Da ora idrogeno “verde” anche con il nucleare: cosa accadrà?

La Commission europea si è espressa circa i criteri tecnici per definire l’idrogeno “verde” e rinnovabile nell’Unione Europea. Dopo ben 7 mesi di lavoro, si è giunti a una proposta che ha messo d’accordo tra i tanti paesi soprattutto Francia e Germania. In particolare, la prima voleva il riconoscimento dell’idrogeno ottenuto con l’energia nucleare mentre la seconda è completamente contraria a questa direzione così come la Spagna.

Questa decisione determinerà riscontri rilevanti dato l’obiettivo di produrre internamente 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile e di importarne altri 10 entro il 2030.

Quando l’idrogeno può essere definito green ora?

L’idrogeno verde è l’idrogeno estratto usando corrente prodotta una centrale alimentata da energie rinnovabili come quella fotovoltaica, solare e idroelettrica.

Dalla prima settimana di febbraio, nell’Unione europea, l’idrogeno potrà essere definito green ogni qual volta sia:

  • Prodotto con elettricità rinnovabile;

  • Prodotto con elettricità a bassissima intensità di emissioni ossia mix energetici con un importante peso dato anche al nucleare.

Gli atti posti in essere il 13 febbraio dovranno essere trasmessi al Parlamento e al Consiglio europeo per l’eventuale approvazione entro 2 mesi con possibilità di proroga fino a 4 in totale.Tuttavia, nessuno dei due organi potrà modificare il contenuto bensì potranno limitarsi solo all’approvazione o alla respinta dello stesso.

Ma quali tipologie di idrogeno esistono oltre a quello green?

 Ad oggi, il processo più diffuso per la produzione di idrogeno è lo steam reforming in cui viene combinato il gas naturale, formato da carbonio e idrogeno, con il vapore acqueo ad un’elevata temperatura ottenendo così la divisione tra idrogeno e anidride carbonica (CO2). Mentre l’idrogeno non genera problemi in termini di gas serra, il modo in cui è trattata la CO2 prodotta dà modo di definire:

  • Idrogeno grigio:quando l’anidride carbonica è liberata nell’aria (alte emissioni);

  • Idrogeno blu: quando l’anidride carbonica è stoccata (basse emissioni).

Esistono ancora diverse tipologie di idrogeno come:

  • Idrogeno nero: estratto dall’acqua usando la corrente prodotta da una centrale elettrica a carbone o a petrolio;

  • Idrogeno viola: estratto dall’acqua usando la corrente prodotta da una centrale nucleare quindi a 0 emissioni di anidride carbonica.

 

Il paradosso dell’idrogeno

L’idrogeno può essere prodotto anche con l’elettrolisi dell’acqua quindi utilizzando la corrente elettrica nell’acqua causando così la scomposizione tra ossigeno e idrogeno in forma gassosa. Il paradosso deriva dal fatto che sebbene l’elettrolisi non produca CO2, l’elettricità utilizzata nell’acqua deriva nel 95% dei casi da fonti fossili per le quali la generazione di anidride carbonica si verifica eccome.

Quali sono gli obiettivi dell’UE per l’idrogeno?

Attualmente la quantità domandata di energia elettrica per fini di produzione di idrogeno è decisamente non ancora rilevante sebbene si preveda un aumento considerevole entro il 2030 grazie alla diffusione di elettrolizzatori.

L’obiettivo di 20 milioni di tonnellate di idrogeno green prodotto internamente e/o importato necessita di circa 500 TWh di energia elettrica da fonti rinnovabili per essere raggiunto.

6.000 MW di elettrolizzatori alimentati da energia rinnovabile entro il 2025 è l’obiettivo della strategia dell’UE per l’idrogeno.

Attualmente, in funzione, ci sono solo elettrolizzatori per un totale di 160 MW mentre l’impianto più grande in costruzione ha una capacità di 20 MW.

Attuale situazione italiana per l’idrogeno verde

In Italia ci sono diversi progetti sulle Hydrogen Valley ossia un incubatore che accelera lo sviluppo e la realizzazione dell’idrogeno.

Tra le valli più importanti che ci saranno è possibile citare:

  1. Alle porte di Roma presso il Centro Ricerche ENEA di Casaccia;

  2. Il progetto AGNES al largo della costa romagnola (prima Valley portuale);

  3. Il Puglia Green Hydrogen Valley ideato da Edison e Snam con Saipem e Alboran Hydrogen nell’hinterland di Brindisi, Taranto e Cerignola.

Inoltre, a Piacenza il 17-19 Maggio 2023 si terrà la 2a edizione dell’Hydrogen Expo ossia la prima mostra italiana per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno.

Inoltre, in Italia, le percentuali di energia prodotta da fonti rinnovabili per singolo fornitore di corrente elettrica sono:

Fornitore

% di energia prodotta da fonti rinnovabili

ènostra

100%

Media nazionale

45%

Enel

38%

a2a

33%

Engie

30%

Sorgenia

18%

Pulsee/Axpo

11%

Iren

8%

Duferco Energia

4%

Unoenergy.

4%

Servizio Elettrico Nazionale

0%

 

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/idrogeno-verde-e-nucleare/

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