CALCIO/ CHIUSA LA QUARTA EDIZIONE IN OMAGGIO A MARIO MARIOZZI
IL PREMIO MM7 ALL’EX CT DELL’ ITALIA GIGI DI BIAGIO
L’ex commissario tecnico, già calciatore di Lazio, Roma e Inter e della Nazionale, è intervenuto alla manifestazione in ricordo dell’ex ala destra, poi tecnico e Ds. Presenti anche Bruno Giordano e il Dg del Pontedera calcio, (club toscano di serie C), Piero Ducci. Di Biagio: «L’Inter la squadra più forte». Giordano: «La Juve può arrivare fino in fondo». Elogi al Frosinone rivelazione del campionato. Il sindaco di Trevi nel Lazio: «Mario Mariozzi ha dato opportunità a tanti ragazzi della Valle Aniene. Nel suo messaggio c’era una capacità pedagogica».
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AFFILE – L’Inter è la squadra più forte e penso che alla fine vincerà lo scudetto. L’unico dubbio è vedere cosa potrà succedere nella seconda parte della stagione, ma i nerazzurri hanno la rosa migliore, hanno giocatori in panchina che sono titolarissimi. Il Napoli? Era prevedibile, non si costruisce qualcosa dal nulla. Ora Mazzari ci sta provando, ma non è semplice. Se prendiamo gli undici titolari, anche la Roma non è inferiore a nessuno, ma poi c’è il discorso della rosa». Lo ha detto l’ex ct dell’Italia, Gigi Di Biagio, intervenendo ieri sera ad Affile (Roma) alla chiusura della quarta edizione del Premio nazionale di calcio «MM7» dedicato al ricordo di Mario Mariozzi, prestigiosa ala destra degli anni 50/60, poi tecnico e direttore sportivo di diverse squadre laziali. Oltre a Di Biagio hanno partecipato l’ex attaccante di Lazio e Napoli, Bruno Giordano, e il direttore generale del Pontedera, ( club toscano di serie C), Piero Ducci. Presenti in sala i sindaci di Affile, Paolo Pacifici, e di Trevi nel Lazio, Silvio Grazioli, che hanno ricordato la figura di Mario Mariozzi. «Il premio Mariozzi – ha sottolineato Grazioli – rappresenta l’idea che attraverso il calcio e lo sport in generale si possano trasmettere quei valori che la società e la famiglie non riescono più a dare. Mario Mariozzi ha rappresentato questo ideale. Ha considerato, lui che era anche insegnante, lo sport come prosecuzione dell’insegnamento dando a tanti ragazzi della mia generazione l’opportunità di uscire da tutti i paesi della Valle Aniene che lui frequentava. C’era una capacità pedagogica nel suo messaggio che porta qui ancora tanti ragazzi. Non dobbiamo dimenticarlo». Molti i temi affrontati, dalla corsa scudetto alla Nazionale, fino alla situazione dei settori giovanili e alla crisi di talenti. «Spero che il Napoli – ha detto Bruno Giordano – possa riprendere un certo cammino, ma al momento la vedo un po’ complicata. Per il titolo sarà una lotta a due, ma il Milan può dire ancora la sua. L’Inter ha una rosa più ampia e di maggiore qualità, poi c’è la Juve con un allenatore importante come Allegri: se i bianconeri a Gennaio si rinforzeranno con un paio di elementi, potranno arrivare fino in fondo». Giordano ha poi lanciato un appello ai sindaci della zona: «Li invito a fare qualcosa per i giovani – ha detto l’ex attaccante –, mettendoli nella condizione di fare sport con le necessarie strutture. E’ importante soprattutto in questo territorio perché lo sport per i ragazzi è determinante». Un appello sostenuto da Di Biagio: «Cerchiamo di obbligare i ragazzi a fare sport – ha aggiunto –, perché li toglie da altre possibili situazioni». Si è parlato tanto anche del Frosinone di Eusebio Di Francesco, rivelazione del campionato. «Il Frosinone – ha sottolineato Di Biagio – è una delle società più serie e competenti del panorama nazionale. E’ la squadra più giovane della A e ha un allenatore che con i giovani forse è il più bravo di tutti. Complimenti al presidente Maurizio Stirpe e al direttore Guido Angelozzi». Elogi alla squadra ciociara anche da Bruno Giordano: «Il Frosinone – ha affermato – è ormai una realtà del calcio italiano. Sta disputando un campionato mai fatto in serie A, ha uno stadio e un centro sportivo di proprietà e sono contento di questa crescita che fa bene a tutto il territorio».