COMUNICATO STAMPA CO-MAI, COMUNITA’ DEL MONDO ARABO IN ITALIA.

Sanremo, Co-mai: un messaggio bellissimo e forte arriva dall’esibizione dell’italo-tunisino Ghali dedicata al compianto Toto Cutugno. Commozione e riflessione attraverso la musica.

Foad Aodi: «Ci sentiamo tutti italiani veri e amiamo e serviamo il Bel Paese in tutti i settori, sanità, economia, musica, occupazione. Non dovrebbe mai esistere una integrazione a metà. Il nostro appello è da sempre quello di contribuire a sostenere tutte le nuove generazioni, ovvero i figli e i nipoti di immigrati, che sono nati qui, che sono italiani veri con i fatti».

ROMA 10 FEBB 2024 – Un plauso forte giunge dalla comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e dall’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi) e dal Movimento internazionale Uniti per Unire, per la significativa e commovente esibizione, al Festival di Sanremo, del cantante italo tunisino Ghali, che ha cantato il brano più famoso del compianto Toto Cutugno, “L’Italiano”, indimenticabile artista, celebre e amato da sempre anche nel mondo arabo.

«Condividiamo e apprezziamo la scelta di Ghali di cantare un inno di amore all’Italia attraverso il brano di Cutugno. Bisogna far sentire tutti i ragazzi e le ragazze delle nuove generazioni, figli e nipoti di immigrati, nati qui, che sono italiani veri anche nella diversità di cultura, religione e colore della pelle.

Non può esistere nel modo più assoluto una integrazione a metà. L’integrazione vera e il sentirsi un italiano vero si dimostra tutti i giorni con i fatti e le dichiarazioni di amore verso l’Italia e con il rispetto reciproco e l’orgoglio di essere italiano. 

Diciamo quindi no alle divisioni culturali e di ceto sociale, no ai pregiudizi». 

Questo il commento commosso e sentito da parte del Prof. Foad Aodi, presidente Co-mai e docente a contratto all’università di Tor Vergata e membro registro esperti Fnomceo, che ha apprezzato molto anche le dichiarazioni di Ghali dopo l’esibizione canora. 

Parole significative che hanno toccato il cuore del pubblico, ovvero quando Ghali ha detto “penso sempre di rappresentare quei ragazzi di quartiere con genitori che sono venuti in Italia da lontano e che hanno faticato tanto per crescerli. Amo e credo in questo paese che ripudia la guerra per costituzione. Sono nato in Italia. Mi sposerò in Italia. I miei figli saranno italiani. Morirò in questo paese. Sono anch’io un italiano vero”.

Dopo aver ricevuto gli applausi del pubblico, Ghali si è congedato con un ‘salam aleikum’, un saluto in arabo che significa ‘la pace sia con voi’. Un gesto che sottolinea ancora una volta le sue radici e il suo legame con la cultura tunisina.

In conclusione, la performance di Ghali a Sanremo 2024 è stata un vero e proprio viaggio musicale, un ponte tra due culture, un messaggio di pace e di unità attraverso la musica. Un messaggio che, senza dubbio, rimarrà impresso nel cuore del pubblico dell’Ariston.

«Da ogni evento come questo dobbiamo trarre messaggi positivi per intensificare l’impegno a favore dell’integrazione e dialogare in tutte le lingue. Siamo tutti italiani veri e amiamo e serviamo il Bel Paese in tutti i settori, sanità, economia, musica, cultura e arte», conclude Aodi.

Ufficio Stampa 

www.unitiperunire.org

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