ACCADEMIA DEI PARMENIDEI.
ACCADEMIA DEI PARMENIDEI
NOTA-STAMPA 28.6.2023 – il 28 giugno 2023, alle ore 11.00, alla presenza di autorità e cittadini si è tenuta la cerimonia d’intitolazione di una strada di Napoli all’Avv. Giorgio Ambrosoli.
Napoli. Oggi, 28 giugno 2023, alle ore 11.00, alla presenza di autorità e cittadini si è tenuta la cerimonia d’intitolazione di una strada di Napoli all’Avv. Giorgio Ambrosoli.
L’iniziativa, fortemente voluta dalla “Associazione Giorgio Ambrosoli Salerno”, parte da lontano, in collaborazione con l’Avv. Manolo Iengo, presente all’inaugurazione, all’epoca Capo-staff dell’allora Vice-sindaco Tommaso Sodano.
Maturati gli eventi, grazie all’attuale governo del Comune, oggi è stata esposta pubblicamente la targa, che recita “Via Giorgio Ambrosoli, 1933 – 1979, Avvocato”, alla presenza, in rappresentanza del Comune, della Vice-sindaco di Napoli con delega alla Toponomastica Laura Lieto, del Maestro delle cerimonie Sergio Mancini, di rappresentanti dei consiglieri dell’VIII municipalità tra cui Anna Distinto, Carlo Migliaccio, Amleto De Vito, Giuseppe Esposito, Patrizia Mincione e Vincenzo Di Clemente. Invitati, quali ispiratori della cerimonia, i soci fondatori dell’Associazione, il Presidente ed ideatore Avv. Angelo Raffaele Battista (già Primo Dirigente di Polizia e Capo di gabinetto presso la Questura di Salerno) ed il Segretario Avv. Pasquale D’Aiuto. Presenti, altresì, rappresentanti dei Carabinieri e dell’Esercito, nelle persone del Maresciallo Salvatore Aulicino e del Capitano Antonio Bencivenga.
L’Associazione Giorgio Ambrosoli Salerno è stata costituita il 28 luglio 2010 allo scopo di preservare e tramandare la memoria di Giorgio Ambrosoli, assassinato l’11 luglio 1979 da un sicario ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona, sulle cui attività egli stava indagando nell’ambito del proprio incarico di Commissario Liquidatore della Banca Privata Italiana, in crisi finanziaria.
Tornando all’oggi: il consigliere Migliaccio ha avuto parole di elogio per la figura dell’Avv. Ambrosoli, che ha definito uomo integerrimo, autore di azioni determinanti per la democrazia del nostro Paese; ha concluso che la presenza di una strada a lui intitolata in Napoli non può che recare lustro e gloria al territorio. Infine, ha ringraziato l’Associazione Ambrosoli che ha ispirato questa intitolazione.
Sergio Mancini – il quale ha diretto la cerimonia – ha, poi, passato la parola al Segretario dell’Ambrosoli Pasquale D’Aiuto, il quale ha evidenziato come Ambrosoli, pur non essendo napoletano, appartenga comunque ad ogni regione ed ogni città, non solo d’Italia, perché quel fatale 11 luglio di oltre quarant’anni fa è stato ucciso mentre cercava di recuperare il denaro che comuni cittadini, correntisti e risparmiatori, avevano depositato sulla Banca Privata Italiana: “Ambrosoli era un avvocato e, da avvocato, dico che ha rappresentato tutti noi, morendo – soltanto pochi anni dopo l’assunzione dell’incarico di Commissario Liquidatore – allo scopo di difendere gli interessi legittimi della gente comune. Ecco perché dobbiamo sentirlo vicino a noi, ecco perché dobbiamo accoglierlo qui, a Napoli, in questa strada così importante, di ampio passaggio, così strategica”. Ha poi precisato: “Io sono cilentano di Casal Velino e trovo assai giusto che esistano Largo Ambrosoli a Salerno, Piazza Ambrosoli ad Eboli, Via Ambrosoli a Baronissi, la Villa Comunale Giorgio Ambrosoli a Sala Consilina – tutti su ispirazione dell’Associazione; quindi, ringrazio il Comune di Napoli per la sensibilità mostrata nell’aver voluto dedicare questo luogo a Giorgio Ambrosoli”.
Ha poi preso la parola Laura Lieto. La Vice-sindaco ha salutato i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, l’Ambrosoli, i Consiglieri comunali e municipali presenti e soprattutto i cittadini del quartiere di Chiaiano, intervenuti “a testimonianza dell’impegno della nostra città di sostenere il valore, l’esempio di persone come Giorgio Ambrosoli”. Ha poi continuato, precisando anch’ella: “Non è importante che una persona sia di Napoli, che abbia attraversato queste strade, per stabilire se possiamo o meno vantare l’orgoglio, come città, di ricordarla attraverso una targa o una lapide”. Di poi, ha brevemente ricordato come Ambrosoli, da Liquidatore, in una vicenda “molto oscura di questo Paese”, abbia fatto ogni sforzo allo scopo di consentire ai correntisti di recuperare i loro soldi e per questo sia tragicamente morto. Ha poi proseguito: ”Io credo che un quartiere come il nostro, a Chiaiano, possa avere l’orgoglio di rendere la testimonianza, per chi passa, per chi guarda la targa, di capire chi era Giorgio Ambrosoli. Ci sono tanti esempi di questo tipo nel nostro Paese e non sono solo e soltanto esempi di legalità: sono esempi estremi di esseri umani, che rimettono la vita perché compiono un lavoro in favore degli altri. Di questo dobbiamo essere orgogliosi”.
Ha poi avuto parole di ringraziamento per l’ufficio del Cerimoniale del Comune di Napoli, compagno costante in iniziative simili, fondamentale per imprimere la dovuta solennità a questi momenti.
Infine, Laura Lieto e Pasquale D’Aiuto hanno disvelato la targa: il momento è stato, sinceramente, emozionante.
È pur vero che “A egregie cose, il forte animo accendono l’urne de’ forti; e bella e santa fanno, al peregrin, la terra che le ricetta”; però un vigoroso effetto di ricordo e partecipazione emotiva l’offrono anche le strade e le piazze delle città che portano i nomi degli eroi italiani.
Bianca Fasano