CONSIGLIO LAZIO: IMPEGNO UNANIME PER STABILMENTO STELLANTIS
e lo sviluppo del sito industriale di Piedimonte San Germano
“La Regione Lazio si impegna a fondo nel percorso di salvataggio e rilancio dello stabilimento industriale di Stellantis di Piedimonte San Germano”. Questo il passaggio chiave dell’ordine del giorno approvato all’unanimità a conclusione della seduta straordinaria del Consiglio regionale, presieduta da Antonello Aurigemma.
Due gli impegni contenuti nel dispositivo: una relazione periodica della Giunta al Consiglio regionale sull’attività del tavolo istituito dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e la convocazione di un tavolo tecnico regionale a Cassino per il rilancio industriale di tutta l’area.
Un forte segnale di unità, insomma, che ha percorso tutta la discussione che si è svolta in Aula. A partire dall’intervento di Alessio D’Amato (Insieme per il Lazio – Azione), primo firmatario della richiesta di Consiglio straordinario: “Proprio da oggi lo stabilimento Stellantis chiuderà per 40 giorni – ha ricordato – e alla ripresa la produzione avverrà su un unico turno, già annunciati dall’azienda 805 esuberi. La prospettiva di rilancio legata all’elettrico è nebulosa. Serve una voce unitaria della Regione Lazio”.
Di “grande preoccupazione e clima di incertezza” ha parlato anche Sara Battisti (Pd): “Impensabile che si venda una palazzina interna allo stabilimento senza interlocuzione con il governo. Quello stabilimento è stato costruito con i fondi pubblici. Preoccupati anche per l’idea di realizzare un impianto di smaltimenti dei rifiuti all’interno del sito industriale”.
Daniele Maura (FdI) ha ricordato “l’impegno del governo” e “il tavolo convocato per il 6 dicembre dal ministro Urso: l’obiettivo è garantire la produzione di un milione di auto negli stabilimenti italiani. Il management di Stellantis, francese, investe in Marocco e Algeria e svende immobili nel nostro Paese”. Da parte sua Massimiliano Valeriani (Pd) ha spiegato che “la crisi investe non soltanto Stellantis, ma tutta la filiera. Senza un impegno preciso sui livelli di produzione, dobbiamo battere i pugni con il management francese e rivedere tutta la politica di sgravi e incentivi”.
Angelo Tripodi (gruppo misto) ha ricordato gli ordini del giorno approvati “nella scorsa legislatura e non attuati dalla Giunta. Convocheremo una seduta della commissione Lavoro a Piedimonte San Germano. Troppa accelerazione sull’elettrico, bisogna prima preparare il Paese”, mentre Laura Cartaginese (Lega) ha parlato di necessità “di dare risposte ai cittadini, garantendo l’impegno della Regione”.
Per Adriano Zuccalà (M5s) “il mondo gira ad alta velocità, non possiamo stare fermi. Serve l’impegno del Governo per porre la questione a livello internazionale”. D’accordo con lui anche Alessandra Zeppieri (Polo progressista) secondo la quale è “inquietante pensare che al posto di parte dello stabilimento si possa realizzare un inceneritore”. Infine Claudio Marotta (Verdi-Sinistra) che ha parlato di un “capitalismo italiano foraggiato per decenni dallo Stato, oggi diventato capitalismo di razzia. Essenziale mantenere livelli alti di ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie”.
Nella sua relazione la vicepresidente e assessora allo Sviluppo economico, Roberta Angelilli, ha ricordato il lavoro già fatto dal tavolo istituito dal Governo e ha ribadito “la necessità di lavorare insieme. L’automotive deve diventare una priorità anche per l’Europa. Impensabile lasciare gli stati membri a confrontarsi da soli con colossi asiatici”.
“Il nostro obiettivo – ha concluso – deve essere innanzitutto di salvaguardare i livelli occupazionali, ma al tempo stesso dobbiamo pensare al futuro, allo sviluppo, dobbiamo rimanere competitivi sul versante ricerca e innovazione”.
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