Meditazione, yoga integrale e cucina immaginale per risolvere le piccole e grandi difficoltà della vita quotidiana-

Per la Meditation Family

Carissimi immaginalisti,

ho riassunto per voi la diretta del 3 gennaio su come attraverso il cibo si possono superare le grandi e piccole difficoltà della vita quotidiana.

A tale proposito vi ricordo l’appuntamento di sabato 7 gennaio con il workshop dedicato alla cucina immaginale e al cibo del risveglio.

Vi aspetto su Twitter oggi alle 19 per la diretta “Avatar: non sappiamo dove finiscono i sogni e dove comincia la verità”

Cliccate qui per collegarvi alla diretta Twitter

Vi invito anche ad un nuovo corso dedicato alla Mindfulness e allo Yoga Integrale, che terrò online il 9, 10 e 11 gennaio, dalle 16 alle 19.

I partecipanti a questo corso riceveranno in omaggio il libro Energia e Armonia nello Yoga Integrale”, uno dei primissimi libri che ho pubblicato dopo la mia lunga formazione con il mio maestro Michael Williams, discepolo e amico diretto di Sri Aurobindo.

Seguite il link per maggiori informazioni sul corso: Energia e armonia nella Mindfulness e nello Yoga Integrale

DIRETTA DI MARTEDI’ 3 GENNAIO

COME IL CIBO PUO’ AIUTARTI A RISOLVERE I PICCOLI E GRANDI PROBLEMI DELLA QUOTIDIANITA’

Oggi voglio parlarvi di come il cibo, quello che mangiamo, come lo mangiamo, può interagire con le nostre emozioni e per conseguenza con il nostro destino, con il modo in cui affrontiamo i piccoli e grandi problemi della quotidianità e di come con il cibo possiamo risolvere tante situazioni della nostra vita che apparentemente sembrano non avere via d’uscita.
La relazione col cibo è veramente la relazione basilare e attraverso di essa possiamo costruire o distruggere rapporti, possiamo raggiungere obiettivi o fallire I nostri obiettivi. Come sapete il bodhisattva, colui che ha raggiunto il Nirvana, la liberazione, ma di rinuncia per poter di nuovo tornare a incarnarsi in un corpo fisico, fa delle risoluzioni molto forti, tra le quali anche la presa di risoluzione di mirare a una lunga vita, affinché possa attraverso la sua vita essere d’aiuto a tutte le creature senzienti, perciò vivere in salute e vivere a lungo è una prerogativa importante del bodhisattva e il cibo è lo strumento fondamentale per vivere in salute e per vivere a lungo. perché Innanzitutto noi siamo quello che mangiamo.

Conosco sempre più persone che si lamentano del fatto che non sono capaci di amare se stesse, hanno questa impressione e adducono le ragioni più disparate: dal fatto di non essere stati amati dai loro genitori, al fatto di aver fatto delle scelte sbagliate che non sono riusciti a perdonarsi… E queste persone dicono di fare una grande fatica ad amare se stesse, voi non sapete che amare il cibo che mangiate è un modo straordinario per riuscire ad amare voi stessi. Amare il cibo che mangiamo e che diventa il nostro corpo attraverso la grandiosa magia che opera la natura, che trasforma una mela, una carota nel nostro stesso corpo, ci aiuta a essere capaci di amare noi stessi.
Se poni attenzione cosciente al cibo che mangi non puoi non renderti conto di come concorra a guarire le tue emozioni o a intensificare le tue ferite.
Quel cibo che si dice produrre infiammazione non produce solo infiammazione fisica, iI corpo è anima, perciò quando mangi cibo prodotto industrialmente o cucinato in modo non appropriato, vai a creare infiammazione nel corpo. Le infiammazioni del corpo sono altrettante ferite dell’anima, èerciò vai a intensificare le ferite dell’anima, mentre quando mangi cibo che veramente nutre il corpo, addirittura cibo che ti aiuta a disintossicarti, sostanze come certi vegetali, verdure di terra o di mare che hanno la capacità di unirsi ai metalli pesanti e di portarli fuori dal corpo e quindi aiutare il processo della depurazione dell’organismo, porti a fiorire dentro la tua anima emozioni di forza, di dolcezza, capacità di inclusione. Ecco perché attraverso il cibo possiamo affrontare e risolvere i piccoli e grandi problemi della nostra quotidianità.
Non ho mai conosciuto una sola persona che lamentasse di non riuscire a raggiungere gli obiettivi della sua vita, di essere disperata, di non riuscire nell’attività professionale, di soffrire di solitudine esistenziale, di fallimento che non avesse un rapporto col cibo non sano.
Ci sono persone che nutrono grande violenza dentro di loro, perchè l’hanno subita e se la portano dentro e sono indotte a mangiare in un modo che sostiene la loro violenza, che sostiene la loro rabbia da un meccanismo inconscio autodistruttivo. Queste persone quando riescono a cambiare la loro modalità di alimentarsi incominciano a vedere le cose da un’altra prospettiva e riescono anche a farcela finalmente sul lavoro, riescono anche a trovare il compagno, la compagna giusta con cui condividere il loro percorso.
E’ impressionante quanto il cambiamento dell’alimentazione possa influire sul nostro destino.

E’ vero che scegliamo il nostro destino prima di venire al mondo, come diceva Platone, ma questo destino è ampio, lungo, prende a volte lo spazio di più vite e transiti per procedere verso la realizzazione e la libertà. Tale destino può essere rallentato, ostacolato, oppure accelerato al punto da condensare in pochissimi anni o mesi quello che normalmente richiederebbe molte vite per essere compiuto, quindi è vero che scegliamo il nostro destino prima di venire al mondo, ma il destino è una questione di intensità: possiamo procedere verso la libertà, verso la felicità con grande intensità oppure con una pesantezza e una lentezza notevole.
Tutto questo dipende moltissimo da quello che mangiamo e da come lo mangiamo e non è vero che gli stessi cibi vanno bene per tutti, dipende dalle emozioni che stai vivendo, dalle situazioni che hai nella vita.
Ci sono alcune cose che vanno bene per tutti, per esempio fare dei periodi di intensa disintossicazione del corpo e quindi dell’anima come quello che stiamo facendo qui adesso a Los Angeles in questo Pacific Retreat, in questo ritiro spirituale che sto conducendo con un gruppo di immaginalisti.
Però poi il tipo di alimentazione dipende moltissimo dalle emozioni che stiamo vivendo, dagli obiettivi che dobbiamo raggiungere, dai fallimenti che abbiamo vissuto e da quello che hanno mangiato i nostri antenati, perciò non possono esistere regole uguali per tutti.
Certo ci sono norme basilari come non mangiare cibo processato industrialmente, mangiare cibi semplici, costituiti da pochi ingredienti e poco lavorati, più semplici possibile.
Ma la natura e diversità, la diversità è la più grande risorsa che abbiamo, la più grande risorsa della natura, che evolve proprio attraverso la diversità, quindi è impensabile che possa esistere una alimentazione standard per tutti.
Dobbiamo fare molta attenzione alle emozioni che stiamo vivendo, agli obiettivi che dobbiamo raggiungere, ai fallimenti che abbiamo accumulato e a quello che hanno mangiato i nostri antenati. Questi quattro fattori sono importantissimi e li dobbiamo semplicemente contemplare, senza applicare la logica, la legge di causa ed effetto. Cioè ti rendi consapevole delle principali emozioni che stai vivendo nella tua vita, degli obiettivi che devi raggiungere,dei fallimenti che hai accumulato, che sono una grande risorsa, sono alla base dell’iceberg sulla quale costruire il tuo successo, e poi di quello che hanno mangiato i tuoi antenati. Contempli tutto chiedendoti: “Che cosa devo mangiare? Che cosa mi fa bene?”, sentendo l’emozione contenuta nel cibo, perché il cibo è emozione, è informazione, sentendo le informazioni che il cibo contiene, provando a cucinarlo in diversi modi e continuando a contemplare i quattro fattori e a sentire l’emozione che il cibo ti trasmette e troverai i cibi più giusti per te, quelli che quando li mangi sono una carezza dell’anima, quelli che quando li mangi senti che guariscono le tue ferite, quelli che quando li mangi ti danno una forte energia per raggiungere il tuo obiettivo .

L’alimentazione è uno strumento fondamentale del processo evolutivo e quando si parla di evoluzione ci sono vari stadi della coscienza. Ne ho parlato nel libro ikigai, divenuto un best seller, tradotto in altre lingue. Si parte la livello di Vittima, colui che pensa: “Oddio succede tutto a me”. Il mondo ti cade addosso quando sei vittima e al massimo puoi cercare di parare i colpi per non farti troppo male, in verità è una tua immaginazione, una proiezione, in verità la realtà è il tuo specchio, non vedi ciò che è ma ciò che sei.

Poi la coscienza può evolversi a livello di Apprendista, colui che comincia a capire che non esiste una realtà oggettiva che ti piove addosso e dalla quale devi passare la vita a difenderti, l’apprendista capisce questo e comprendendolo può evolversi al livello successivo, quello di Mago, colui che ha perfettamente compreso che tutto è sogno, proiezione, ha compreso di essere il sognatore del sogno, ma ha anche compreso che quando sogniamo non siamo soli: c’è qualcuno con noi che bisbiglia alle nostre orecchie e dirige il nostro sogno, è la mente del mondo, il condizionamento da cui dobbiamo liberarci per trovare il vero codice narrativo della nostra grande creazione immaginale, il codice dell’anima.

Se chi sussurra alle nostre orecchie è la nostra mente siamo fregati, perché la mente è uno strumento del sistema e ci porta ad immaginare sulla base di un codice morale, cioè il codice della prevedibilità, della misurabilità e della governabilità. Se invece immaginiamo in unione con l’anima o, meglio ancora, con il divino, lo facciamo sulla base di un codice naturale che concede la libertà.

Riguardo al cibo, al primo livello, come la vittima, ti misuri con un mondo oggettivo che subisci. A questo livello mangi quello che ti propina il sistema consumista, credi alla pubblicità, ti bevi tutto. Al livello di apprendista cominci a capire che bisogna mangiare in accordo con le leggi della natura e non con le leggi del consumismo. Allora incominci a cercare cibi più naturali, a cucinare in modo naturale, perché ti rendi conto che non è solo importante ciò che mangi, ma anche come lo cucini. E’ importante anche il modo in cui mangi, per cui cominci a renderti conto che devi masticare di più, che devi mangiare più lentamente, che devi masticare anche l’acqua che bevi, almeno un sorso ogni tanto. Fa bene masticare l’acqua!

A livello di apprendista comprendi tutte queste cose e riesci anche a realizzarle, riesci a seguire una certa alimentazione sana, in armonia con la natura e i suoi cicli, mangi verdura e frutta di stagione, mangi nel modo più naturale possibile. Ma l’apprendista non è ancora il mago, non è ancora il bodhisattva, l’apprendista mangia in modo sano per sè, perché vuole una buona salute per sè, perché ha ancora il senso dell’io.

Il mago, invece, non ha più il senso dell’io, sa benissimo che i suoi confini non sono quelli del corpo fisico, sa benissimo che tutto l’universo è il suo corpo. Quindi quando mangia lo fa a beneficio di tutte le creature senzienti e non a beneficio del proprio io.
Agite così entrerete sempre più nel ruolo di Mago perché le due cose sono inversamente proporzionali: è vero che il mago contempla sempre i quattro fattori e si chiede; “Quale cibo devo mangiare? Che emozioni mi dà un certo cibo e quali emozioni devo assorbire a beneficio di tutte le creature?” ma è vero anche l’inverso, cioè se tu operi contemplando i quattro fattori e quando mangi ti chiedi quali emozioni ti dà il cibo e di quali emozioni hai bisogno per raggiungere il tuo obiettivo, ogni volta che mangi diventi sempre un po’ di più il mago, sempre un po’ di più il bodhisattva, ti risvegli sempre un po’ di più attraverso il semplice atto del mangiare. Semplice perché naturale ma difficilissimo per l’essere umano che ha una mente che crede nell’oggettività delle cose e nel corpo come un oggetto materiale.
Ma se tu ti impegni a mangiare al di fuori della mente, come ho spiegato, allora mangiando fai anima è sempre di più ti avvicini all’obiettivo della libertà.

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Energia e armonia nella Mindfulness e nello Yoga Integrale

9 Gennaio @ 16:00 – 11 Gennaio @ 19:00

Il purna-yoga, o «Yoga integrale», offre un aiuto concreto al nostro bisogno di ritrovarci in armonia con noi stessi e attingere a quella forza che soggiace al nostro essere in tutte le circostanze della vita. In questo webinar vi condurrò in un affascinante viaggio interiore, in cui all’esposizione dello Yoga Integrale di Sri Aurobindo e Mère si accompagna una costante indagine della nostra vita, dei nostri scopi e del nostro passato.

Dapprima verranno esposti i metodi di meditazione, di respirazione, di rilassamento e di interiorizzazione per risvegliare le energie psicofisiche latenti e apportare al corpo e alla mente una maggiore vitalità.

Successivamente verrà illustrata la pratica della meditazione, grazie alla quale le energie vitali vengono liberate dalle tensioni e dalle disarmonie create dal nostro «abito mentale».
La meditazione libera dalle paure, dai sensi di inadeguatezza,dai rimorsi, dai rimpianti: essa sviluppa la capacità di accettare se stessi e di aprirsi completamente alla gioia di esistere.

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Selene

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