerge, dalle prime note, un tema cardine della produzione di Lumen: quello dello stare ai margini, in forme diverse. E qui si ritrova l’artista disegnata in Stars, l’uomo nel suo terrazzo che ascolta musica ad alto volume di Nel vento, la ragazza in Blu che è al sicuro nel suo mondo, fuori dal quale non viene riconosciuta.
Lumen è un’ artista multiforme, il suo progetto parte dalla musica ma abbraccia varie discipline, è un’anima curiosa degli incontri e delle storie di vita.
Così, l’ep rappresenta per lei una ricerca artistica al completo, che prende ispirazione dalla musica, dalla scrittura, la pittura, la danza.
La produzione è di Kilian, produttore e artista, che già aveva seguito Lumen nel suo primo ep Di mari mossi e cieli stellati.
In Corrente Libera Vitale la produzione é più a fuoco, soprattutto nella scelta di suoni che caratterizzano bene la poetica di Lumen: così elementi elettronici si fondono a elementi acustici, dando come risultato finale un moderno cantautorato. Nella produzione c’è da un grande utilizzo della sintesi fm che dà lucentezza creando un contesto sonoro onirico, che incontra chitarre e batterie acustiche che riportano ad una dimensione più terreste. I pezzi si muovono in quel contesto di elettronica folk che si avvicina a Sufjan Stevens o Bon Iver, ma si ritrovano influenze diverse, dal rock malinconico dei Radiohead, alla coralità degli M83 o degli Arcade Fire, all’elettronica che sfiora alcuni lavori di Brian Eno.
Un Importante contributo è quello di Michael Barletta, che ha curato le chitarre dei brani con il suo tocco tanto preciso quanto emotivo, che crea un ulteriore ponte di connessione tra testo e musica.
I testi hanno come riferimento la scrittura di Lucio Dalla, e la descrizione ad immagini di Joni Mitchell o Leonard Cohen, ma anche la grande poesia di Alda Merini. La voce calda ed intima di Lumen trasporta in linee melodiche personali che la rendono riconoscibile.
LUMEN
LUMEN è il nome d’arte di Silvia Demita. Il LUMEN è un’unità di misura del flusso luminoso. In altre parole è il termine utilizzato per descrivere la quantità totale di luce visibile emessa da una sorgente luminosa, che sia essa naturale o artificiale.
Nella sua interpretazione, Silvia associa la scelta del suo nome alla raffigurazione di una scia brillante che abita pianeti diversi. Studia e osserva come gira il mondo, scrive pensieri sulla sua moleskine che diventano disegni, a volte poesie ma più spesso canzoni. La sua formazione musicale comprende lo studio di chitarra, canto e scrittura creativa.
Nel 2022 escono i suoi primi due singoli, nel gennaio 2023 pubblica “Di mari mossi e cieli stellati”, il suo primo ep. Da maggio 2023 dopo aver vinto il premio Music is the best, entra nella famiglia Panico Dischi. Il 7 dicembre pubblica JONI, che rappresenta il suo effettivo debutto discografico. Seguito da Stars a marzo del 2024. Il 18 aprile esce Corrente libera vitale.
Nei suoi testi non manca mai la parola mare.
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