Le relazioni, una palestra per l’evoluzione e la relazione con il Divino.
Per la Meditation Family |
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SCW a Forlì, al via la 16a edizione de La Fiera del Benessere 18 Febbraio @ 10:00 – 19 Febbraio @ 20:00 Sarò tra i protagonisti della kermesse forlivese, un punto di riferimento per chi ricerca il benessere grazie a uno stile di vita etico e all’insegna dei metodi naturali. Natural Expo 2023 prenderà il via il 18 febbraio e proseguirà fino al 19 febbraio, offrendo al pubblico proposte e prodotti innovativi che ruotano attorno al benessere: dalla cosmesi naturale al risparmi energetico, dalla medicina alternativa all’erboristeria, passando per l’arredamento, alimentazione biologica e vegana. La Fiera del Benessere accenderà inoltre le luci alle esperienze multisensoriali grazie a mostre, spettacoli gratuiti, corsi, workshop, laboratori per bambini. Orari in dettaglio
Il mio intervento è previsto per il giorno 18 febbraio 2023 dalle 17:30 alle 19:30. Disponibili biglietti interi (€ 8,00) e ridotti (€ 6,00 con coupon scaricabile da QUI). L’ingresso è gratuito per i bambini di età inferiore ai 12 anni. Sarà possibile acquistare i biglietti prima dell’ingresso alla Fiera del Benessere. |
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Per voi il riassunto della diretta del 17 gennaio dal titolo “Le relazioni: come affrontare assenze e turbolenze” Oggi ho pensato a un altro argomento molto interessante, ovviamente scelto tra quelli che mi avete chiesto voi, perché al martedì, come sapete, faccio la diretta sulla base di argomenti che voi mi proponete. In genere scelgo il tema più gettonato, cioè quello che mi viene chiesto da più voci e questa settimana più voci mi hanno chiesto di parlare ancora delle relazioni: le relazioni turbolente, l’assenza nelle relazioni, quando l’altro manca, quando l’altro se ne va e queste sono cose che a quanto pare vi fanno molto soffrire. Bisogna risolvere questa cosa una volta per tutte, non potete continuare a essere vittime della turbolenza delle vostre relazioni affettive. Come dicevo nella diretta di ieri, l’obiettivo anche quando è molto materiale e concreto serve ad affinare doti e talenti. Quando perseguite obiettivi materiali dovete stare attenti a non vederli mai come dei veri obiettivi: sono solo la palestra nella quale vi allenate, grazie alla quale risvegliate doti, talenti, capacità e consapevolezza che vi servono per il vero obiettivo che è l’evoluzione. L’evoluzione è un grande movimento verso la libertà, che è immortalità, è amore e capacità di darsi, è il Sacro. Quindi questo è l’obiettivo finale, ugualmente le relazioni, le turbolenze nelle relazioni, le assenze nelle relazioni dovete viverle come delle esercitazioni, come una palestra che vi serve per coltivare la vera, l’unica relazione che è quella col Divino. E’ l’unica vera relazione, tutto il resto, tutte le altre relazioni sono solo simboli di quell’unica vera relazione e così tutti gli individui con i quali siete in relazione sono i simboli del Divino. D’altra parte la parola persona ha in sé la radice etrusca persu che significa maschera, la maschera che gli etruschi indossavano durante le rappresentazioni teatrali. Se riuscite a vedere che tutte le vostre relazioni sono semplicemente simboliche, sono simboli dell’unica relazione che è quella col Divino, riuscite a vivere tutte le turbolenze delle vostre relazioni, le assenze, i vuoti come esercitazioni, cioè momenti in cui esercitate doti, talenti, capacità, consapevolezza, strategie, ingegno evolvendo e quindi raggiungendo il vero obiettivo della natura. Qual è il vero obiettivo della natura e della specie? La natura e la specie, la Prakriti, temine sanscrito per natura, ha come obiettivo il ricongiungimento con il Purusha, il Divino, lo spirito. Questo ricongiungimento comporta una grande sfida, una grande lotta perché esiste una resistenza, una forza contraria, un nemico. Nella leggenda Andina di Pachamama e Pachacamac il nemico è lo stregone Wacon che con la sua magia nera fa sparire Pachacamac, lo rende invisibile agli occhi di Pachamama, per cui lei si ritrova sola con i suoi due figli gemelli in un mondo che diventa estremamente buio e oscuro e tutto ciò che prima era amico, alleato, diventa nemico. Così la mamma i due gemelli conducono una vita molto dura finché una notte vedono nel buio una piccola luce lontana, si avvicinano e scoprono che in una grotta c’è Wacon, lo stregone malvagio, che sta cucinando. Come li vede Wacon, che non ha mai voluto altro che impossessarsi di Pachamama, manda i due gemelli a prendere dell’altra acqua con la scusa che avrebbe cucinato anche per loro e salta addosso a Pachamama, la quale gli si rifiuta e quindi Wacon la divora. E’ la storia dell’umanità che vuole possedere la terra e la terra diventa allora nemica, gli si rifiuta e alla fine l’uomo la depreda. Quando i gemelli tornano Wacon è grondante del sangue di Pachamama, ma siccome è buio non possono vederlo. Improvvisamente però Pachacamac manda la prima alba sulla terra e i gemelli vedono e scappano, Wacon li insegue ma ormai c’è luce e tutti gli animali, le piante, le montagne, la pioggia, il sole, la neve, tutto torna ad essere amico dei gemelli. C’ è addirittura la volpe Agna che li nutre con il proprio sangue e poi tende una trappola a Pachacamac: stende foglie e rami su un burrone e quando lo stregone cattivo la raggiunge e le chiede se ha visto i due gemelli, la volpe gli dice: “Sì li ho visti, guarda sono andati proprio di là”. Lo stregone si precipita a inseguirli, cade nella trappola e muore. E allora Pachacamac manda il primo grande Arcobaleno sulla terra e così, attraverso l’arcobaleno, Pachamama, i gemelli e Pachacamac possono ritrovarsi. La Natura sei tu e il tuo vero obiettivo è ritrovare l’unica vera relazione, quella con il Divino. Tutte le altre relazioni sono esercitazioni attraverso le quali rafforzi le tue capacità, la tua consapevolezza, la tua compassione, le tue doti di amore e di inclusione per arrivare a essere all’altezza dell’unica vera relazione, quella con il Divino. Se riesci a vedere le cose in questo modo hai finito di essere vittima delle turbolenze delle tue relazioni, delle assenze nelle tue relazioni, delle mancanze delle tue relazioni e.. basta Io non voglio più vedervi, cari immaginalisti, vittime delle turbolenze delle vostre relazioni, perché quando siete vittime delle turbolenze delle vostre relazioni vuol dire che vi siete incaponiti nell’obiettivo egoico, nell’obiettivo del vostro io e non in quello dell’anima. L’ obiettivo dell’anima è ritrovare la vera relazione, quella col Divino, l’io invece scambia le finte relazioni, cioè i simboli, le metafore per la verità e si incaponisce a voler raggiungere nella relazione simbolica il risultato ottimale, quando invece la relazione simbolica è una palestra, è un’esercitazione e quindi è impensabile raggiungere il risultato ottimale Quello lo potrai raggiungere solo nella vera relazione quella con il divino, quindi se non riesci a vedere le cose così sarai sempre vittima delle tue relazioni, specialmente quando si manifesta l’assenza dell’altra persona, perché ti lascia, perché se ne va, perché ha trovato un altro… insomma l’assenza dell’altra persona, qualunque ne sia il motivo, ti fa soffrire tremendamente. Se non hai compreso che questa relazione è un solo un’esercitazione, che quello che conta non è riuscire a tutti i costi a trattenere l’altro, ma bensì risvegliare in te doti, capacità, forze, tra le quali anche la forza di stare da solo, perché anche questo ti serve per essere all’altezza della vera relazione, quella con il Divino. La forza della solitudine, la forza di non dipendere dall’altro, la capacità di trovare in te stesso tutte le doti, i talenti, tutta la bellezza che vedi nell’altro: i momenti di assenza dell’altro sono preziosissimi perché in essi puoi coltivare la consapevolezza di tutto ciò che dell’altro ti piace, di tutto ciò che dell’altro ti manca e poi metterti di buona lena al fine di risvegliare in te quelle doti, quelle bellezze, quegli aspetti straordinari dell’altro che ti mancano. L’assenza dell’altro è preziosissima perché ti permette di contemplare tutto ciò e di lavorare su di te ed è proprio lavorando su di te, risvegliando in te tutto ciò che vuoi trovare nell’altro, che ti rendi capace, ti elevi all’altezza dell’unica vera relazione che è quella con il divino. C’è anche un altro aspetto: la turbolenza delle nostre relazioni ci può portare a risvegliare una consapevolezza così vasta e cristallina da permetterci di vedere la complessità del reale. Viviamo in un universo complesso in cui molti mondi esistono gli uni negli altri, per i buddisti del Giappone sono 10, per i buddisti dello Sri Lanka sono 6, per i buddisti himalayani sono 9, tutti numeri mistici, simbolici. e non è che vanno contati. sono simbolici ci sono molte dimensioni. La turbolenza della relazione e soprattutto l’assenza è preziosissima perché ti permette di esercitare la tua consapevolezza e scoprire che la relazione si svolge in molte dimensioni simultaneamente, come in molti universi paralleli simultaneamente, per cui se in un mondo lui è o lei è la dolcissima, amatissima, bellissima, in un altro mondo lui, lei è la stronza, lo stronzo che ti ferisce, che se ne approfitta. Se in una dimensione lui, lei è la fata turchina che realizza tutti i tuoi desideri, in un’altra dimensione è l’opportunista, perché quella singola relazione, come tutte le cose in questa esistenza, è complessa, cioè esiste su più piani simultaneamente, in più dimensioni simultaneamente. Allora se ti sei fatto un’idea della persona con cui sei in relazione, quando questa persona ti manca, quando è assente anziché soffrire della sua assenza dovresti incominciare a chiederti come questa relazione si stia svolgendo in un’altra dimensione, in un altro piano, in un altro universo. Se la relazione finisce qui. in questo mondo. sicuramente sta andando avanti in un altro universo. Sicuramente si sta svolgendo in un altro mondo con caratteristiche assolutamente diverse e allora quando l’altro non c’è tu dovresti esercitare la tua consapevolezza per riuscire a vederlo come non lo hai mai visto prima, per riuscire a sentirlo come non lo hai mai sentito prima. per riuscire a disvelare altri volti di quella persona, che sono poi altri volti della possibilità di essere in relazione e quindi sono aspetti di te che non conosci ancora. In questo modo risvegli poteri dentro di te, perché risvegli aspetti di te che non conosci attraverso la meditazione sugli aspetti dell’altro che non conosci. E’ una meditazione che potremmo definire a tutti gli effetti immaginale, si serve dell’immaginazione attiva. Allora l’altro ti manca, ha sbattuto la porta e se n’è andato, non diventare vittima di questa situazione, considerala un esercitazione, una palestra e medita cercando con la tua immaginazione attiva di figurarti come questa relazione può continuare in universi paralleli, in altre dimensioni dove lui, lei è diverso e dove tu sei diverso. Questa meditazione ti aiuta a risvegliare aspetti, capacità, poteri che sono tuoi e che hai dimenticato. Approfittate delle turbolenze delle vostre relazioni, dei momenti in cui vi lasciate, dei momenti di mancanza e considerate la complessità del reale, non diventate vittime. Considerate che una singola relazione si svolge simultaneamente in più mondi, in più dimensioni e quando l’altro non c’è qua in questa dimensione vuol dire che è presente in un altro mondo, in un’altra dimensione. Allora col potere della vostra immaginazione attiva andate a vederlo là, andate ad esplorarlo là, conoscerete il vostro compagno, la vostra compagna sotto aspetti completamente diversi da quelli a cui siete abituati e simultaneamente scoprirete voi stessi sotto aspetti completamente diversi da quelli a cui siete abituati e quindi risveglierete in voi nuove possibilità. Facciamolo come esercitazione. Non c’è il rischio di illudersi? mi chiedi. Viviamo in un universo magico, in un mondo simbolico in cui tutto è illusione, per cui non c’è il rischio di illudersi perché tutto è illusione o, come dicono i buddisti ,tutto è Chitta Maya, inganno della coscienza, tutto è illusione, sogno, proiezione, immaginazione, quindi non c’è il rischio di illudersi, c’è solo la possibilità di ampliare i confini della nostra immaginazione e rendere possibile l’impossibile, oppure c’è da stare dentro nella gabbia mentale della realtà, che è quella stretta scatoletta che la tua mente ti dice possibile: questo è possibile e tutto quello che c’è fuori di lì è illusione, non è possibile, ma non è vero, perché sia quello che c’è dentro sia quello che c’è fuori è ugualmente illusione, solo che quella piccola scatoletta, la mente, può avere l’impressione di controllarlo, di esercitare un potere e quindi te lo fa passare come reale e tutto il resto è illusione, immaginazione perché la mente non può esercitare un controllo. Ed è proprio perché tutto è sogno, immaginazione, che attraverso l’immaginazione possiamo ampliare le nostre capacità, le nostre possibilità, esplorare altri mondi, altre dimensioni e comprendere che tutti questi mondi altro non sono che abilità e possibilità della coscienza che ci appartengono. Dobbiamo semplicemente togliere i muri della mente o i veli della mente, se preferite, che ci impediscono di abbracciare l’intera gamma delle possibilità. Una delle possibilità che la relazione risveglia è la capacità di viaggiare tra i mondi, la capacità sciamanica per eccellenza. Quando l’altro è assente, quando vi manca approfittate di questa mancanza per sviluppare il potere dell’immaginazione attiva, come lo chiamava Jung, e attraverso la vostra immaginazione esplorate la vostra relazione con l’altro in altri mondi. In fin dei conti tutto dipende da dove metti il focus, dove punti lo sguardo. Se non riesci a vedere che il tuo vero obiettivo è il Divino sei fregato, perché pensi che la persona sia il tuo vero obiettivo e siccome la persona ti riporta nell’ego la vuoi possedere, la vuoi trattenere, se manca soffri e diventi vittima delle turbolenze della relazione. Quindi allo stesso modo in cui non è vero che non dovete avere obiettivi concreti e anche i cosiddetti obiettivi materiali vanno perseguiti perché sono esercitazioni per affinare doti per raggiungere il vero obiettivo che è l’evoluzione la libertà, allo stesso modo non è che dovete sottrarvi alle relazioni, dovete viverle intensamente le considerando però che non sono queste il vero obiettivo, ma sono metafore, simboli dell’unica vera relazione che è quella col Divino. Quando la relazione diventa rabbia, quando l’assenza nella relazione diventa rabbia, questa rabbia è una grande forza, dovete esserne consapevoli ripetendo “so che sto provando rabbia, so che sto provando rabbia” e vivendo la rabbia. Al di là del bene del male non potete non percepirla come un fuoco, una forza in voi che può illuminare spazi della coscienza che ancora sono oscuri, può portarvi ad una comprensione straordinaria, potete prenderla e incanalarla per realizzare qualcosa di bello, di creativo, straordinario. Questa rabbia può essere incanalata verso la creatività. E infine la grande formula magica. la formula psichica. Tutto ci siamo detti è una creazione immaginale fatta su basi poetiche, perché l’anima, la psiche ha una struttura poetica e la sua creazione immaginale ha una struttura poetica. Ecco che allora con la poesia che possiamo agire sulla creazione immaginale dell’anima, la poesia ci ricorda le formule psichiche della creazione immaginale che utilizziamo nello yoga sciamanico, vere e proprie formule magiche. Quella delle relazioni è la seguente: “non esiste né l’incontrarsi nè il separarsi, esiste unicamente il puro piacere dello spazio dinamico. Io cerco l’amore in ogni mondo perché l’amore è ciò che ho perduto, ma in verità non esiste né l’incontrarsi né il separarsi, esiste unicamente il puro piacere dello spazio dinamico”. Allora questa settimana vi lascio con questa pratica, recitate la formula psichica delle relazioni, imparatela a memoria e ripetetela dentro di voi, cercate di mantenere il focus sul fatto che le vostre relazioni sono una grande palestra attraverso la quale elevate la vostra consapevolezza e la vostra Fede, la vostra capacità di amare e di darvi, al fine di essere capaci di vivere l’unica vera relazione che è quella con il Divino. Vi abbraccio forte! |
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Le relazioni: il segreto per un legame autentico (videocorso) Vivere relazioni autentiche passa attraverso una piccola/grande rivoluzione delle strutture della cosiddetta “personalità” (dall’etrusco “persu”, “maschera”). Questo è possibile attraverso la psicologia immaginale. Una relazione spirituale, fonte dì reciproco arricchimento e passione è sempre possibile, per viverla è necessario destrutturare alcune caratteristiche dell’Io socialmente indotte e finalizzate più che altro a renderci socialmente governabili, piuttosto che a consentire la nostra realizzazione in quanto esserci umani. In questo breve ma intenso workshop ti insegnerò un “trucco per destrutturare” che potrà esserti enormemente utile. |
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