Museo Nazionale degli Strumenti Musicali ::: FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX ed. Roma, dal 18 marzo, ore 17.30. Dir. Art. Stefano Saletti. Ingresso 5 euro.

ALESSIA TONDO “Sita” | TENORE SAN GAVINO DI ONIFERI “Sardos” |
RACHELE ANDRIOLI “Leuca” | CLAUDIO PRIMA & SEME “Enjoy” |

ENZO RAO “Shamal Re-Wind” & MARIO CRISPI “Arenaria”

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Festival Popolare italiano
IX edizione
Roma, 18 marzo 2023 – 27 maggio 2023Direzione artistica: Stefano Saletti

Il 18 marzo 2023 torna il Festival Popolare italiano, la rassegna che da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world.
Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti.Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.
“Sono particolarmente soddisfatto di questa nona edizione del Festival – spiega Stefano Saletti – perché si svolge al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, luogo ideale per far incontrare i suoni e le voci della cultura popolare con la grande tradizione musicale italiana in un connubio che supera steccati di genere e di stili. Il pubblico, oltre ad assistere ai concerti, potrà infatti visitare una ricca e affascinante collezione di strumenti musicali che attraversa duemila anni di storia. Per questo voglio ringraziare la dirigente della Direzione Musei statali della città di Roma Maria Stella Margozzi e la direttrice del Museo, l’architetta Sonia Martone, per la sensibilità e l’attenzione mostrata per questa iniziativa“.

Il Programma. Si parte sabato 18 marzo 2023 alle 17.30 con il concerto della cantautrice salentina Alessia Tondo, vincitrice del “Premio Loano Giovani” riservato al miglior disco di musicisti under 35 con il suo album “Sita”. Il 29 aprile alle 17.30 di scena il gruppo dei Tenore San Gavino di Oniferi, ensemble impegnato da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore per valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna. Il 13 maggio alle 20.30 il concerto di un’altra voce pugliese, Rachele Andrioli che con il suo album “Leuca” si sta affermando come una delle nuove realtà della scena popolare italiana; venerdì 26 maggio alle 17.30 il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto “Enjoy” che unisce tradizione e musica classica. Infine sabato 27 maggio alle 17.30 due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, uniti nel progetto Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano con un grande ensemble culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti.
Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music.
Il biglietto, al costo “popolare” di 5 euro, darà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo.

Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.
Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.
Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – Dal 18 marzo al 27 maggio 2023
Direzione artistica: Stefano Saletti
c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma
Dirigente Direzione Musei Statali della Città di Roma: Maria Stella Margozzi
Direttrice Museo Nazionale Strumenti musicali: Arch. Sonia Martone
Organizzazione generale: Associazione Ikona/Ikona Concerti
Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music
Con il sostegno del NUOVO IMAIE, realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023” 

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it
Ingresso: 5 euro con visita al Museo
Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

PROGRAMMA CON SCHEDE SPETTACOLI


Alessia Tondo. Foto di Sandro Rizzo

Sabato 18 Marzo 2023 –  ore 17.30
ALESSIA TONDO “Sita”
Alessia Tondo: voce, tamburi, chitarra, loop machineDagli esordi nel gruppo Mera Menhir alla popolarità internazionale con il Canzoniere Grecanico Salentino, Alessia Tondo è una delle voci più significative del panorama pugliese. È stata lanciata dai Sud Sound System, a soli tredici anni è diventata voce solista dell’Orchestra della Notte della Taranta, ha collaborato con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, i Radiodervish, Michele Lobaccaro, Ludovico Einaudi e Admir Shkurtaj. Nel Salento la sita è la melograna, simbolo di buon augurio, di incontro e condivisione. A questa simbologia Alessia si è ispirata per immaginare un disco-manifesto, un’opera in otto tracce scritte interamente da lei e caratterizzate da un’ampiezza di elementi, dall’acustico all’elettronico, tra ballate arcane, intrecci vocali antichi che grazie a loop e pattern diventano contemporanei. Con “Sita” ha vinto il Premio Loano Giovani 2022, riservato al miglior disco di musicisti under 35.

Sabato 29 Aprile 2023 –  ore 17.30
TENORE SAN GAVINO DI ONIFERI “Sardos”
Francesco Pirisi: voche 
Carmelo Pirisi: mesu ‘oche 
Giovanni Pirisi: contra 
Giuseppe Brau: bassu

Il gruppo vocale Tenore San Gavino di Oniferi è impegnato da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore, con la finalità di valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna. In questo concerto presentano il nuovo disco in uscita intitolato “Sardos”.
L’ensemble nasce negli anni ’70 e prende il nome del santo patrono di questa piccola località in Barbagia. La fama del gruppo negli anni ha varcato i confini della Sardegna e i quattro di Oniferi si esibiscono nel resto d’Italia e all’estero (Stati Uniti, Belgio e Svizzera). La formazione all’inizio comprende i tre fratelli Francesco, Giovanni e Carmelo Pirisi – rispettivamente boche, contra e mesu boche – e il bassu potente di Pietro Paolo Brau. La scomparsa prematura di Brau spinge i fratelli Pirisi a cercare un sostituto, che viene trovato prima in Raimondo Pidia e successivamente dal 2016 in Giuseppe Brau. Nel 2004 a Parigi l’UNESCO ha attribuito al canto a tenore il riconoscimento di patrimonio intangibile dell’umanità e Oniferi ha rappresentato la Sardegna esibendosi davanti alla Commissione.

Sabato 13 Maggio 2023 –  ore 20.30
RACHELE ANDRIOLI “Leuca”
Rachele Andrioli: voce, chitarra, tamburi a cornice
Maurizio Pellizzari: chitarra
Erasmo Treglia: violino

Cantautrice e polistrumentista di assoluto talento, Rachele Andrioli con il suo lavoro d’esordio “Leuca” volge il suo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo dalla fine della terra, suo luogo di nascita e appartenenza: il Capo di Leuca. Il lavoro è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento a ogni Sud del Mondo; la musica e i testi inediti raccontano storie mediterranee sospese tra verità e leggenda. Un progetto che guarda il mare, attraversato da onde tutte al femminile che rinnovano la tradizione grazie alla partecipazione di Coro a Coro, un ensemble di circa 40 voci di donne fondato e diretto da Rachele. Presenti anche alcuni brani d’autore che rendono omaggio ad alcuni artisti come Victor Jara, Enzo Avitabile, Nusrat Fateh Ali Khan, Rina Durante. A spiccare la voce e la grande forza interpretativa di Rachele e l’originalità delle sue composizioni che disegnano una modalità di fare musica concentrata sulle emozioni sollecitate da una melodia, da un ritmo, da un testo ogni volta sorprendente.

Venerdì 26 Maggio 2023 –  ore 17.30
CLAUDIO PRIMA & SEME “Enjoy”
Claudio Prima: organetto, voce
Vera Longo: violino, voce
Paola Barone: violino
Cristian Musìo: viola
Marco Schiavone: violoncello

Organettista e compositore, leader di BandAdriatica e ideatore di numerosi progetti di indagine sulle ‘musiche di confine’, Claudio Prima nel progetto Seme e il disco “Enjoy” unisce il suo organetto alle sonorità di un quartetto d’archi. Il Mediterraneo incontra il mondo classico, giocando con le provenienze e favorendo l’incontro di due mondi musicali che da sempre hanno segretamente dialogato. In questo progetto Prima muove le sue composizioni con l’istinto del ricercatore, curioso e attento alle suggestioni del viaggio, del movimento. Con lo sguardo rivolto, allo stesso tempo, fuori e dentro, per cogliere insieme le consonanze e le dissonanze del rapporto con il mondo. L’organetto e la voce respirano questa continua alternanza, aprendosi e chiudendosi all’aria che ne sostiene l’emissione. Si fanno quindi, in questa esperienza di scrittura originale, strumenti di relazione, di contatto. Trovando inaspettate connessioni fra le tradizioni del mare di mezzo e il mondo classico.

Sabato 27 Maggio 2023 –  ore 17.30
ENZO RAO “Shamal Re-Wind”
MARIO CRISPI “Arenaria”
Enzo Rao Camemi: violino, oud, saz
Mario Crispi: voce, strumenti a fiato arcaici ed etnici, laptop
Giuseppe Viola: clarinetti, chalumeau, sax soprano
Nino Agrusa: contrabbasso
Massimo Frasca: batteria
Aki Federico Spadaro: piano
Maurizio Curcio: Chapman stick, laptop
Carmelo Graceffa: percussioni, drum set

Due artisti simbolo della scena musicale palermitana come Enzo Rao e Mario Crispi si incontrano nel progetto che unisce Shamal Re-Wind e Arenaria.
“Shamal rewind” è il progetto musicale di Enzo Rao, che riprende dopo quasi vent’anni di inattività il suo vecchio progetto musicale Shamal in chiave attuale, facendo sì che questo vento simbolico, portatore di suoni e stimoli culturali da terre diverse non smetta mai di soffiare”. Una fusione di Jazz e musica etnica che ha come baricentro la Sicilia ma pone particolare attenzione all’incontro delle culture musicali dei paesi del Mediterraneo. Shamal è un vento che soffia nel deserto arabo, ma nell’immaginario di Enzo Rao, è quel vento che, soffiando, confonde i suoni e mescola gli umori di paesi lontani geograficamente e culturalmente dando vita ad una musica del mondo. Al suo fianco, con la formazione Arenaria, Mario Crispi, fondatore degli Agricantus, grande esploratore di soffi, flauti, fiati e sonorità del mondo. Nei suoi viaggi Crispi ha incontrato molti musicisti, ha vissuto storie umane e atmosfere dell’anima, ha fatto importanti ed intense esperienze musicali. Ha così elaborato la sua poetica musicale in stretta relazione con il concetto di “sedimentazione”, di interazione con altri linguaggi musicali, con culture di altri popoli e di altre etnie. Come già in Agricantus, Mario Crispi costruisce paesaggi che si dipanano tra evocazione e narrazione e ne definisce le dimensioni sonore, avvalendosi delle capacità espressive dei musicisti che lo accompagnano e con cui condivide il percorso musicale.

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