Milano. Luana Bardaré: bookblogger per passione.
ACCADEMIA DEI PARMENIDEI
UFFICIO STAMPA
Milano. Luana Bardaré: bookblogger per passione.
“Come me ami leggere ed essere costruttiva? Ami i generi Thriller, Horror e Fantasy? Vuoi iniziare con me una magnifica avventura tra i libri ?
Scrivimi: Cerco collaboratrice amatoriale”.
Questo un invito di Luana, conosciuta sul web, che non smette di stupirmi per la sua determinazione ad inserirsi nel mondo dei bookblogger. Per passione
Ci si potrò meravigliare, forse, però è un dato che i blog pubblici italiani siano circa 500.000. Benché soltanto una ridotta percentuale di questi possono essere considerati realmente influenti o ben posizionati nei Browser.
Le chiedo: “Perché ti piace recensire?”
R: “Sono una bookblogger (se vogliamo usare i termini professionali) che esprime la sua opinione e il suo pensiero per hobby. Il mio obiettivo?
Diffondere cultura e aiutare chi a mio giudizio vale, a VENDERE.
Il mio metodo? Io leggo l’anima dello scrittore, la comunicazione animica .
Ciò che il testo tramite la narrazione vuole esprimere. Credo di essere una bookblogger alternativa.
Luana Bardarè ha una pagina Facebook dedicata alla sua passione: https://www.facebook.com/luana.bardare ed una si istagram: https://www.instagram.com/le_recensioni_di_lu/
ed afferma: “Sono una bookblogger amatoriale, altrimenti sarei una professionista e lo farei per mestiere. Domando agli autori: “Tu che scrittore sei? Perché scegli una casa editrice o il Self?” e sono certa che il dialogo e la scrittura uniscono!”
Luana non legge gli ebook. Forse davvero le danno fastidio agli occhi, forse, invece, ama il fruscio delle pagine, il loro odore, e persino, chissà, fermarsi a riflettere lasciando un qualcosa alla pagina raggiunta, per ritrovarla. Il suo terrore?
“Non recensire più”. È alla ricerca di: “Un blog serio, un canale che mi dia da recensire. Diventa difficile ricercare autori. È difficile che qualcuno mi offra spazio. Le case editrici non danno spazio. Mi sono proposta in alcune ma ritengo che, chi, come me, non si fa pagare, non sia creduto. Si pensa sempre che ci guadagni qualcosa”.
Sono d’accordo con lei. Il mio motto é: “Il denaro si fa sui sogni degli altri”.
Intanto più volte Luana ha lasciato quello che per lei era Passione, pensando che non le sarebbe stato facile uno spazio personale nel mondo dell’editoria.
Poi è ritornata alla cosa che le piace di più Mi dice: “Leggo tanto, per migliorarmi, anche se non basta”.
L’idea è crearsi uno spazio suo, visto che le case editrici sono “banche della cultura”.
Si sente in difficoltà: “Chi parte da zero come me, ha un percorso difficile. Eppure so qual è il mio sogno. Chissà che un giorno non scriva la mia, di storia, in modo da esprimere “le due parti di me”.
Le ho proposto: “Perché non scrivi qualcosa sulla mia pagina: “Sognando il grande editore”? https://www.facebook.com/Bestsellerista49/?ref=pages_you_manage
Per avere le tue impressioni sul mondo dell’editoria”.
Tuttavia Luana non ha molta fiducia nel suo, di scrivere. Piuttosto nella sua capacità: “Io leggo le emozioni”.
Avrebbe bisogno di un PC moderno. Aggiunge: “Mi basterebbe lavorare in libreria come commessa, Io sarei già felice”. Poi: “Mi piacerebbe recensire Neri Pozza. È inarrivabile…”
Scopro che è una casa editrice fondata da un partigiano, scrittore e editore italiano. Fu inoltre artista, incisore e collezionista d’arte contemporanea.
“A breve compro un portatile”. Asserisce
“Pensi sia interessante per chi vuole una idea rispetto ad un libro da comprare la tua valutazione?” Le chiedo.
“Ho scoperto che a volte le recensioni personali possono piacere, anche se vanno contro le “basi narrative ufficiali”.
Con questa convinzione, superando le difficoltà, continua a recensire.
“Desidero farlo per piccole case editrici: Sono convinta che anche le critiche peggiori possano essere utili a chi scrive. Amo fare conoscere il libro e
cerco di leggere l’anima dello scrittore attraverso il suo lavoro, aiutandolo a vendere cultura”
Le chiedo: “ Insomma dici ciò che pensi a costo di essere antipatica?”
– “Sì”, penso di esserlo stata per molti”.
D: “Perché ritieni che gli scrittori vogliano una recensione sincera? Almeno dal tuo punto di vista?”
R: ”Perché serve a loro a migliorarsi, anche se spesso è scomoda e a volte
non accettano il punto di vista. Ma il mio non è mai uno screditare, se mai un invito a dare di più”.
D: “Hai una tua idea personale di come dovrebbe essere un libro per essere leggibile?”
R: “Scritto correttamente. Senza essere logorante, Senza usare 300 pagine per esprimere un concetto”.
Chiaramente le chiedo come si procura i libri e mi dice: “Li compro , li chiedo alle case editrici, agli autori…”
D: “Credi nei grandi premi letterari? Sei convinta che vincano i bravi? I meritevoli?”;
R:”Ci credo, anche se vincono spesso i raccomandati. Occorrerebbe una giuria esterna non vincolante, ossia non di parte, che non ricevesse introiti monetari”.
Le faccio notare che il potere della valutazione è comunque una moneta.
Si dice convinta che la selezione del manoscritto dovrebbe essere fatta da esperti neutrali, qualificati.
Mi sembra di capire che Luana intenda offrire, con la sua pagina, spazi a chi ha meno potere. Almeno ci prova. Che le sue recensioni si basino solo su autori e autrici che, a suo avviso abbiano un valore.
Leggo di lei: “Personalmente ti seguo con molta stima sia come autrice che come bookblogger. Ho trovato la tua recensione molto ben curata e attenta ai dettagli narrativi”.
Evidentemente è seguita e chissà che qualche nuovo autore non venga scoperto proprio da lei.
Bianca Fasano.