Codici: pronti a difendere le vittime dell’usuraio di Roma Sud.
“Secondo quanto emerso dalle indagini degli investigatori, a cui va il nostro plauso – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, sono diverse le persone che si sono rivolte all’arrestato ricevendo in prestito somme di denaro. Come accade sempre in questi casi, quello che sembrava poter essere un aiuto, si è rivelato un macigno. Di fronte ad interessi che in alcuni casi sfioravano l’800%, le vittime sono sprofondate in una situazione insostenibile. Parliamo di commercianti e privati cittadini, che sono usciti dall’incubo in cui erano piombati grazie all’intervento di Polizia e Guardia di Finanza, coordinate nella loro attività dalla Procura. Non è escluso che altre persone possano essersi rivolte all’usuraio che è stato arrestato ed è per questo che rinnoviamo l’invito a denunciare. Non bisogna vergognarsi della propria situazione, non si deve avere paura, è solo rivolgendosi alle forze dell’ordine che si può tornare a vivere, che è possibile liberarsi dalla morsa degli strozzini”.
Tornando alle indagini, su richiesta della Procura il Gip ha disposto il sequestro preventivo di 176.500 euro, corrispondente ai beni nella disponibilità dell’uomo.
L’associazione Codici fornisce assistenza legale alle vittime di usura ed anche a chi si trova in una condizione di sovraindebitamento, a volte anticamera proprio dell’usura. È possibile segnalare il proprio caso e richiedere aiuto telefonando al numero 065571996 oppure inviando un’e-mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.
Roma, 18 gennaio 2024
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