Roma. Regionali, candidata Pecorilli, PCI, accoglie richiesta Anci Lazio.
Roma. PCI, Sonia Pecorilli risponde alla lettera aperta inviata da Anci, UPI e UNCEM Lazio
“Come candidata presidente alla regione Lazio, e come esponente e rappresentante della Lista comunista e del Partito Comunista Italiano -scrive in una nota, Sonia Pecorilli, in risposta alla lettera aperta delle tre rappresentanze delle autonomie locali del Lazio – , ringrazio e ringraziamo le associazioni delle autnomie del Lazio per la scelta di scegliere nel caldo del confronto elettorale un tema importantissimo per le istituzioni e per le ricadute che ha su tutta la società regionale e quindi su ogni singolo citadino. In parte condividiamo l’analisi sulla recessione, anche se il nostro giudizio non è legato solo al contingente degli ultimi anni, a noi infatti sembra che questa crisi economico-sociale sia strutturale. Cioè tale da richeidere un cambiamento profondo delle dinamiche che sottendono alle regole economiche e istituzionali. Insomma che siano più attente alla giustizia sociale che ai rendiconto aridi dei bilanci. No di meno – prosegue Sonia Pecorilli – condividiamo la necessità di un equilibrio tra i livelli istituzionali anche in funzione dei fondi europei, nazionali e regionali quali risorse per affrontare al meglio e dal punto di vista del cittadino, di ogni cittadino, hanno decisione sulla scelta delle destinazioni delle risorse. Per questo la cosa che più di ogni altra, da quando è stato menomato l’assetto istituzionale generale con alcuni portati della modifica del titolo V della Costituzione, a noi preme stabilire come prioritaria è la nostra totale contrarietà, ed auspichiamo in questo di essere non da soli in questa battaglia/rivendicazione, alla introduzione della Autonomia Differenziata. Una enorme, devastante iattura per l’intero assetto istituzionale e costituzionale dello stato unitario, della repubblica. Anche per questo – ha continuato la candidata comunista – siamo pienamente d’accordo ad accogliere la proposta di Anci Lazio, Upi ed UNCEM, circa un rinnovato sistema regionale delle autonomie locali, innanzitutto in applicazione degli articoli 4 e 5 del TUEL, riordinando le sedi di raccordo istituzionale attraverso la costituzione di una Conferenza Regione – Autonomie Locali, presieduta dal Presidente della Regione Lazio e composta dal Sindaco di Roma, dai sindaci dei comuni capoluogo, dai Presidente di Provincia e dai Presidente delle associazioni regionali delle autonomie locali, un tavolo che permetta un confronto continuo e proficuo tra queste istituzioni, un confronto importante per il futuro delle comunità e dei territori del Lazio. Del resto – ha concluso Sonia Pecorilli – la nostra storia e la linea che stiamo tracciando con la ricostruzione del Partito Comunista Italiano, a partire dalla questione sanità, a quella della scuola, alla programmazione e assenza contemporanea di un piano industriale degno di questo nome, sono la più lampante evidenza delle due colonne che si mostrano necesarie per l’architrave regionale: il no all’autonomia differenziata e un patto per le autonomie che siano stumento vero, pur nella rappresentanza mediata, delle politiche del popolo, dei lavoratori, da troppo tempo ormai estromessi dal loro ruolo oggettivo di grande peso nella società italiana, com’è giusto che sia e come è affermato nella Carta costituzionale.”.