Matteo Messina Denaro trasferito a L’Aquila, per lui carcere duro al 41-bis.

Nel carcere scontano la loro pena già decine di persone della criminalità organizzata, circa 90. Tra loro Filippo Graviano e Carlo Greco.

L’AQUILA – Il superboss di ‘Cosa Nostra’ latitante da 30 anni Matteo Messina Denaro, arrestato ieri a Palermo dai carabinieri del Ros, avrebbe trascorso la notte nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, nella frazione di Preturo, conosciuto come ‘Le costarelle’. Qui è stato è stato trasferito nel corso della notte, dopo essere atterrato a Pescara con un volo militare.

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Nel carcere scontano la loro pena già decine di persone della criminalità organizzata, circa 90. Tra loro, da ieri, in regime di 41 bis (per il quale quello dell’Aquila è il carcere più grande d’Italia) c’è anche il mafioso dalla cruenta carriera criminale. Sono già da tempo rinchiusi alle ‘Costarelle’ anche Filippo Graviano, Carlo Greco e Ignazio Ribisi e, poi, il ndranghetista Pasquale Condello e i camorristi Paolo Di Lauro senior e Ferdinando Cesarano, oltre alla brigatista Nadia Desdemona Lioce (il carcere dell’Aquila ospita, infatti, l’unico reparto femminile sottoposto a tale regime), condannata all’ergastolo per gli omicidi Biagi e D’Antona

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