Blitz israeliani per gli ostaggi, Netanyahu: “Sarà una guerra lunga, ma ci vendicheremo”.

Hezbollah bombarda, l’esercito israeliano: “In sicurezza 22 località, impegnati in altre 8”.

Sarebbero un centinaio i cittadini di Israele, soldati compresi, catturati da combattenti palestinesi in incursioni in più località del Paese: lo ha riferito l’ambasciata di Tel Aviv negli Stati Uniti, con un post diffuso sui social network. Per ora, sul numero delle persone prigioniere, il governo di Israele non ha fornito conferme. Un aggiornamento della situazione militare è stato fornito invece dal colonnello Richard Hecht, portavoce dell’esercito. Secondo la sua ricostruzione, i militari di Israele hanno ripreso il controllo di 22 luoghi dove si erano verificate incursioni di combattenti dell’organizzazione palestinese Hamas. Hecht ha riferito anche che in altre otto aree l’esercito è tuttora impegnato nel tentativo di “eliminare i terroristi“. Il portavoce ha aggiunto che Israele “è ancora in guerra e sta proseguendo nei suoi sforzi contro Hamas per riprendere il pieno controllo del territorio e delle comunità nazionali”.

Nel corso dell’offensiva avviata ieri dall’organizzazione palestinese, stando a stime di Tel Aviv, sono stati uccisi più di 300 cittadini israeliani. Almeno 26, secondo l’esercito, le vittime tra i militari. Almeno 256 invece le persone palestinesi uccise, stando a un bilancio fornito dal ministero della Salute della Striscia di Gaza. A perdere la vita, in conseguenza di raid aerei sulla regione, una delle più densamente popolate al mondo, anche 20 bambini. Diversi i segnali sul rischio di un ulteriore aggravarsi della crisi. Il Consiglio di sicurezza di Israele ha disposto l’interruzione delle forniture di energia elettrica, benzina e altri beni a Gaza e ha dato via libera a misure straordinarie con l’obiettivo di “distruggere le capacità militari e di governo di Hamas” nella Striscia.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto in un discorso trasmesso in televisione che Israele “si vendicherà in modo poderoso” per quello che ha definito “un giorno nero”. Il capo di governo ha preannunciato poi “una guerra lunga e difficile” contro Hamas e ha minacciato di trasformare Gaza, una regione dove vivono oltre due milioni di persone, “in un’isola deserta“. Allarme anche sul fronte nord. Il movimento Hezbollah ha rivendicato bombardamenti sui siti radar israeliani di Zibdin e Ruwaisat Al-Alam nell’area delle Fattorie di Shebaa, una zona di confine sotto il controllo dei militari di Tel Aviv. Al raid è seguito un bombardamento di risposta. L’esercito di Israele ha fornito dettagli in un post pubblicato sul social network X: un drone avrebbe colpito “un’infrastruttura di Hezbollah” sul monte Dov, alla frontiera con il Libano

Agenzia DiRE   www.dire.it

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