Rapporto Crea Sanità 2024, Aodi (Amsi): «Crisi sanità italiana. Governo e Regioni attivino finalmente un piano sinergico per colmare il gap con l’Europa e i Paesi del Golfo».

Entro il 2027 serviranno come minimo 100 mila professionisti per rimpiazzare fughe all’estero, dimissioni volontarie e pensionamenti. In 5 anni abbiamo ricevuto più di 10 mila richieste di personale da tutte le regioni italiane.

ROMA 26 GENN 2024 – «Il recente Rapporto Crea Sanità evidenzia, senza mezzi termini, che Governo, Regioni e aziende sanitarie hanno un pesante gap da colmare rispetto all’Europa e anche rispetto ad altri Paesi del mondo, e devono darsi da fare per colmare almeno in parte queste lacune. L’obiettivo deve essere uno e uno soltanto: tutelare i professionisti sanitari, garantendo loro “terreno fertile” per decidere di rimanere in Italia. Tutto questo non potrà che condurre ad elevare la qualità della tutela della salute della collettività, offrendo ai cittadini un sistema sanitario sempre più efficiente, con professionisti legittimamente appagati e felici.

Il Rapporto Crea non lascia spazio a dubbi: spesa sanitaria, quindi investimenti in strutture e personale, e poi carenza di professionisti e ancor retribuzioni, sono tutti aspetti su cui occorre risalire la china

Noi di Amsi, Associazione Medici di origine straniera in Italia, con il movimento internazionale transculturale interprofessionale Uniti per Unire e con (UMEM) Unione Medica Euromediterranea, da tempo, con le nostre campagne stampa internazionali, invitiamo il Governo a sostenere la causa di medici e infermieri italiani e professionisti stranieri operanti in Italia.

Le 6mila richieste di informazioni, giunte nel 2023 alla segreteria dell’Amsi, da parte di medici e infermieri italiani, per valutare la possibilità di lasciare il nostro sistema sanitario, dimostrano come la fuga all’estero di professionisti, come evidenziato anche dal rapporto Crea, è un problema reale che va arginato alle radice.

Negli ultimi 5 anni abbiamo ricevuto qualcosa come 10 mila richieste, da parte delle Regioni, di medici, infermieri, farmacisti, fisioterapisti etc.

Non abbiamo mancato di sottolineare, inoltre, che i Paesi del Golfo investono più del 10% del Pil in sanità e in innovazione, tecnologia, telemedicina e aggiornamento professionale e perseguono quella valorizzazione da cui un sistema sanitario non può prescindere».

Così il Prof.. Foad Aodi, Presidente di Amsi, Associazione Medici Stranieri in Italia e Docente a contratto all’Università di Tor Vergata e Membro registro esperti della Fnomceo 

Il nostro appello è sempre “Aiutarli a casa loro in Italia”, al quale stanno aderendo da dicembre 2023 più di 150 tra associazioni e sindacati di professionisti della sanità, organizzazioni e associazioni di strutture sanitarie e Cliniche private e poliambulatori.

UFFICIO STAMPA

UNITIPERUNIRE

www.unitiperunire.org

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