Petillo (Ugl Autonomie): “Paradosso, Agenti di Polizia Locale precari e carenza di organico”.

“Il decreto per il potenziamento della sicurezza urbana nel 2018 ha istituito un fondo finanziato fino al 31.12.2023. Le risorse hanno permesso (tra le altre iniziative) l’assunzione di personale della Polizia Locale a tempo determinato, per molti di questi lavoratori il proprio servizio finirà il 31.12.2023. In una situazione di carenza di organico negli Enti Locali – dichiara la Segretario Nazionale Ugl Autonomie, Ornella Petillo – il paradosso che debbano essere mandati a casa agenti di PL è veramente incomprensibile. Prendiamo come esempio la città metropolitana di Torino, 13 agenti hanno poco più di 6 mesi di tempo per risolvere il problema e salvaguardare il proprio posto di lavoro. Nel periodo lavorativo anche in funzione dell’addestramento/formazione ricevuta, gli agenti di PL hanno svolto tutte i principali compiti della Polizia Locale, come: controlli antidegrado, accertamenti di polizia giudiziaria, controlli sul rispetto delle norme in ambito ambientale, controlli sul rispetto delle norme in ambito edilizio ecc. Non dobbiamo vanificare le competenze acquisite. Non dobbiamo permettere che risorse importanti e necessarie sul territorio vengano disperse soprattutto alla luce della carenza di organico soprattutto negli Enti Locali. Per scongiurare il non rinnovo dei contratti la Ugl Autonomie, attraverso gli uffici Confederali, ha proposto in sede di audizione presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto recante disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa un emendamento che riconosca alla Polizia Locale quanto riconosciuto al personale assegnato alle unità di missione del PNRR che vedranno concretizzata la stabilizzazione dei propri ruoli, attraverso il Decreto Pnrr 3, con almeno quindici mesi nella qualifica ricoperta, previo colloquio selettivo e all’esito della valutazione positiva dell’attività svolta. Anche la Polizia Locale nell’ambito del PNRR svolge e svolgerà un ruolo determinante. Nella fase operativa del PNRR il sistema di prevenzione del riciclaggio rimane necessario, quindi – continua Petillo – gli Enti locali che hanno necessità di dotarsi di adeguati strumenti e risorse umane competenti e preparate alle funzioni. Gli enti coinvolti inoltre non saranno solo responsabili della realizzazione degli interventi ma anche dei controlli sulla regolarità delle spese e delle procedure. Il Dlgs. n. 90/2017, che ha recepito la quarta Direttiva Antiriciclaggio modificando il Dlgs. n. 231/2007, la Pubblica Amministrazione ha assunto un ruolo attivo nella lotta contro il riciclaggio. Abbiamo sottoposto la situazione al Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni – conclude il Segretario Nazionale Ornella Petillo – su cui confidiamo per la sensibilità che ha sempre manifestato verso il corpo della Polizia Locale e sulle problematiche che l’investono soprattutto per l’implementazione di una Riforma della Polizia Locale che ha quasi quarant’anni di vita, ormai datata e superata, che presenta diverse lacune, soprattutto in termini di tutele e garanzie, oltre che in termini prettamente operativi”.

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