Cara e caro Immaginalista,
ci stiamo avvicinando sempre di più alla giornata dedicata a tutti gli innamorati. Forse sarai d’accordo nell’affermare che non esiste un’unica giornata da dedicare a questo splendido sentimento. Come Immaginalisti, desideriamo vivere ogni istante in questo stato di coscienza e consapevolezza.
L’amore incondizionato non è semplice da attuare. Richiede un continuo “sì” a ogni evento, a ogni spirito, idea, che poi sono numi, dei, eidola. Ora più che mai, l’essere umano viaggia lungo binari opposti. Desidera ricevere amore incondizionato, dai genitori, dal partner, dai figli, dagli amici. Eppure non riesce sempre a donarlo.
Tutti gli eventi sono strumenti, espedienti, per unirci al Divino. Solo così possiamo superare le barriere dell’Io che ci vorrebbero invece rinchiusi in un “sì” che in realtà vuol dire “no”. Essere innamorati, della vita, del divino, dello sposo invisibile, richiede innanzitutto il lasciarsi andare. Seguire il flusso, senza opporvisi, senza giudizi e pregiudizi. L’evento può manifestarsi anche con sembianze umane, ma è l’Io a mostrarci il suo corpo fisico.
Ricordarsi la potenza delle immagini, comprendere come tutta quella che concepiamo come realtà sia in realtà imago, immagine, sogno, ci permette di andare oltre. Di ricordarci che andare al di là degli opposti (bene, giusto, sbagliato, male, buono, cattivo) e quindi di tutto ciò che è morale, tipica della mente etica.
San Valentino può essere un’occasione per fare esperienza dell’amore incondizionato. Forse grazie al partner, con cui desideriamo celebrare con un rito questa giornata, nonostante sia lontano. Forse con i figli, che abbiamo sempre nel nostro cuore. Forse da soli, per ricordarci che non serve l’amore di qualcun altro per essere tutti gli uomini. Non qualcuno, ma nessuno e quindi tutti gli uomini.
Festeggiare San Valentino, sia come giornata dedicata all’amore o all’innamorato sia come giornata da dedicare a se stessi, può diventare un giorno di consapevolezza. In cui approfondire con l’esperienza diretta che cosa vuol dire tutto ciò che ti ho scritto finora. Quale modo migliore per festeggiare, se non dedicarsi alle pratiche?
Ti benedico, ti perdono/ti ringrazio, ti amo, ho fede in te,
Selene e Akì