Incontro con l’Androgino.

Per la Meditation Family

Cari Immaginalisti,

il 4 e marzo sarò a Firenze per parlare di Daimon e di miti e il 5 marzo faremo insieme il rituale del viaggio sciamanico.

Per saperne di più l’articolo pubblicato su spiritoitaliano.net che trovate qui Daimon: guarire con i miti | spiritoitaliano.net

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Vi aspetto numerosi ai due eventi di marzo a Montegrotto Terme nei quali faremo pratiche nuove, che non ho mai proposto prima e apprenderemo insieme l’arte di avere potere sulle immagini, in altre parole l’antica arte della magia e svilupperemo l’abilità di impreziosire le nostre ferite con l’oro affinchè tutto di noi risplenda della luce della consapevolezza.

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Mindfulness, meditazione e consapevolezza alle terme

dall’11 al 14 marzo a Montegrotto

 

Il percorso di Nirodha, come diventare un mago. Attraversare la soglia per unire conscio e inconscio e avere potere sulle immagini

Un’esperienza di profonda consapevolezza con le pratiche della mindfulness immaginale, la mindfulness che ha mantenuto intatta la tradizione dei monaci eremiti della foresta.

Impareremo a meditare e a coltivare la consapevolezza e la piena attenzione in ogni momento. Praticheremo la meditazione anche immersi nell’acqua termale per vivere un momento di contatto profondo con gli elementi.

L’acqua termale porta in sè la potenza dell’acqua e la forza del fuoco e ci aiuta a seguire la “via dell’acqua”, la via di minore resistenza, il cammino che scende sempre verso il basso, il sentiero dell’assenza di sforzo. Il fuoco ci ricorda la nostra energia, che va costantemente alimentata con il carburante della piena consapevolezza. Quando siamo pienamente “”mindfull”, la via da percorrere si dispiega davanti a noi nell’attenzione all’attimo presente e non dobbiamo più sforzarci, nè fare fatica per raggiungere i nostri traguardi.

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Yoga Giapponese e Kintsugi a Montegrotto Terme

Dal 14 al 17 marzo

Ci concentreremo sulla salute e sul potenziamento dei vari “tanden”.

Verranno fatte pratiche nuove rispetto allo scorso anno

Lo Yoga Giapponese è una disciplina importante, capace di condurre a grandi traguardi di benessere e libertà, mantenendo il nostro organismo al massimo vigore, sebbene sia, al contempo, una disciplina semplice da praticare, alla portata di tutti, rispettosa dei limiti di ciascuno.

È il segreto degli ultracentenari di Okinawa.

Kintsugi

Kintsugi nella filosofia spirituale del Giappone è l’arte di riparare gli oggetti rotti con l’oro. In senso molto lato essa diviene l’abilità di fare delle nostre ferite fisiche ed emotive un prezioso patrimonio di forze e possibilità.

Le pratiche del Kintsugi hanno diverse caratteristiche che elenco qui di seguito:

  • Si servono di affermazioni, formule psichiche e mantra
  • Si fondano su mudra, gesti simbolici che consentono al corpo di assumere una forma che diviene l’oggetto stesso della pratica meditativa
  • Si avvalgono della tecnica – molto nota nel buddhismo tantrico-esoterico – del Pitha Nyasa.
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Per voi il riassunto della diretta del 23 febbraio dedicata ai Nat

Oggi abbiamo estratto il Nat 6, l’Androgino, l’Arcano dell’Omosessualità. Questo Nat fa riferimento al mito dell’Androgino. A questo Nat vengono attribuite caratteristiche omosessuali, si tratta di uno spirito delicato e sublime che si nutre di dolci essenze profumate e delle sostanze sottili delle cose.

Per risvegliare questo spirito dentro di noi dobbiamo avere cura delle nostre facoltà estetiche ed essere capaci di superare il giudizio discriminante che divide gli opposti. Questo Nat fa riferimento al mito dell’androgino, che è un mito meraviglioso, è essere al di là di tutti gli opposti.

Essere al di là di tutti gli opposti è qualcosa che suscita tante resistenze nella mente umana, ma d’altra parte l’evoluzione in natura è un grande cammino verso la libertà e anche l’essere imprigionati in forme o ruoli, come quello di femmina e di maschio, è una forma di schiavitù e quindi, malgrado la mente umana abbia molte resistenze, ci evolveremo verso la manifestazione della nostra sfericità, direbbe Platone, integrità, direbbe Aurobindo.

Indubbiamente ciascuno di noi è sia femmina che maschio; Il problema è solo nella mente che vede le cose sempre solo a metà, vedendo quella metà che considera visibile e rimuovendo la parte invisibile. Ad esempio, quando guardiamo gli alberi la mente automaticamente esclude lo spirito dell’albero, cioè la parte invisibile, e considera solo la parte visibile, trasformando così l’albero in un oggetto materiale.

Ugualmente, quando la mente guarda il corpo vede solo la parte visibile ed esclude, rimuove, la parte invisibile e quindi ci vede solo maschi o solo femmine perché così può esercitare un controllo su quello che vede. Se vedesse la totalità, se vedesse anche lo spirito, il Daimon, diventerebbe completamente impotente. Quindi la mente rimuove la parte invisibile delle cose per esercitare un controllo, un potere, ma in questo modo ci taglia a metà. È la storia dell’uomo sferico di Platone, che quando era sferico era potentissimo e rischiava di diventare più potente degli dèi, allora Zeus l’ha preso e l’ha tagliato a metà.

L’atto del recuperare l’anima e recuperare la nostra integrità in tutte le tradizioni spirituali dei popoli è conosciuto come matrimonio mistico, per gli alchimisti le nozze.

Il matrimonio mistico ha luogo quando ritroviamo il nostro spirito guida, il nostro Daimon, che rappresenta in termini sessuali proprio il sesso che ci attrae di più; perciò se ci sentiamo più attratti verso il femminile, il nostro spirito guida sarà femminile, se ci sentiamo più attratti verso il maschile, sarà maschile e quando ci sposiamo con il nostro Diamon, la parte invisibile di noi, ricreiamo la nostra totalità.

Per Platone c’erano vari generi sessuali, perché l’uomo sferico poteva essere o tutto maschio o tutto femmina. oppure metà maschio e metà femmina e quando Zeus l’ha tagliato a metà ha creato diversi generi sessuali: ha creato il maschio che cerca il maschio, ha creato la femmina che cerca la femmina, ha creato il maschio che cerca la femmina e la femmina che cerca il maschio, quindi, ha creato quattro generi sessuali, ed effettivamente l’esperienza dell’umanità è proprio questa.

In verità l’altra parte di noi stessi a cui vogliamo congiungerci è spirito, direbbero gli sciamani, è daimon, direbbe Platone. È la parte invisibile di noi, il nostro sposo, la nostra sposa mistica, sotterranea e celeste.

Quando finalmente realizziamo il matrimonio mistico ritroviamo la nostra integrità, la nostra totalità, siamo androgini ed esprimiamo la totalità della sessualità, che non è solo genitalità. Ridurre la sessualità alla genitalità è estremamente limitante e vuole anche dire ridurre il piacere a una piccolissima parte del corpo, gli organi genitali, chiamati zone erogene, mentre ogni cellula del nostro corpo è una cellula sessuale, perché noi nasciamo da due cellule sessuali che si incontrano e si uniscono e già questo dovrebbe parlarci della nostra totalità. E poi si riproducono, quindi ogni cellula del nostro corpo è una cellula sessuale e con ogni cellula del nostro corpo noi possiamo vivere l’esperienza del piacere, ma quando riduciamo la sessualità a genitalità riduciamo tantissimo anche l’esperienza del piacere.

Ora siccome il piacere è anche creatività e libertà, ridurre l’esperienza della sessualità alla genitalità vuol dire diventare schiavi della propria mente e soprattutto perdersi totalmente l’esperienza della creatività, significa non essere più creativi.

Per ritrovare la totalità del nostro essere dobbiamo aprire gli occhi che guardano dentro, perché dobbiamo vedere sia la parte visibile che la parte invisibile di noi stessi; fintanto che non siamo capaci di ciò il nostro corpo rimane un oggetto materiale, misurabile, prevedibile, governabile dalla nostra stessa mente.
Aprendo gli occhi che guardano dentro recuperiamo la dimensione invisibile e il piacere immoto, quel piacere che non fugge mai via perché non dipende da nessun oggetto esterno; siamo nell’unione con il Divino e ogni esperienza diventa un’esperienza erotica cioè creativa, un’esperienza di grande gioia e di grande piacere.

Questa è la vita che vale la pena di essere vissuta e tutti dovrebbero puntare a questo obiettivo, anziché perdersi negli obiettivi fallaci che propina il mondo.

Ora per il risveglio il risveglio dell’androgino vi invito ad assumere la postura meditativa, rimaniamo immobili la colonna vertebrale eretta, gli occhi chiusi, lasciamo fluire il respiro spontaneo dal naso e osserviamo il nostro corpo dall’interno, osserviamo gli organi dall’interno, osserviamo il cervello come ci trovassimo all’interno del cervello, osserviamo il cuore come se ci trovassimo all’interno del cuore, i polmoni, il fegato e così via.

Ora ripetiamo il mantra Om Namo Bhagavate, prima lo scriviamo nello spazio vuoto dietro gli occhi chiusi, poi continuiamo a ripeterlo. Bhagavan è il Divino nel suo aspetto di puro amore e noi siamo gli amanti del divino, i bhakta. “Se il bhakta cerca ardentemente Bhagavan, Bhagavan cerca ardentemente il bhakta”.

Om Namo Bhagavate è il mantra dell’androgino, è il mantra del matrimonio mistico, ripetiamolo sentendo che le sue vibrazioni hanno il potere di dissolvere le forme fisiche corpo; mentre ripeti questo mantra il tuo corpo si dissolve e acquisti una sensazione di libertà, i tuoi organi si dissolvono, le tue forme si dissolvono, la massa si dissolve, l’udibile si dissolve, il sensibile si dissolve, il visibile si dissolve e si intensifica un senso di libertà

Ora evoca l’immagine di madre, padre nell’unione erotica che ti ha dato vita e dissolvi questa immagine, dissolvendo la tua esistenza oggettiva, evoca l’immagine di madre e padre che si accoppiano per il tuo concepimento e con la vibrazione del mantra dissolvi questa immagine, dissolvendo la tua oggettività, la tua nascita.

Ora porta la mano destra sulla spalla sinistra e la mano sinistra sulla spalla destra nel gesto dell’abbraccio e continuando a ripetere il mantra rinasci nella tua totalità, con tutte le doti che vuoi incontrare nell’altro, nella tua anima gemella, con tutte le abilità che vuoi trovare nell’altro. Infine porta le mani sul chakra del cuore al centro del torace e ancora per qualche istante con le mani sul cuore ripetiamo il mantra e ci sentiamo perfettamente integrati, siamo l’androgino!

Trovate questo rituale descritto nel mio libro “Iniziazione allo Yoga Sciamanico”.

Vi abbraccio!

SOCIAL

Gli appuntamenti della settimana:

il lunedì dalle 7 alle 8 parleremo insieme di Buddhismo su FacebookInstagram e YouTube

Riprende da questo martedì, alle 19, la diretta su Clubhouse in compagnia di Susan Arnold-Aldea. Il tema della serata: “To be loved, who’s doing the loving and who’s receiving.

Vai alla diretta su Clubhouse

Ogni mercoledì mattina alle 7 mediteremo insieme sui temi de “LE CARTE DEL DRAGO IMMAGINALE”.

La diretta sarà trasmessa su ClubHouseFacebook e YouTube

Vai alla diretta su Clubhouse

Tutti i giovedì alle 7 farò una meditazione e un approfondimento sulle CARTE DEI NAT.

Al mio fianco, la giornalista e autrice Michaela Bellisario. La diretta sarà trasmessa su Instagram

Giovedì 2 marzo alle 20.30 farò una diretta su Twitter con Michaela, dedicata ad argomenti di attualità. Il tema della serata: “La moda delle giacche-armatura ci ispira un rituale samurai.”

 

Selene

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