La lista “Naturalmente Insieme per Filettino” denuncia il comportamento scorretto del Sindaco uscente Filettino, De Meis.
Filettino, De Meis: “La legge è chiara in materia, chiesto l’intervento del Prefetto”
Un’Amministrazione Comunale rappresenta la massima istituzione sul proprio territorio e come tale ha il diritto ed anche il dovere di rispettare leggi e regole. A Filettino, che si appresta il 14 e 15 maggio a rinnovare il Sindaco e Consiglio Comunale, accade l’inverosimile da parte del Sindaco uscente Gianni Taurisano. E’ particolare che la mattina del giorno 5 maggio venga deposta una corona di fiori ai caduti. Quale ricorrenza si festeggia? La data ricorda più che altro l’opera del Manzoni in occasione della morte di Napoleone. Ancora più scorretto è l’invito che il Sindaco uscente fa a tutta la cittadinanza in piazza per un incontro di congedo. E’ chiaro che in quel momento il Sindaco uscente parlerà dei suoi 5 anni di amministrazione. La domanda è spontanea, ma il Primo Cittadino uscente, non ricandidato per la seconda legislatura, è a conoscenza che questo evento serale, organizzato da lui e dalla sua amministrazione, è contro legge durante la campagna elettorale? Perché non l’ha organizzato prima dell’inizio della campagna elettorale o successivamente alle elezioni? Sembra di certo un atto provocatorio, ciò non è passato inosservato, tanto che il candidato a Sindaco per la lista “Naturalmente Insieme per Filettino” Paolo De Meis, ha inviato una missiva al Prefetto di Frosinone ed al Comando dei Carabinieri di Filettino, per metterli a conoscenza di un’azione “contra legem”. “Attraverso un volantino –si legge nella nota- siamo venuti a conoscenza che in data 5 maggio alle ore 17:30 in piazza A. Arquati, si terrà una manifestazione indetta dal Sindaco pro tempore, non ricandidato, e dall’Amministrazione Comunale, si fa presente che ai sensi dell’art.9 comma 1 della Legge 22 febbraio 2000 n.28 che cita: “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alle operazioni di voto “è fatto divieto a tutte le amministrazioni di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma interpersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”. Inoltre l’art. 29 comme 6 della Legge 25 marzo 1993 n.81, cita: “è fatto divieto a tutte le amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorchè inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l’inizio della campagna elettorale e per tutta la durata dello stesso”. Bisogna considerare che si è nel pieno della campagna elettorale per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale –continua la missiva- che il Sindaco uscente non è ricandidato, come pure molti consiglieri comunali uscenti e che tali manifestazioni ed attività potevano essere svolte prima della convocazione dei comizi elettorali oppure dopo le operazioni di voto. Si rammenta che il divieto copre ogni forma di comunicazione, con qualsiasi tecnica e a qualsiasi scopo effettuata. Le amministrazioni devono astenersi non solo dalle manifestazioni volte ad appoggiare le liste o i candidati impegnati nel confronto elettorale (propaganda elettorale in forma diretta) , ma anche da tutte quelle attività di comunicazione che, avendo come finalità principale la promozione dell’immagine politica o dell’attività istituzionale dell’ente stesso, stimolino una rappresentazione positiva o negativa di una determinata opzione elettorale (propaganda elettorale in forma mediata). La norma è finalizzata ad evitare che l’attività di comunicazione istituzionale realizzata dall’amministrazione durante questo periodo “sensibile” , possa sovrapporsi ed interagire con l’attività propagandistica svolta dalle liste e dai candidati, dando vita ad una forma parallela di propaganda elettorale, sottratta a qualsiasi tipo di regolamentazione. Pertanto –conclude la lettera- per tali motivazioni si investono gli organi e le Istituzioni in indirizzo al fine di voler vegliare e vigilare sul corretto e regolare svolgimento della campagna elettorale”. “È una provocazione a tutti gli effetti -afferma Paolo De Meis- irrispettosa delle regole democratiche e delle leggi delle Stato, a cui risponderemo con fermezza e determinazione. Questo dimostra ancora una volta, se necessario, l’incompetenza, la superficialità politica ed amministrativa della maggioranza uscente e il disprezzo delle regole democratiche, ricordando a tutti che in una lista, a noi contrapposta, sono presenti molti amministratori uscenti e ciò non fa ben sperare per il futuro”.