Il sincretismo è anche un grande strumento di riparazione delle nostre ferite con l’oro perché ci porta a ritrovare la nostra integrità. Nel Kintsugi si usa quando molti frammenti di un oggetto rotto sono saltati via, sono perduti, e la ricostruzione avviene con pezzi di altri oggetti, che a volte hanno un disegno leggermente diverso dall’originale, con l’oro e con la colla urushi.
Il sincretismo ci permette di ricostruire la integrità dell’anima quando l’anima si è non solo si è frantumata ma ne abbiamo perso tanti pezzi e la ricostruiamo magari mettendo pezzi diversi, anche non al loro posto, e quindi facciamo veramente un patchwork che ci rigenera e ci ricostruisce.
Come sapete, nel libro racconto la mia storia e quella di Tomoe.
Per quanto riguarda la mia storia l’avevo lasciata al periodo in cui mi ero ammalata, avevo avuto il cancro e addirittura un medico qui a Lugano mi aveva data per spacciata. Invece mi sono ricostruita con l’oro e in quel periodo ho usato i tre grandi ingredienti della riparazione che sono il piacere, l’entusiasmo e la solitudine.
La solitudine è stato uno degli ingredienti più importanti della mia riparazione e infatti, come racconto nel libro, ho lasciato la famiglia ad Edimburgo e sono tornata in Svizzera per curarmi da sola. Ho fatto venire il mio compagno di meditazione di quando stavo nella foresta, il reverendo Gotatuwe Sumanaloka Thero, che è un grande esperto di Ayurveda. Mi ha aiutato tanto con degli impacchi che faceva con la terra del bosco e dopo l’operazione ricordo che mi diceva sempre: “Adesso sei libera! Adesso che hai ricostruito l’ordine primevo restituendo il toro bianco a Minosse devi correre libera sul tuo cavallo.”
Così ho iniziato a dare molta energia ad un ramo della mia attività che è Voyagesillumination, un’associazione culturale che organizza viaggi culturali.
Ho iniziato con piccoli gruppi e siamo andati in Tibet, in Bhutan, in Ladak, in Grecia e in molti altri luoghi del mondo.
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