SALUTE. MALATTIE SANGUE, CURSI: PER UTILIZZO TERAPIE CAR-T PENSARE A COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATO.

(DIRE) Roma, 21 gen. – Promosso dall’Osservatorio Sanità e Salute in collaborazione con la Fondazione Gimema, si è tenuto giovedì 19 gennaio 2023 presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani il convegno “Curare le malattie del sangue”. Così in una nota stampa. Il presidente Sen. Avv. Cesare Cursi ha dichiarato che i tumori del sangue sono patologie poco frequenti se prese singolarmente, ma che nel loro insieme colpiscono circa 30.000 italiani ogni anno (fonte:  AIL, giugno 2022) e sono la quarta causa di morte per cancro al mondo (fonte: OMS). Con l’invecchiamento della popolazione, trend particolarmente impattante in Italia, le diagnosi sono destinate ad aumentare nei prossimi anni.Dai più recenti dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) emerge: LEUCEMIE L’incidenza annua delle leucemie è pari a circa 5 casi su 100.000 abitanti, con un numero doppio di maschi rispetto alle femmine e con un picco di frequenza attorno ai 60-70 anni. La Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) rappresenta invece l’80% delle leucemie nei bambini e nei giovani sotto i 15 anni mentre è meno frequente nell’adulto rappresentando il 20% delle forme leucemiche dell’età avanzata. La Leucemia Mieloide Cronica (LMC) rappresenta il 15-20% di tutti i casi di leucemia e ha un’incidenza di 1-2 casi ogni 100.000 individui per anno. La Leucemia Mieloide Acuta (LMA) è caratterizzata da un decorso molto rapido e da un’incidenza stimata intorno ai 3,5 casi per 100.000 individui per anno. Come tutte le neoplasie ematologiche – prosegue Cursi – anche i linfomi sono considerati malattie disseminate e il loro trattamento prevede l’utilizzo di chemioterapia associata o meno all’immunoterapia e, in alcuni casi, a radioterapia. Grazie all’efficacia dei trattamenti disponibili il LH rappresenta uno dei maggiori successi dell’oncologia moderna come documentato dall’ottima sopravvivenza a 5 anni pari a circa il 90%. L’elevata curabilità del LH si riflette nell’elevata prevalenza pari a 67.000 soggetti viventi con pregressa diagnosi di LH, dato destinato ad aumentare in maniera costante nel tempo. In virtù dell’elevata chemiosensibilità e radiosensibilità i LNH rappresentano oggi una delle neoplasie più curabili con terapia medica come confermato dalla sopravvivenza relativa a 5 anni pari al 65%. CONCLUSIONI È stato tracciato un quadro chiaro e approfondito sulle principali patologie onco-ematologiche e sulle terapie disponibili. Nell’ottica quindi di un allargamento di utilizzo delle Car-T è necessario ripensare ad un sistema organizzativo e di regolamentazione solido che guardi anche alla collaborazione tra pubblico e privato. “Si tratta- conclude Cursi- di definire le principali sfide gestionali e di valutazione che il nostro Paese sta affrontando e dovrà affrontare: dalla complessità della produzione, all’aspetto regolatorio; dalla loro sostenibilità economica per il Servizio Sanitario Nazionale all’accesso per i pazienti”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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