CODICE DELLA STRADA. DA IERI 1.500 TELEFONATE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PER CHIEDERE DI FERMARE L’APPROVAZIONE DELLA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA.

Roma, 20 marzo 2024 – Tra ieri e oggi sono 1.500 le telefonate arrivate alla Camera dei Deputati per chiedere di fermare l’approvazione del nuovo Codice della Strada. Centinaia di cittadini e cittadine chiamano da tutta Italia per parlare con le segreterie dei capogruppo dei partiti della maggioranza del Governo Meloni (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) ed esprimere la loro forte preoccupazione per la riforma del Codice della Strada. 

 

Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, investito e ucciso a 17 anni, da un motociclista che guidava sotto effetto di alcol e droga, a Firenze nel 2010, dichiara: “È un fatto eccezionale e molto significativo: tante persone in queste ore stanno chiamando la Camera dei Deputati per chiedere che non venga approvata questa riforma del Codice della Strada, una cosa mai avvenuta prima in Italia, credo”. 

 

Guarnieri prosegue: “Da padre di un figlio ucciso a 17 anni dalla violenza stradale sono grato al ministro Salvini per l’inasprimento delle pene per la guida sotto l’effetto di alcol e droga, sperando che alle nuove norme segua anche un significativo investimento da parte del Governo per quanto riguarda i controlli nelle strade. Sempre da padre, ritengo che con questa riforma l’Italia perde una grande occasione. Il nuovo Codice della Strada è pensato per favorire la circolazione delle automobili, anziché quella delle persone: la protezione della vita umana è considerata come una cosa secondaria rispetto alla circolazione dei veicoli a motore. La velocità elevata, specialmente in ambito urbano, è la prima causa di scontri mortali o con feriti gravi secondo la letteratura scientifica. Il nuovo Codice della Strada limita la possibilità di realizzare le zone a 30 km/h e le zone a traffico limitato, rende ancora più difficile, quasi impossibile, la misurazione della velocità con gli autovelox, riduce gli investimenti per la ciclabilità. Sono tutte scelte che renderanno le nostre città meno sicure soprattutto per le persone a piedi e in bici”.

 

 
 
 
Ufficio stampa Stop al Codice della Strage
Ilaria Bartolozzi

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