“Senza giri di parole – dice Sonia Pecorilli, candidata alla presidenza della Regione Lazio dal PCI, nei suoi incontri – a noi interesa affermare poche chiare cose: che il programma vero è quello che costruiamo coi cittadini. Perchè sono tutti loro, a cominciare dai lavoratori, ad essere aggrediti dalla crisi economica e sociale del Paese, che poi è quella europea e dell’occidente perchè fallimentare è il sistema capitalistico. Le poche cose chiare – rincara la candidata comunista – sono che al primo posto deve esserci la tutela della salute. Altro che le bugie sulle eccellenze Lazio in sanità che sbandierano uomini del centrosinistra (PD e M5S). Altro che finta opposizione, come quella del centrodestra che è stato complice e causa negli addietro, sia in regione che a livello nazionale delle politiche privatistiche che hanno assaltato la sanità pubblica. Cose chiare che riguardano il lavoro: noi comunisti possiamo pretendere e urlare “basta alle morti, agli omicidi sul lavoro”. Gli altri, sono corresponsabili di questo sistema di barbarie e sfruttamento. Sono la copertura se non la causa del depauperamento della capacità industriale italiana, della qualità e quantità di risorse umane dedite al lavoro messe da parte. Sono coloro che per scelta o incapacità non hanno più e non vogliono più rappresentare il mondo del lavoro: ci siamo noi comunisti a voler testardamente riproporre proprio questo, che i lavoratori tornino ad essere al centro delle priorità politiche e sociali in Italia. Ancora – definisce Sonia Pecorilli – cose semplici sono il voler prenderci cura della questione ambientale, togliendola dalle grinfie degli affaristi, basti vedere la vicenda Valle del Sacco, o la questione inceneritori. Perchè la questione ambientale e climatica ci porta all’impegno per le nuove generazioni, per il futuro di tutti, per l’affermazione che più Stato e meno Mercato, vuol dire togliere dall’affarismo ogni aspetto di crisi globale per metterlo al centro degli interessi pubblici e collettivi.”. Questi temi, che sono cardini della linea e del programma comunista, sono stati al centro del confronto con alcune decine di cittadini e sostenitori a Ceprano, così come in incontri ad Aquino. Stessa cosa nell’intervista che TeleUniverso ha registrato ospitando Sonia Pecorilli. Negli incontri Ugo Moro della segreteria nazionale del PCI, ha voluto ricordare pubblicamente che “la scelta di Sonia Pecorilli, e quindi della Lista PCI per le regionali del Lazio, nasce proprio dall’intreccio della capacità e bontà organizzativa e politica di Sonia in quanto amministratore pubblico, in quanto lavoratrice e rappresentante dei lavoratori nella sanità pubblica, e in quanto artefice della scelta della Lista comunista costruita con decine e decine di lavoratori e della produzione. Inoltre – conclude Ugo Moro – Sonia Pecorilli ha incarnato in questo ultimo periodo, in questi anni in cui ci stiamo dedicando alla ricostruzione del PCI, l’ideale di dirigente comunista che pure in una situazione difficile storicamente, quale è quella della provincia di Latina, è stata capace di un salto politico e organizzativo, con tanti nuovi iscritte e iscritti al Partito che aiutano non solo la ricostruzione della organizzazione comunista, ma la sua incarnazione nella società, diffondendo la presenza sul territorio.”. Oreste della Posta, segretario regionale del PCI Lazio, dopo aver sottolineato positivamente le notizie che Bruno Barbona, segretario della Federazione di Frosinone ha riportato per quanto riguarda l’impegno e le nuove adesioni al partito in Ciociaria, ha voluto mettere l’accento, nelle varie situazioni, e rilanciarlo come appello al livello regionale, la questione del sostegno economico al partito. “E’ indubbio – dice Della Posta – che la battaglia che stiamo conducendo è impari. Da un lato perchè gli altri, a cominciare dal PD, giocano sporco. Lo hanno dimostrato la vicenda delle dimissioni di Zingaretti centellinate unicamente per mettere in difficoltà chi, come la forza piccola come siamo noi all’inizio di questo impegno elettorale, deve fare i conti con scarse disponibilità economiche, con sacrificio dei militanti che naturalmente se esageratamente impegnati nella preparazione (firme) si rischia di non averli adeguatamente forti nella ricerca del consenso elettorale di queste ultime settimane. Ma noi comunisti – continua il segretario PCI Lazio – come ci ripete Sonia Pecorilli, abbiamo già fatto una grande cosa mettendo dopo 32 anni il PCI sulla scheda e al primo posto in alto a sinistra: come ci ha assegnato la storia nel tempo. Inoltre, proprio per lo spessore ideale di cui carichiamo il significato dell’impegno elettorale volto certo alla rappresentanza, ma, soprattutto alla riaffermazione di voler in ogni lotta, in ogni tutela, in ogni rivendicazione, essere lì dalla parte dei lavoratori e del lavoro. Degli sfruttati e degli ultimi. Perchè noi siamo i comunisti che non contrabbandano parole vuote per abbellirsi durante campagne elettorali. Noi siamo i comunisti, il PCI, che venendo dalla lezione di Marx, di Gramsci, di Togliatti e Berlinguer, non hanno mai tradito questa barra: da qui la forte proposta della Lista PCI del mondo del lavoro. Per tutto ciò, consapevoli delle necessità, e della nostra momentanea difficoltà, rivolgo a nome del Partito a tutti i militanti, a tutte le organizzazioni un forte appello a sostenere elettoralmente Sonia Pecorilli e la Lista, a divulgare la forte linea politica alternativa a destre, PD e M5S, a sottoscrivere e far sottoscrivere, presso le organizzazioni di base piccoli aiuti economici che moltiplicati possano dare quel respiro di adeguata certezza di disponibilità di mezzi di propaganda e comunicazione”. Queste sono le giornate in Ciociaria in cui è stata impegnata Sonia Pecorilli intanto che si prepara un prossimo importante appuntamento a Fiuggi, oltre le numerose inizitive in campo.
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