Ancora scontri a Parigi, oggi i funerali di Nahel. Sono 1.311 le persone fermate nella notte.

 

 

di Marcella Piretti

Continuano le violenze e la rivolta in Francia dopo l’uccisione di un giovane di 17 anni durante un controllo di Polizia

(Immagini dall’account twitter della Prefettura della Polizia @prefpolice)

La Francia nella violenza: continuano gli scontri e le manifestazioni di protesta a Parigi e in altre città della Francia, tra incendi e saccheggi. Tutto è iniziato dopo l’uccisione di Nahel, un ragazzo di 17 anni, ucciso martedì scorso a Nanterre (vicino a Parigi) da un poliziotto che gli ha sparato un colpo durante un controllo stradale. L’agente che ha ucciso il ragazzo è indagato per omicidio volontario e si trova in custodia cautelare. Lo stesso Emmanuel Macron, subito mercoledì, aveva espresso parole forti per l’episodio, definendo “inspiegabile” e “ingiustificabile” la morte del giovane, dicendo che “nulla giustifica la morte di un giovane”. Ma la rivolta ha infiammato comunque la Francia, partendo dalla banlieue di Nanterre e accendendo una dopo l’altra tutte le altre periferie di Parigi e non solo. Periferie mai pacificate, dove come dimostrano i fatti di questi giorni la rabbia fa presto a diventare violenza.

Agenzia  DiRE  www.dire.it

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