Gli abbracci che ti fanno evolvere di più.

Per la Meditation Family

Vienna immaginale, fra yoga giapponese e lettura del tuo mito

4 Febbraio @ 14:00 – 5 Febbraio @ 16:30

Un fine settimana a Vienna con Selene (biografia)Morgan (biografia)Michelangelo (biografia) e Dasha (biografia).

Sabato 4 e domenica 5 febbraio vieni con noi a Vienna per visitare una bellissima città e fare un seminario residenziale improntato sullo yoga giapponese, la lettura del tuo mito in sessioni di counselling personalizzate e la cerimonia del tè.

Evento esclusivo, massimo 8 partecipanti.

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Carissimi immaginalisti,

ecco per voi la diretta di martedì 10 gennaio, dedicata all’abbraccio!

DIRETTA MARTEDÌ 10 GENNAIO 2023 – Gli abbracci che ti fanno evolvere di più

Ciao,

ben ritrovati! Come state?

Stasera voglio parlare di un argomento che mi piace tantissimo. L’argomento è gli abbracci. la fisicità. Mi avete scritto: “Selene parlaci di questo fatto per cui alcune persone sono molto fisiche, baciano, abbracciano, altre persone invece sono più respingenti. Per esempio, io ho abbracciato e baciato Akì fino adesso, però lei quando è stanca non ne vuole sapere e cerca un posto nascosto per dormire.

Eccola qua! Io con Akì ho una fisicità enorme, ci baciamo e ci abbracciamo, dormiamo abbracciate. Ma Akì non è il solo cane con cui ho questa fisicità, l’ho sempre avuta con tutti i miei animali, cani, gatti. Quando ero piccola la mia mamma aveva anche le galline e mi ricordo che gattonavo in casa insieme ai pulcini e volevo sempre sbaciucchiare questi pulcini, avevo questa fisicità, l’ho avuta con tutti i miei cani compresa l’ultima che forse avete conosciuto, Zoe, la mia San Bernardo, era talmente grande che io mi sdraiavo sopra di lei e lei era lunga come tutto il mio corpo, Incredibile! Era un cane gigantesco, 80 kg di cane, era bellissimo abbracciarci, ci rotolavamo per terra insieme, ci abbracciavamo.

L’abbraccio è importantissimo, ci riporta alla nostra primitività, ci consente di comunicare attraverso l’odore. Voi sapete che malgrado noi abbiamo una mente, che ci ha resi prigionieri e che ci costringe a vivere gran parte della nostra vita all’interno della sua mappa anziché nel vero territorio, malgrado abbiamo una mente che ci ha resi schiavi di questa mappa mentale della realtà, il nostro corpo, il nostro sistema nervoso, Il nostro cervello è ancora come quello del Primitivo. Abbiamo i sensi e possiamo usarli come li usava l’uomo primitivo.

Quando abbracciamo, odoriamo, riconosciamo le persone dall’odore, instauriamo relazioni o ci allontaniamo da relazioni attraverso gli odori. Pensate che uno studio recente ha messo in luce il fatto che le ragazze quando prendono la pillola trasformano completamente il loro sistema ormonale e, per conseguenza, la capacità di sentire gli odori si modifica e per via di questo possono innamorarsi dell’uomo sbagliato, di qualcuno che è troppo simile a loro, mentre quando smettono la pillola improvvisamente non riconoscono più come loro partner l’uomo che hanno a fianco, perché cambia la loro sensibilità olfattiva e vanno verso uomini diversi rispetto a loro, perché riprodursi attraverso l’unione con qualcuno che è il più possibile diverso da te permette un miglioramento della specie, della discendenza.
La natura cerca accoppiamenti che si basano sulla diversità per migliorare la specie.

Come sentiamo gli odori? Come parliamo il linguaggio degli odori attraverso l’abbraccio, attraverso la vicinanza corporea, che risveglia il bambino in noi?
Proprio perché risveglia il bambino in noi ci porta la pienezza, la totalità del nostro essere.

Noi siamo una coralità di personaggi psichici, siamo il nostro bambino interiore, l’adolescente, il primitivo, l’uomo, la donna selvaggia, il genio, il maestro, il drago, che è colui che ha il potere della comunicazione, siamo tanti personaggi in uno.

L’abbraccio ci permette di vivere questa nostra totalità, questa nostra integrità, risveglia il bambino, risveglia lo spirito dell’adolescente, lo spirito di colui che è entusiasta e puro e anche ingenuo, nel senso positivo del termine, risveglia lo spirito animale, che è una grande e importantissima parte di noi.

Poi attraverso l’abbraccio trasmettiamo e riceviamo tantissime informazioni ad un livello subliminale, informazioni che non passano attraverso la mente.

Abbracciare è un atto di conoscenza, perciò potete farlo come esercizio di meditazione, come esercizio di conoscenza, abbracciare gli alberi, abbracciare gli animali e ovviamente abbracciare gli altri individui.

Qualcuno ha detto che se abbracci un uomo, una donna, quest’uomo, questa donna non ti può più mentire, perché attraverso l’abbraccio riesci a conoscerlo profondamente, oltretutto l’abbraccio sospende lo spazio-tempo, quando abbracci sei fuori dallo spazio-tempo, ricrei la non dualità, ritrovi il cerchio primordiale, l’uomo sferico. Recuperi l’altra metà di te attraverso l’abbraccio, non importa se abbracci un albero, un cane, un gatto o un altro individuo, nell’abbraccio qualsiasi essere è in grado di permetterti di ricreare la tua totalità perché tutti i mondi sono contenuti in ogni essere, tutti i mondi sono contenuti in ogni granello di polvere.

Nell’abbraccio tutte le leggi si sospendono, le proibizioni, le norme, le regole non hanno più alcun effetto, alcuna efficacia, nell’abbraccio sei libero. È straordinario vero?

In un abbraccio tutti i tuoi personaggi psichici, tutte le parti di te riescono ad essere finalmente totalmente appagate. Ed è proprio questo appagamento che ti dà la chiave della Libertà, dell’anarchia spirituale, dell’assenza di arconti, della sospensione di tutte le leggi, le norme, le regole che ti controllano dall’interno prima ancora che dall’esterno.
Nell’abbraccio il corpo si appaga totalmente perché ritrova la propria condizione originaria, la non dualità, ritrova il paradiso delle origini, tutti i desideri vengono aboliti perché c’è un totale appagamento e quindi non c’è più ansia, hai raggiunto l’obiettivo.

Poi nell’abbraccio infondete qualcosa di voi nell’altro. Ogni volta che abbracci è come se staccassi un pezzettino di te e lo infondessi, lo innestarsi nell’altro, e qui incominciamo a comprendere perché alcuni hanno paura dell’abbraccio, alcuni rifuggono l’abbraccio, il contatto fisico perché hanno paura di perdere parti di sé, hanno paura della primitività, di questa energia primordiale che si portano dentro, perché questa energia non è controllabile dalla mente. Molte persone ne hanno paura, la stessa paura che scatta quando chiedi loro, per esempio, di respirare potentemente in modo animale, perché questo respiro protratto per un po’ fa perdere il controllo mentale, ti porta nel grande bosco del caos, nel grande prato della follia, ma l’abbraccio fa lo stesso effetto, fa sì che la mente perda il controllo della situazione e dolcemente ti porta nel bosco del caos, nel prato della follia, quella saggia, illuminata follia che è l’anticamera dell’illuminazione, del risveglio, ma molti ne hanno paura e quindi e quindi non abbracciano.

Ne parlava Pablo Neruda, vi leggo un pezzettino di una poesia: “Il più delle volte un abbraccio è staccare un pezzettino di se per donarlo all’altro affinché possa continuare il proprio cammino meno solo”.

Non è bellissimo?

La paura dell’abbraccio è paura della propria energia animale, della propria primitività, paura di perdere una parte di sé, ma è anche paura di rivelarsi all’altro. Persone che in modo del tutto inconsapevole si portano dietro sensi di colpa atavici, perché noi ci portiamo dietro le colpe dei nostri antenati e fintanto che non lo sappiamo esse agiscono in noi in modo del tutto inconsapevole, solo nel momento in cui ci rendiamo conto che ci stiamo portando dietro il fardello delle colpe dei nostri antenati possiamo incominciare veramente a liberarcene, e queste non ci influenzano più.
Ma fintanto che ce le portiamo dentro in modo inconsapevole influenzano tutta la nostra vita, per esempio impedendoci di abbracciare, facendoci provare un senso inconscio di paura nei confronti dell’abbraccio, perché nell’abbraccio noi possiamo rivelare noi stessi all’altro profondamente. Come dicevo prima l’abbraccio è uno scambio di informazioni e ha il potere di lasciare nell’organismo un segno profondo e indelebile.
Ecco perché il corpo sviluppa una sorta di dipendenza nei confronti delle persone che abbiamo tanto abbracciato e quando queste persone si allontanano il nostro corpo soffre.
Ecco perché può essere molto difficile allontanarsi da un compagno o da una compagna con cui si è avuta una relazione sessuale, anche se si capisce che non è il compagno giusto, non è la compagna giusta, e non si può stare insieme.

Da qui possiamo comprendere come la conoscenza dell’abbraccio possa darci tanto e migliorare le nostre vite.
Conoscere che cos’è un abbraccio, essere presenti e consapevoli durante l’abbraccio, vedere come funziona in noi, che cosa produce al nostro corpo è una meditazione straordinaria che vi consiglio vivamente di praticare.

Voi mi direte che è più facile con un albero, con un animale che con una persona. Già nella diretta di ieri in cui vi dicevo che in ogni essere ci sono tutti i mondi qualcuno di voi ha commentato dicendo è più facile riconoscere la presenza di tutti i mondi, la presenza del Divino in un chicco di grano saraceno o in un chicco di miglio che non negli altri esseri umani. E’ verissimo, è più facile abbracciare un albero, abbracciare un gatto, un cane che abbracciare un altro individuo umano perché nell’abbraccio con l’altro individuo umano subentra la mente, subentrano le proiezioni e la nostra mente immediatamente pensa all’utilità, a che cosa mi può servire, dove mi può portare, comincia a calcolare il vantaggio lo svantaggio personale.

Questo rovina tutto, rovina la magia dell’abbraccio:dovremmo imparare ad essere più fisici a stare di più con il nostro corpo, a vivere di più attraverso il corpo e meno attraverso la nostra mente.

Abbracciare qualcuno che è lontano diventa un puro atto dell’immaginazione e quindi può coinvolgere i corpi sottili, i corpi di luce, ma non il corpo fisico, cioè il corpo fisico viene lasciato fuori da questa operazione, non partecipa a meno che tu non entri proprio in meditazione. Se entrate in meditazione e immaginate l’abbraccio con qualcuno che è lontano come prima cosa i vostri corpi sottili si espandono fino ad arrivare ad abbracciare questa persona e piano piano piano se continuate con la vostra immaginazione e la intensificate succede che sentite la presenza di questa persona, sentite il suo odore, sentite il suo calore corporeo e allora anche se la persona non è presente anche il corpo fisico può partecipare, prendere parte all’abbraccio.
D’altra parte, il corpo fisico reagisce ai sogni. Quando abbiamo un incubo il corpo accelera il battito cardiaco, suda come se accadesse realmente, ugualmente se riusciamo in meditazione attraverso l’immaginazione attiva a entrare profondamente nell’abbraccio, nella sensazione delle braccia, anche con qualcuno che è lontano fisicamente, piano piano anche il corpo fisico partecipa a questo abbraccio.

Però io volevo proprio parlarvi dell’abbraccio fisico e della mancanza dello stesso, molti non sono stati abbracciati quando erano bambini perché hanno avuto genitori che avevano paura dell’abbraccio, lo rifiutavano, e allora c’è un bambino interiore che porta con sé una ferita perché la mancanza di fisicità, di abbracci nell’infanzia produce una ferita, una sorta di crepa nell’anima, che bisogna riparare con l’oro dell’abbraccio.

In Giappone si pratica l’arte del Kintsugi, che è l’arte di riparare gli oggetti rotti con polvere d’oro, lacca urushi e colla.

Questo applicato alla psiche diventa L’arte di riparare le fratture dell’anima con la polvere d’oro della consapevolezza.
Se da bambini avete avuto questo crack, questa frattura, perché non avete ricevuto fisicità, baci e abbracci dovete ripararla esercitandovi nell’abbraccio e recuperando quello che non avete avuto da bambini, quindi praticatelo come una meditazione, come un esercizio: abbracciate alberi, animali e altri individui e vi renderete conto che ogni volta che abbracciate il vostro bambino interiore partecipa attivamente, si risveglia immediatamente, si mette in prima fila per abbracciare e questo permette di ritrovare una integrità fisica, una totalità dell’essere.

Nell’abbraccio c’è anche purezza. Quando un abbraccio è vero, sincero e prolungato non c’è spazio per la corruzione e la menzogna.
Se vuoi mentire a qualcuno ma lo abbracci e stai in questo abbraccio per più di un minuto la tua posizione nei confronti di quella persona cambia, la tua menzogna si scioglie.
Infatti, le persone che mentono non riescono a stare nell’abbraccio a lungo, lo fanno superficialmente e velocemente; quindi, puoi capire se qualcuno ti mente abbracciandolo e puoi portare il nemico a sciogliere il rancore, l’odio che ha verso di te semplicemente trattenendolo nell’abbraccio.
Se riesci a trattenere per più di un minuto qualsiasi nemico nell’abbraccio, cesserà di essere tuo nemico, il suo sentimento avverso nei tuoi confronti si scioglierà. E allora possiamo dire che l’abbraccio è veramente una magia!

Puoi abbracciare un’infinità di esseri, di elementi di natura. Nei miei seminari, quando le persone vengono da me e mi dicono: “Selene ho freddo. Ho avuto freddo nell’esperienza” rispondo loro: “impara ad abbracciare lo spirito del freddo o del fastidio alla schiena. Impara ad abbracciare le tue sensazioni, che sono spiriti che ti si presentano, abbraccia gli eventi. che sono enti, entità, spiriti dèi, numi, abbraccia!”

Abbracciare una famiglia di meditazione, sentirsi partecipi di un gruppo di meditazione, anche questo è straordinario, importantissimo!

Vorrei leggervi una frase, vediamo se capite di chi è: “All’interno come all’esterno non siamo soli nel mondo, perché noi non esistiamo per noi stessi” – ponderate bene ogni parola.

“Più della metà dei nostri pensieri e dei nostri sentimenti non ci appartiene, nel senso che essi prendono già forma fuori di noi, sono spiriti. Buona parte dei movimenti interni giunge a noi dagli altri, sono gli altri che ci portano tutte le nostre emozioni interne, i nostri movimenti interni, ma la maggioranza proviene dalla natura universale, dalle stelle, dai pianeti, dal vento che fischia, dagli alberi, dal mare. E’ da lì che provengono tutte le nostre emozioni che sono spiriti.

La difficoltà della salvezza separata viene immensamente accresciuta da questa complessità, cioè non è possibile salvarsi o liberarsi da soli. perché esiste questa unione complessa che fa sì che tutte le cose siano fortemente interallacciate tra loro. Per il praticante la solitudine, interiore o esteriore, non può rappresentare che un episodio o un momento del suo progresso spirituale”.

Certo che il praticante deve attraversare un periodo di solitudine, ma non può che essere un periodo del suo cammino.

“Accettando la vita il praticante deve portare non solo il proprio fardello, già abbastanza pesante, ma anche gran parte di quello del mondo. Perciò la sua pratica ha più degli altri il carattere di una battaglia, non solamente una battaglia individuale, è una battaglia generale che si estende a un immenso campo.
Non deve solamente raggiungere e voncere in se stesso le forze della menzogna, del desiderio egoistico, ma deve vincerle anche nel mondo perché la sua esistenza interiore porta in sé tutto l’universo”
.

Questo è Aurobindo ne “La Sintesi dello Yoga volume primo”. L’esistenza di ciascuno di noi porta in sé l’esistenza di tutto il mondo e quindi noi non possiamo pensare di vincere le forze dell’oscurità, dell’involuzione da soli. Dobbiamo farlo con il resto dell’universo e l’abbraccio è uno strumento straordinario, la meditazione dell’abbraccio è uno strumento straordinario per unirci al resto dell’universo.

Tanti anni fa ho scritto un libro intitolato “Il mito del superuomo. Da Nietzsche ad Aurobindo” perché entrambi hanno parlato dell’uomo dopo l’uomo e avevo messo la frase di Aurobindo che vi ho appena letto a confronto con un’altra frase di Nietzsche che afferma;” Voi solitari di oggi, voi che prendete congedo, voi dovrete una volta essere un popolo, da voi che avete eletto voi stessi deve nascere un popolo eletto e da esso il superuomo”. Un popolo un’unione, una famiglia, una comunità, nel Buddismo si dice un Sanga.

Ecco questo è l’abbraccio di gruppo, l’abbraccio non è solo tra due individui. L’abbraccio può anche essere l’abbraccio tra un individuo e il gruppo e questo è grandioso perché ti dà la chiave di volta della libertà e della realizzazione.

Il Sanga, la comunità degli esseri risvegliati, degli esseri spirituali, senza la quale il risveglio e la libertà diventano traguardi davvero difficilissimi; perciò abbraccia la tua famiglia di meditazione, abbraccia ogni singolo componente della tua famiglia biologica o sociale, abbraccia ogni elemento della natura che incontri, esercitati nella meditazione dell’abbraccio è davvero molto importante.

Vi lascio con questo compito, praticare questa meditazione: abbraccia elementi di natura, animali, alberi, abbraccia gli altri che ti sono vicini o lontani, abbraccia il vento, il sole, gli spiriti di tutte le tue sensazioni…

Vi abbraccio tutti! Vi abbraccio forte!

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