Direttiva Bolkestein. Gianluca Quadrini si appella al buonsenso.

La direttiva Bolkestein, in cui l’Europa impone di liberalizzare le concessione demaniali, sta provocando non pochi malumori tra il governo Meloni e l’EU. Lo scorso 4 luglio, a Palazzo Chigi, si è riunito un tavolo tecnico per discutere dell’argomento. In Italia le concessioni balneari e quelle mercatili vengono da decenni prorogate con canoni contenuti. Secondo la direttiva Bolkestein bisognerebbe aprire le concessioni già esistenti a gare pubbliche. Sull’argomento ritorna il Presidente del Consiglio provinciale di Frosinone e delegato alle Attività Produttive Anci Lazio, Gianluca Quadrini, che gia da tempo aveva espresso il suo parere a riguardo, sostenendo la battaglia per le concessioni balneari al fianco delle aziende e dei lavoratori. In una nota lo stesso Quadrini ribadisce il suo pensiero affermando  – “prima del governo Meloni, la nostra politica ha sostenuto una direttiva che altro non fa che mettere in ginocchio le attività del settore, la maggior parte a conduzione familiare, tra l’altro gia colpite amaramente dagli accadimenti degli ultimi tre anni. Questo decennio della Bolkestein ha frenato investimenti e distrutto il valore delle attività. Ritengo che si deve trovare un giusto punto di equilibrio, che ripristini le condizioni di operatività avendo sempre ben chiaro che parliamo di anni di sacrifici, di famiglie e di attività storiche. Otto attività su dieci sono a conduzione familiare per cui procedere con uno schema di selezione non aumenterebbe di competitività ma creerebbe solamente un ulteriore problema economico e sociale.”  Così in una nota Gianluca Quadrini

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