Meloni mette in guardia la Bce: “L’aumento dei tassi può essere più dannoso dell’inflazione”.

di Vittorio Di Mambro Rossetti

Il discorso della premier in Aula per le comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 29 e 30 giugno 2023.

ROMA – L’inflazione “ora è tornata a colpire le nostre economie”. Si tratta “di una odiosa tassa occulta che colpisce i meno abbienti ed è giusto combatterla”. Ma “la semplicistica azione degli aumenti dei tassi intrapreso dalla Bce non appare agli occhi di molti la strada da perseguire”. C’è “il rischio che l’aumento costante dei tassi colpisca più le nostre economie che l’inflazione, che la cura si rilevi più dannosa della malattia” dice la premier Giorgia Meloni alla Camera.

MELONI: IL MES PARTITA COMPLESSA, INUTILE ALIMENTARE LE POLEMICHE

Il Mes “è una partita complessa, sulla quale io credo che l’Italia abbia obiettivi condivisi da gran parte delle forze politiche e che sono stati oggetto di sostegno bipartisan già con i governi precedenti. Per questa ragione, lo voglio dire con serenità ma anche con chiarezza, non reputo utile all’Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il Mes. L’interesse dell’Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del patto di stabilità, il completamento dell’unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c’è una questione di metodo su come si faccia a difendere l’interesse nazionale”, dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando alla Camera.

MELONI: DISCUTERE IL MES ORA NON È INTERESSE ITALIANO

“Sul Mes ho posto un tema di metodo, non di merito. Per questo Parlamento che è chiamato a difendere l’interesse nazionale italiano è questo il momento per discutere questa materia? Ha senso che noi procediamo a una ratifica senza conoscere quale sia il contesto, la cornice europea in cui si inserisce?”, chiede Meloni. “Dico a tutto il Parlamento che discutere adesso questo provvedimento non è nell’interesse nazionale italiano“, aggiunge.

MELONI: ITALIA NAZIONE SOLIDA, SMENTITO CHI SCOMMETTEVA SUL SUO ISOLAMENTO.

“A loro e a tutti i cittadini italiani che ci seguono voglio dire che in tutti i consessi europei e internazionali viene oggi riconosciuto all’Italia il ruolo di una nazione solida, di una nazione credibile, di una nazione affidabile forte delle sue ragioni e dei suoi interessi, forte della sua tradizione di dialogo e del suo ruolo geopolitico. E lo dico con orgoglio anche pensando ai molti che, strumentalmente, preconizzavano, scommettevano su un’Italia che a guida centrodestra sarebbe stata isolata a livello internazionale. I risultati, anche stavolta, smentiscono i pronostici e ci responsabilizzano a fare sempre di più, a fare sempre meglio, consapevoli come siamo che un’Italia forte e credibile, fuori dai confini nazionali, significa soprattutto un’Italia capace di affermare gli interessi e i bisogni dei suoi cittadini”.

MELONI: MI INTERESSA SONDAGGIO SU DATI ECONOMICI, ITALIA CRESCE PIÙ DI ALTRI

“Il sondaggio che va visto settimanalmente, che ci interessa e mi interessa, è quello dei dati relativi all’economia. Ci dicono che la Nazione che negli ultimi anni era fanalino di coda in Europa è ora stimata essere la Nazione che crescerà di più”.

MELONI: IL SISTEMA DI POTERE DI PUTIN È IN DIFFICOLTÀ

“L’Italia ha seguito con gli alleati gli sviluppi della crisi interna federazione russa, questo episodio ha contribuito a far emergere le difficoltà che sta attraversando il sistema di potere di Putin e a smontare la narrazione russa secondo cui in Ucraina sta andando tutto secondo i piani”.

MELONI: STRONCHEREMO TRAFFICANTI DI MIGRANTI IN OGNI SEDE

Il governo conferma “l’impegno in ogni sede a stroncare il tragico traffico delle vite” dei migranti. “La migrazione è una sfida europea e richiede una risposta europea”, aggiunge la premier.

MELONI: NO A SOLDI PER TRASFORMARE L’ITALIA IN UN CAMPO PROFUGHI

“Non accetteremo soldi che trasformino l’Italia nel campo profughi d’Europa”, sottolinea la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Vogliamo contrastare l’immigrazione illegale, non gestirla”, aggiunge.

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