Oltre l’ansia

La trascrizione delle dirette del 25 e 26 settembre 2023

Cara/o Immaginalista,

in queste settimane stiamo continuando ad approfondire vari aspetti dell’ansia. Un sentire comune e sempre più diffuso in questo mondo, in quest’epoca. Riguarda tutti, sia i giovani e giovanissimi sia gli adulti e gli anziani.

Ti ho parlato a lungo della concupiscenza, come l’antidoto più potente per l’ansia. Non per allontanarla, ma per guardarla con gli occhi diversi. La mente ci spinge sempre a fare una distinzione fra bene e male e così anche l’ansia viene vista come un male. In realtà non è così, è pura energia, è forza creatrice.

L’ansia ci accompagna fin dal giorno del concepimento, lungo la strada che ci porterà alla nascita. Ci viene in qualche modo trasmessa da nostra madre, che nel momento della crescita del bambino nel proprio ventre, inizierà ad avere immagini di pericolo e morte.

Operando così una netta distinzione, come vuole la società, fra la vita e la morte. Dimenticando che in realtà vita e morte esistono nello stesso momento. Anche noi siamo morti in vita e vivi nella morte. La mente tuttavia ne ha paura e crea l’illusione che ci sia un confine fra i due mondi. Accade lo stesso pensando all’oscurità e alla luce, alla notte e al giorno, al visibile e all’invisibile.

La mente non è in grado di fare ciò che invece è proprietà dell’anima: nutrire talenti, doti e capacità. E anche se siamo figli cresciuti da madri che hanno operato la separazione fra vita e morte. Anche se siamo figli cresciuti da padri che hanno avvalorato questa visione, abbiamo sempre la possibilità di cambiare. Anche in vecchiaia, quando tutto in realtà è solo nelle nostre mani.

Con immancabile affetto,

Selene e Akì

L’antidoto più potente contro l’ansia

Diretta del 25 settembre 2023

Che cos’è la concupiscenza? Un fuoco positivo, il calore psichico. Si dice che nel mezzo della fronte sia possibile trovare il tiglè, una perla di luce che si può sciogliere grazie al fuoco che sale dallo hara e che permette di generare il nettare degli dei.

Ovvero la libertà, l’immortalità, un fuoco che diffondendosi in tutto il corpo genera beatitudine in tutte le cavità. Il nostro compito è quindi alimentare il fuoco grazie a una vita salutare, un alto livello di alimentazione, coltivando il desiderio più profondo.

Adler parlava di aspirazione ad emergere, sottolineando che è connaturata all’anima. L’anima è il desiderio di esserci, di esistere, di darsi, di offrirsi. Per questo l’anima è il sacrum facere, l’offerta di se stessi che comporta poi l’istinto alla sopravvivenza.

Per Naropa significa raggiungere un ideale e mettere la propria katana al servizio di questo ideale. Che non è niente altro che il Dio, la Dea per i quali combattiamo. La mente non può conoscere questo ideale, non ne è in grado. Lo si può comprendere solo con il cuore, perchè l’ideale è un sentimento. Per manifestarlo dobbiamo far emergere doti, talenti e capacità e lottare contro la mente che ci spinge a non risvegliarli.

Coltiva la graziosa amicizia di un sublime saggio praticante di Mahamudra, che al mondo può apparire come un pazzo.
Quando la mente limitata entra in unione benedetta con la mente infinita, sorgeranno albe di libertà indescrivibili.

Ode alla Mahamudra
Naropa

L’amore comporta una lotta contro l’Io, contro la mente, la mente raziocinante, la mente dualistica, la mente discriminatoria, la mente che è una lama che separa il bene dal male, il giusto dallo sbagliato. Parliamo ovviamente della mente razionale, non della mente poetica.

Il fuoco della concupiscenza diventa quindi strumento per raggiungere l’obiettivo, ovvero permettere all’anima di manifestare doti, talenti e capacità. Quando il fuoco psichico è basso, viviamo l’ansia come vittime. Quando invece lo alimentiamo, possiamo vedere il volto energico dell’ansia. In realtà è quindi benefica.

Librixia, la Fiera del Libro

1 ottobre 2023, dalle 15 alle 17

Quante volte ci sentiamo vittime di problemi e di un destino di fronte a cui sembriamo impotenti? È difficile comprendere e accettare il dolore, quando bussa alla nostra porta. Al contrario, è facile anestetizzare i sintomi del male con diversivi e palliativi.

Finché quel dolore apparentemente rimosso ritorna puntuale, spesso più forte di prima. Eppure esiste una strada meno battuta. Quella della consapevolezza di sé, della bellezza, dell’amore, per la quale l’arte del kintsugi è di ispirazione ed esempio.

Se andiamo indietro nel tempo e guardiamo verso la filosofia spirituale giapponese, troviamo l’arte del kintsugi. In ambito artigianale, viene utilizzata ancora oggi per riparare gli oggetti rotti con l’oro.

Possiamo ampliare questo concetto anche in un’ottica spirituale, traducendolo come la capacità di trasformare le ferite emotive e fisiche in un grande trampolino di lancio per percorrere la strada del cambiamento.

Ti aspetto alla Fiera del Libro a Brescia l’1 ottobre 2023, dalle 15 alle 17, presso l’Auditorium San Barnaba.

Perchè partecipare a questo evento?

• Una maggiore consapevolezza delle proprie ferite
• La possibilità di non soffrire a causa delle fratture del passato
• Superare l’ansia
• Trasformare la rabbia in alleata
• Ritrovare libertà, entusiasmo e gioia di vivere
• Realizzare se stessi sotto ogni punto di vista

Trasformare l’ansia dei genitori e della vecchiaia

Trascrizione diretta del 26 settembre 2023

Quando si invecchia è naturale avvertire una forte ansia. Il genitore stesso, quando mette al mondo un figlio, non può che provarla. A ben guardare, una madre inizia a provare una forte ansia nei confronti del proprio bambino fin da quando lo avverte per la prima volta nel proprio grembo.

Durante la gravidanza, il cervello della madre inizia a trasformarsi a livello biologico ed emergono immagini di terrore, pericolo, paura che al piccolo possa succedere qualcosa. A causa del condizionamento della società, la madre inizierà ad attribuire un valore negativo a queste immagini senza riconoscerne la vera natura.

Quelle immagini non sono altro che Ade, che ci accompagna fin dall’origine dei tempi. In tante culture, Ade non può essere nemmeno raffigurato in quanto rappresenta il mistero, il non conosciuto. Quando una società vuole governare sugli uomini, non può far altro che creare una separazione. Innanzitutto fra la vita e la morte, facendo perdere così di vista all’essere umano la verità sul fatto che vita e morte esistono nello stesso momento. Così dimenticheremo che siamo morti in vita e vivi nella morte.

La paura ci spingerà a non riconoscere Ade, la sua potenza. Ci allontanerà dalla notte, dal femminile, dall’invisibile, dalla morte. Eppure abbiamo ancora la possibilità di invertire la rotta proprio in vecchiaia, quando ormai tutto dipenderà solo da noi e non più da madre e padre e dalle loro immagini. Quando i genitori allevano i figli, l’ansia non riconosciuta produce delle immagini forti e nefaste che verranno trasmesse al figlio.

Una volta vecchio, il figlio avrà la possibilità di ritornare al momento del concepimento, grazie alla regressione naturale, e riconoscere finalmente l’ansia come forza positiva e pura energia. Rivedrà Ade per ciò che è: un Dio.

Ti aspetto il 10 ottobre dalle 19 a Forte Marghera per abbracciarci e potenziarci reciprocamente.

Accenderemo le luci sull’incertezza come strumento wabi sabico per risvegliare la nostra forza. Impareremo a trasvalutare, guardare tutto da una prospettiva rinnovata, forse inedita.

Sarò ospite del Festival delle Idee, in Sala Conferenze, per guidarti attraverso un rituale che ti permetterà di adottare la visione Wabi Sabi e iniziare a guardare la bellezza che risiede in ogni dettaglio.

Anche in un difetto, in un’imperfezione, in un dolore. Tutto parla di bellezza quando siamo connessi all’anima e permettiamo all’anima stessa di emergere.

Appropiarci dello stile di vita Wabi Sabi appare ormai come una necessità nella nostra cultura, così segnata dalla paura, dall’individualismo, dal bisogno di controllo, dalla mancanza di fiducia e dalla frustrazione. Wabi Sabi permette di ritrovare o trovare la forza della calma, scoprirsi in sintonia con le armonie universali. Coltivare la resilienza, ovvero la capacità di essere fragili e imperfetti.

Gli appuntamenti social

Ti aspetto ogni lunedì e martedì mattina dalle 7 alle 8 su Facebook, Instagram e Youtube: scrivi in segreteria per proporre un argomento che ti sta a cuore!

Il mercoledì mattina, dalle 7 alle 8, sarò su Facebook, Youtube, Instagram e Clubhouse per vivere una meravigliosa esperienza con le Carte del Drago. Al mio fianco l’amica e giornalista Michaela Bellisario.

Il giovedì mattina mi troverai su Instragram e Clubhouse per approfondire con Michaela Le Carte dei NAT: appuntamento dalle 7 alle 8.

Il giovedì sera, dalle 19 alle 20, sarò su Twitter per discutere di una tematica di attualità: l’incontro vedrà la co-partecipazione di Michaela.

Tutte le dirette verranno caricate sul mio canale Spotify, dove le potrai ascoltare tutte le volte che vuoi.

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