Terremoto di magnitudo 7,9 devasta Turchia e Siria: oltre 500 morti. Rientra l’allerta tsunami.

Epicentro nella provincia turca di Kahramanmaras, la scossa alle ore 2:17 italiane è stata avvertita anche in altri Paesi ed è scattato l’allarme maremoto, poi rientrato.

Un terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito la Turchia orientale e il nord della Siria quando in Italia erano le 2:7 di notte. La scossa ha causato gravi crolli di tantissimi edifici e oltre 500 morti, ma il bilancio è ancora provvisorio. Coinvolta anche la Siria, sempre in maniera importante con in questo caso già oltre 200 vittime.

Almeno 238 i morti in Turchia e 2.323 i feriti, ha riferito in conferenza stampa il vicepresidente Fuat Oktay. La maggior parte dei decessi si sono registrati a Kahramanmaras, la provincia epicentro del sisma. Quanto alla Siria, il bilancio al momento è di 237 vittime, la maggior parte ad Hama, Aleppo e Latakia. Testimonianze raccolte da queste aree riferiscono di blackout delle telecomunicazioni e di scosse di assestamento ancora in corso.

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Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha comunicato che al momento non risultano italiani coinvolti nel terremoto che ha devastato Turchia e Siria. Il titolare della Farnesina ha sentito il suo omologo turco e ha assicurato il sostegno dell’Italia.

L’EPICENTRO NELLA PROVINCIA TURCA DI KAHRAMANMARAS

Il sisma è stato poi avvertito anche in altri Paesi come Libano, Grecia, Cipro e Israele: tanta la paura. L’epicentro del terremoto è stato individuato nella provincia di Kahramanmaras, nel sud-est della Turchia. A quella principale sono seguite altre scosse di assestamento, comunque molto forti.

Nel sud-est della Turchia, e in particolare nell’area dell’epicentro del sisma, è significativa la presenza di persone rifugiate giunte dalla vicina Siria. Stando ad Afad, l’agenzia turca per la gestione dei disastri, almeno dieci le città colpite con vittime e crolli di case: Gaziantep, Kahramanmaras, Hatay, Osmaniye, Adiyaman, Malatya, Sanliurfa, Adana, Diyarbakir e Kilis. Morti anche in Siria: secondo il governo di Damasco, anche in questo Paese ci sono decine di vittime.

RIENTRA L’ALLERTA TSUNAMI

Dopo la scossa è stata diramata una allerta tsunami che ha riguardato anche l’Italia, con la circolazione ferroviaria sospesa per precauzione in Sicilia, Calabria e Puglia. Il pericolo è poi rientrato e la circolazione è tornata regolare. L’annuncio sulla ripresa della circolazione è arrivato intorno alle 8 di questa mattina.

LO STOP TEMPORANEO AI TRENI IN TRE REGIONI

“Si ferma a scopo cautelativo, dalle 6.30, la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione all’alta Italia a seguito dell’allerta diramata dal Dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2.17. In conseguenza allo stop cautelativo potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni”. Così Ferrovie dello Stato in una nota.

TAJANI: “NESSUN ITALIANO COINVOLTO NEL TERREMOTO”

“Stamane ho parlato con il ministro degli Esteri turco per assicurargli tutto il sostegno dell’Italia. Abbiamo messo a disposizione la nostra Protezione civile“. Lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ad Agorà Rai Tre. “Naturalmente la nostra Ambasciata ad Ankara sta verificando la situazione degli italiani – aggiunge il titolare della Farnesina -. Al momento non risulta alcun italiano fra le vittime e i feriti, né fra i deceduti. Li stiamo chiamando uno per uno. Al momento le notizie sono positive per quanto riguarda gli italiani”.

Alla domanda su quanti siano gli italiani presenti nella zona del terremoto il ministro risponde: “In quella zona ci sono 15 italiani. Li abbiamo raggiunti quasi tutti per telefono. Li stiamo chiamando uno per uno in modo che si possa avere la certezza assoluta. Per il momento non abbiamo notizie di vittime italiane“.

IL CORDOGLIO DI MELONI

“Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente, aggiornata dal Dipartimento della Protezione Civile, gli sviluppi del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, al confine con la Siria. Esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite. La Protezione Civile italiana ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso“. Così in una nota Palazzo Chigi.

MATTARELLA: “ITALIA VICINA AL DOLORE DEL POPOLO TURCO”

“Ho appreso con profonda tristezza e seguo con attenzione le notizie sul sisma che ha così gravemente colpito la zona sud orientale della Turchia, causando numerosissime vittime e feriti”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al presidente della Repubblica di Turchia Recep Tayyip Erdogan.

“In questo momento di lutto – aggiunge il Capo dello Stato – l’Italia è vicina, con sentimenti di partecipe solidarietà, al dolore dell’amico popolo turco. Il nostro pensiero va alle famiglie di quanti hanno perso la vita, ai feriti – cui auguriamo un pronto ristabilimento – e alle squadre di soccorso. In spirito di vicinanza, La prego di accogliere, signor Presidente, le espressioni del più sincero cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale”, conclude Mattarella.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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