ECOSISTEMA URBANO 2023, LE CONSIDERAZIONI DEL CIRCOLO LEGAMBIENTE DI FROSINONE.
ECOSISTEMA URBANO 2023, LE CONSIDERAZIONI DEL CIRCOLO LEGAMBIENTE DI FROSINONE
Frosinone, 24/10/2023
Molto si può dire sulla performance di Frosinone come risulta dal rapporto Ecosistema Urbano 2023, e del resto molto è stato ripetutamente detto dal Circolo Legambiente di Frosinone negli ultimi anni sugli indicatori più critici per la nostra città. Ma delle brevi considerazioni su alcuni degli indici non sufficientemente commentati fra quelli analizzati dal rapporto di quest’anno si impongono.
Non c’è alcun dubbio, a nostro avviso, che il parametro dirimente da cui discendono diversi altri punteggi largamente insufficienti che relegano Frosinone al 76° posto della graduatoria nazionale è il tasso di motorizzazione privata per abitante, su cui la nostra città tristemente primeggia. Riteniamo significativo che il Sindaco abbia in più occasioni riconosciuto questo primato come uno degli elementi di maggiore criticità per la vivibilità urbana. Il percorso per invertire la rotta deve senz’altro prevedere lo sviluppo del trasporto pubblico nelle sue varie forme e della ciclabilità, come l’amministrazione ha in programma di fare. Ma a ciò devono aggiungersi iniziative concrete sulla sharing mobility e tutte quelle misure in grado di riequilibrare l’uso degli spazi pubblici a favore degli utenti deboli della strada. Occorre restringere progressivamente gli spazi di esclusivo appannaggio delle auto, ad esempio estendendo i divieti di sosta a lato strada, specie nelle vie centrali.
Sempre sul tema della mobilità, ci aspettiamo di ricevere delle risposte puntuali dal Sindaco Mastrangeli su due indicatori su cui Frosinone, avendo fornito delle imbarazzate ed imbarazzanti non-risposte al questionario, si colloca agli ultimissimi posti nella graduatoria dei capoluoghi di provincia: ci riferiamo alle ZTL e alle pedonalizzazioni. Dopo il flashmob del luglio scorso davanti l’Arco Campagiorni, stiamo aspettando ancora un riscontro dall’amministrazione sulla fattibilità tecnica della ZTL nel centro storico. Non accetteremo che si tergiversi su questa realizzazione, che è la via maestra per restituire alla parte più identitaria della città la vitalità e l’attrattività perdute. Quanto alle isole pedonali, continuiamo a trovare scandalosa la situazione di via Aldo Moro, la più frequentata dagli adolescenti, che specie il sabato sera raggiunge livelli di congestione e di inquinamento inaccettabili per una città che voglia dirsi europea.
Un altro indicatore che riteniamo debba meritare una maggiore attenzione è quello relativo al consumo di suolo, dove la performance di Frosinone, con un indice di uso efficiente del suolo pari a 2,5 su 10, è del tutto scadente. A fronte di una diminuzione della popolazione residente, i suoli non artificializzati continuano ad erodersi e con essi gli insostituibili servizi ecosistemici che solo gli ambienti non urbanizzati possono fornire. Ciò non fa che accentuare l’effetto isola di calore della città e soprattutto non fa che minare la resilienza complessiva dell’infrastruttura urbana di fronte agli eventi meteo estremi sempre più impattanti a cui stiamo andando incontro. Su questo tema vogliamo sfidare l’amministrazione comunale ad una svolta in campo urbanistico che ponga fine alla devastante pratica di considerare gli immobili a mo’ di contenitori usa-e-getta. Nel mentre si avvia una quanto mai auspicabile revisione sostanziale degli strumenti di pianificazione, che dovrebbero assumere l’obiettivo dell’azzeramento del consumo di suolo netto quale principio guida, è necessario dare dei segnali concreti in questa direzione, da un lato dando il necessario impulso alle demolizioni degli immobili abusivi, e dall’altro procedendo con interventi di depavimentazione e rinaturalizzazione su alcune delle numerose aree degradate del patrimonio pubblico ormai prive di una funzione di pubblica utilità.
Infine, non insisteremo mai abbastanza sull’importanza di imboccare con decisione anche a Frosinone la strada di una rivoluzione energetica che metta progressivamente al bando i combustibili fossili per abbracciare le fonti rinnovabili. Vogliamo pertanto continuare ad agire come pungolo perché le tanto desiderate prime comunità energetiche cittadine vedano la luce e affinché si adotti un programma ambizioso per l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici.
In conclusione, auspichiamo che il miglioramento della qualità ambientale di Frosinone divenga un obiettivo prioritario condiviso da tutti i portatori d’interesse cittadini. La discussione fra i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione dovrebbe, nel rispetto dei ruoli, focalizzarsi su come rendere più robusto e sostanziale il cambiamento, e non ridursi ad un teatrino senza costrutto fra chi difende lo status quo e chi scommette su una vera rinascita della città.
Stefano Ceccarelli
Presidente
Circolo Legambiente “Il Cigno” di Frosinone APS