Stop all’Attacco alla Democrazia per le Europee 2024. Vogliono cancellare i “piccoli partiti” a poche settimane dal Voto. Appello alle massime cariche dello Stato del Partito Animalista Italiano.

A poche settimane dalla presentazione delle liste per le Elezioni Europee 2024, è in corso un attacco alla nostra Democrazia e allo Stato di Diritto.

Un fatto gravissimo che il Partito Animalista Italiano, decimo partito alle Europee 2019 con un consenso di circa 160.000 preferenze (pari alla grandezza di una delle nostra regioni come la Valle d’Aosta), ha denunciato alle massime cariche dello Stato con un Appello-Denuncia firmato dall’avv. Cristiano Ceriello, presidente del partito.

Si legge nella denuncia come sia in corso: “Un attacco gravissimo alla nostra Democrazia ed allo Stato di Diritto, oltre che al più fondamentale principio di un ordine democratico che è la certezza del Diritto. Ci riferiamo a quanto ventilato tramite esponenti della Commissione Affari costituzionali del Senato tramite un apposito emendamento, e cioè la modifica della legge elettorale per le Elezioni Europee, con la riduzione dei casi di esenzione dalla raccolta delle firme per le liste cosiddette “minori”. E’ un fatto gravissimo con l’inizio degli adempimenti elettorali partito, come per legge, già dalla prima metà di dicembre 2023. Se fosse davvero modificata la legge elettorale a poche settimane dalla presentazione delle liste, molti partiti d’improvviso si ritroverebbero “notte tempo” obbligati alla raccolta delle sottoscrizioni e, in particolare, ad aver perso tre mesi e mezzo, in quanto avevano rispettato il principio cardine dell’ordinamento democratico, e cioè la certezza del Diritto, appunto nel rispetto dell’attuale norma che da dicembre li conferma esenti dalle sottoscrizioni.

Non sta a noi dire, come ritenuto da più giuristi, che questo sia un passaggio pericoloso e viziato da una chiara incostituzionalità, che viola altresì i disposti della Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa, la quale vieta agli Stati di modificare la legge elettorale un anno prima delle elezioni.

Ma soprattutto viola gravemente anche la Giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (C.E.D.U.) che nella nota sentenza Ekoglasnost vs. Repubblica di Bulgaria, condannò già nel 2005 l’allora nuovo membro della U.E. come anti-democratico nella violazione del diritto a libere, trasparenti e corrette elezioni (previste dall’art. 3 del Protocollo n. 1 della Convezione dei Diritti dell’Uomo), proprio perchè a pochi mesi dalle votazioni modificò in senso restrittivo l’accesso alle elezioni e la legge elettorale vigente”.

Diversi costituzionalisti, tra cui l’avv. Giuseppe Libutti hanno confermato come se approvata, una norma che cambiasse le norme elettorali, sarebbe viziata da una chiara incostituzionalità ed illegittimità e sarebbe possibile l’impugnazione immediata.

Come conclude, l’avv. Ceriello per il Partito Animalista Italiano: “ L’Italia, “culla del diritto”, non può essere questa. Confidiamo nel Vostro interessamento, e “controllo costituzionale”, per evitare che un fatto così grave non arrivi nemmeno in una possibile votazione presso le Aule Parlamentari.

In caso contrario, non vogliamo già anticipare di dover adire le Corti di Giustizia anche internazionali, per il rispetto del nostro Ordine democratico che viene espresso dai Partiti Politici anche “minori”, come previsto dalla nostra Carta Costituzionale all’art. 49”.

Partito Animalista Italiano

Ufficio Stampa

Contatti: 800.985.174

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Sito: www.paritoanimalista.org

 

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