Desertificazione bancaria in Ciociaria. Tarquini e Miele (Uil): “Dal 2018 al 2022 si contano 26 sportelli in meno e 87 posti di lavoro andati in fumo”.
“A conti fatti – dicono Anita Tarquini e Gianfranco Miele, rispettivamente Segretaria generale della Uil di Frosinone e Segretario Uilca della Ciociaria – dal 2018 al 2022 gli sportelli sono diminuiti di 26 unità, sette Comuni in più non hanno una filiale, 87 posti di lavoro sono andati irrimediabilmente in fumo”.
Quasi 89mila persone vivono senza una banca nel proprio Comune, praticamente il 16,9 per cento della popolazione residente nella provincia di Frosinone. La seconda percentuale regionale più alta dopo Roma e il suo hinterland. Allargando lo sguardo ai confini regionali sono 250mila le persone senza una filiale nel proprio Comune, quattro milioni in tutta Italia. Durante le tappe in giro per l’Italia molte di queste persone hanno partecipato al sondaggio Uilca, volto a misurare l’impatto del fenomeno sui cittadini e le fasce più fragili della popolazione. I risultati – anche se ancora non definitivi – rilasciano una insoddisfazione generalizzata per la chiusura delle banche: Il 60 per cento ha dichiarato di recarsi in una filiale almeno una volta al mese e oltre il 70 per cento ha percepito questa riduzione come ulteriore prova di abbandono dei territori.
Le ragioni? Sono composite, ma la Uilca si focalizza su due: aggregazioni bancarie e digitalizzazione Ma sebbene l’internet banking sia cresciuto passando negli ultimi anni dal 33,8 per cento al 48,3 per cento, il sindacato punta l’attenzione sui piani industriali, che dovrebbero avere un orizzonte di lungo periodo, non miope, non incentrato soltanto sul taglio del costo del lavoro. Sotto questo aspetto l’analisi del Centro Studi Uilca Orietta Guerra è chiara: le innovazioni tecnologiche, quando supportate da corrette politiche commerciali, ridisegnano le abitudini economiche delle imprese e dei consumatori.
“Le filiali rappresentano un presidio per lo sviluppo dell’economia locale – concludono Tarquini e Miele – Come sostiene la Uilca, un buon sistema del credito può contribuire a creare un buon sistema economico e a dare vita a una nuova e buona occupazione”