Ugl Matera:”A rischio la tenuta occupazionale di 500 dipendenti CallMat”.

“A rischio la tenuta occupazionale di un’azienda materana che rappresenta circa 500 famiglie, lavoratori che rischiano il posto di lavoro al call center CallMat dopo il taglio di volumi di traffico annunciati da Tim”.

Lo rendono noto il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano unitamente alla Segretaria Provinciale Ugl Tlc, Cosimina Saracino.

I sindacalisti affermano che, con una nota appena pervenuta dalla direzione CallMat “è stato richiesto alle OO.SS. relativa disponibilità per un incontro urgente in relazione alla pianificazione inoltrata dalla committente Tim Spa per il perimetro CallMat, dove i volumi previsti non consentono il mantenimento del perimetro attualmente impiegato nella sede di Matera. Tutte le leve operative sembrerebbero che siano state già attivate al fine di mitigare l’eccedenza di risorse, ma alla luce di quanto emerso dalle ultime comunicazioni con la committente, le stesse non risultano ormai più efficaci e sufficienti alla gestione degli esuberi. La CallMat rileva inoltre una consistente preoccupazione, anche da noi abbondantemente condivisa, per l’intero perimetro del Gruppo in riferimento a tutte le attività di Customer Care dalla CallMat erogate per conto del committente Tim. Le organizzazioni sindacali nazionali di categoria domani, 6 febbraio saranno ricevute al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dove porteranno tale vertenza in discussione a livello nazionale. Noi come Ugl Matera fin d’ora sollecitiamo le istituzioni locali, il prefetto di Matera e la regione Basilicata affinché si vigili su quanto di preoccupante potrebbe accadere. Faremo tutto ciò che possiamo per far rientrare questo allarme, affermando già da adesso – aggiungono i segretari Ugl – di non accettare che nel sito materano si perdi un solo posto di lavoro e venga tutelato tutto il sito di Matera. L’Ugl Matera evidenzia come questo taglio che vorrebbe operare Tim sia giunto alquanto inaspettato, in quanto ci si attendeva addirittura un incremento delle stesse. Riteniamo – concludono Saracino e Giordano – che a tal fine debba anche attivarsi la Regione Basilicata alla quale chiederemo un incontro per sollecitare tutte le azioni possibili e necessarie per evitare questa ennesima grave crisi occupazionale”.

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