Il corpo dell’obiettivo e il cibo del risveglio.

Per la Meditation Family

Abbiamo riassunto per voi la diretta quella di lunedì 31 dicembre con il bellissimo rituale di morte e rinascita ispirato allo Yoga Giapponese.

Potete rifare il rituale in qualsiasi momento e soprattutto quando la vostra mente non molla la presa e avete bisogno di libertà e leggerezza.

DIRETTA DEL 31 DICEMBRE 2022

Il passaggio da un giorno all’altro, come il passaggio da un anno all’altro, da un respiro all’altro, da un battito del cuore all’altro, è un bardo. La parola tibetana bardo significa transito e bardo e anche il libro tibetano dei morti. La morte è un transito, come il sonno. Anche il sonno è una piccola morte e così la fine di un anno e l’inizio dell’anno nuovo può essere visto come un transito, una morte e rinascita.

Però non bisognerebbe aspettare proprio l’ultimo giorno dell’anno per fare un transito consapevole, bisognerebbe farlo ogni giorno.

Il bilancio degli immaginalisti è sempre in termini di libertà, quanto ti sei avvicinato alla libertà e quanto invece hai agito in modo condizionato, manipolato dalle tue stesse credenze mentali, dalle tue teorie mentali, e quanto invece sei stato capace di agire in modo libero.

Il cammino spirituale è il cammino che ci porta a liberarci dalle nostre paure, dai nostri attaccamenti, dalle credenze mentali, dalle teorie e ci porta verso la conoscenza dell’attimo presente, che poi è lo stato della non mente. Quindi i nostri bilanci devono sempre essere bilanci in termini di libertà.

Tutte le volte che hai una teoria, una credenza mentale diventi vittima del suo opposto, perché la credenza mentale, la teoria si fonda proprio sulla discriminazione degli opposti. Quando invece riesci a essere libero dalle credenze, dalle teorie, non hai più nemici, qualsiasi forma, qualsiasi apparizione ti è potente alleata.

A volte le persone mi scrivono: “ma allora vuol dire che non bisogna avere opinioni?” La nostra cultura ci ha insegnato che bisogna avere opinioni. Certo perché più hai opinioni e più puoi essere manipolato! Mi ricordo quando andavo al liceo avevano fatto una campagna pubblicitaria di massa diretta ai giovani sull’importanza di leggere il giornale ogni giorno, perché leggere il giornale era considerato cultura. Oggi sappiamo bene che non è cultura, anzi è una forma di controllo. Avere opinioni più che altro serve agli opinionisti che fanno soldi cercando di spostare le masse un po’ di qui un po’ di lì, un po’ di là, queste povere masse che poi alla fine sono agitatissime da tutte queste opinioni.
Invece l’importante è Il silenzio mentale, quando riesci a silenziare la mente, quando veramente riesci ad andare al di là di ogni discriminazione tra bene e male, giusto sbagliato, vero falso e comprendi che questo universo non è da analizzare, giudicare, l’universo non è qua per essere analizzato e giudicato da noi, ma per essere vissuto. La maggior parte della gente passa il proprio tempo, che poi è la vita, passando da un’opinione all’altra, facendosi agitare in questo modo e ovviamente continuando a diventare vittima dell’opinione opposta e di tutti coloro che hanno l’opinione opposta. Così passano la vita nella mente dimenticando che la vita invece va vissuta con il corpo, col respiro, con le emozioni, con le sensazioni, va annusata, va gustata in assenza di mente, come direbbe il mio amico Noburo Okuda Do con cui ho scritto i miei libri sul Giappone, IkigaiShinrin-Yoku e il mitico Wabi Sabi che ora è disponibile anche in formato audible. Come direbbe Noburo Okuda Do, la vita va respirata, va vissuta con il corpo, con le sensazioni, con le emozioni, in assenza di mente. Lui che è uno sciamano Yamabushi, – lo sciamanismo Yamabushi si interseca molto con le arti marziali – direbbe combatti la tua giornata in assenza di mente, come un vero Samurai.

Allora cosa ce ne facciamo della nostra mente? Compiamo il surrender, la resa, riconosciamo di non sapere. Questo è l’atto più grande che la mente possa compiere: il surrender, mi do, mi offro e muoio in vita per poi rinascere. Quando la mente si dissolve rinasce come Overmind, Sovramente, come la chiamava Aurobindo. A me piace definirla mente poetica, questo grande sole meraviglioso che sorge nella coscienza quando finalmente la mente giudicante si è dissolta ed è questa mente poetica che auguro a tutti voi immaginalisti per il 2023!

E allora la mente si unisce alla fede e all’amore e diventa una supermente, che poi è il nostro futuro antico, perché è anche la mente del primitivo, dove primitivo non vuol dire semplicemente più vicino all’animale, ma più vicino al Paradiso delle origini. E’ la mente dell’età dell’oro, uno stato della coscienza che io auguro a tutti voi nel 2023 di ritrovare e di intensificare.

Per voi oggi voglio fare un rituale all’insegna dello Yoga Giapponese. Il mantra dello Yoga Giapponese per eccellenza è Hi Fu, vi chiedo di scriverlo nello spazio interiore che si trova dietro i vostri occhi chiusi, scrivetelo in caratteri d’oro. Respiriamo con una respirazione profonda, intensa, circolare dalla bocca e il suono Hi viene riassorbito nell’inalazione, che è più lunga dell’esalazione. Per dare più potenza all’esalazione contraggo un po’ l’addome, tiro un po’ in dentro la pancia e così il corpo si schiaccia come un palloncino e questo dà potenza all’esalazione. Facciamolo nove volte insieme, bastano 9 ripetizioni per sentire già un senso di euforia, di formicolio, di frizzantezza dovuta all’ossigenazione profonda.
Hi Fu, come tutti i mantra spontanei del respiro, viene reso con “io sono lui, io sono quello”.

Un altro elemento importante del 2022 è stato per tutti noi immaginalisti lo smembramento, il rito di smembramento, uno dei rituali sciamanici comuni a tutte le tradizioni del mondo. Gli sciamani di tutte le tradizioni ti dicono che sono diventati sciamani attraverso un rito di smembramento, in cui gli spiriti hanno smembrato il loro corpo, l’hanno fatto a pezzi e poi l’hanno ricomposto inserendo in questo nuovo corpo dei poteri sciamanici. Questo rito è presente anche nel nello sciamanismo greco-egiziano, pensate a Pitagora, Orfeo e Medea.

Ora facciamo insieme il rituale.

Portatevi Innanzitutto in piedi, tenete i piedi perpendicolari alle spalle, le ginocchia leggermente piegate, appoggiate le mani sullo hara, che è circa tre dita sotto l’ombelico, fate dei respiri profondi pronunciando il mantra Hi inalando e Fu esalando e caricate l’Hara.

Ora facciamo l’offerta degli organi, sempre stando saldi sui piedi, le ginocchia leggermente piegate, con il mantra Hi afferriamo gli organi e col mantra Fu li doniamo: prendo il cuore e lo offro, prendo il polmone destro e lo offro, prendo il polmone sinistro e lo offro, prendo il diaframma e lo offro e così via…

Andate avanti così, prendete le parti del corpo inalando e stringendo il pugno e ripetendo Hi. Poi esalando e pronunciando Fu le offrite. Offrite anche gli organi che stanno dietro, i reni, la colonna vertebrale,…

Offrite le spalle, le ossa, gli occhi, le orecchie. Non dimenticate la lingua, i denti, le ghiandole, la tiroide, la pineale. Offrite il corpo in tutte le sue parti, le ginocchia, le caviglie, i piedi. Potete offrire più volte lo stesso organo.

A mano a mano che fate l’offerta vi sentite sempre più leggeri e sempre più liberi, il respiro profondo vi dà anche una sensazione di euforia.

Ora restiamo qualche istante nel Gashò. le mani giunte a preghiera davanti al torace, le ginocchia sempre leggermente piegate, la testa cascante e gli occhi chiusi, il respiro spontaneo e sentiamo il corpo libero, e leggero, vuoto, vacuità.

E adesso concentratevi sul vostro obiettivo del 2023, che è sempre la libertà dalle credenze e dalle manipolazioni della mente. In questa libertà la mente poetica sorge spontaneamente come il sole al mattino.

Adesso afferriamo l’obiettivo del 2023 con questa mossa di yoga giapponese, dovete stringere il pugno e chiuderlo bene, mettendo il pollice sopra le dita. Afferrate l’obiettivo davanti a voi pronunciando Hi e inalando, con le ginocchia sempre leggermente piegate e poi inarcando la schiena un po’ rigenerate il vostro corpo che diventa, come si dice nello yoga giapponese, il corpo dell’obiettivo. Prendiamo un obiettivo davanti, poi lo prendiamo a destra, poi lo prendiamo a sinistra, poi lo prendiamo da sotto, da sopra, e da dietro. Facciamolo tutti insieme.

Ora sdraiatevi e chiudete gli occhi e immaginate la neve, facciamo Il Pita Nyasa della neve. La parola Nyasa significa sovraimpressione: è un rituale nel quale sovrapponiamo al corpo delle immagini. Immagina la neve che cade abbondante sul tuo corpo e lo ricopre interamente, la neve nutre ogni cellula dall’interno e da sotto la neve ogni cellula si rinforza. Sei coperto interamente dalla neve, sei nell’inverno, un bardo, una morte, un transito, un sonno, come il sonno del seme nella terra, sei nel sonno, sei nella morte, la tua mente è spenta, sei in assenza di mente e sotto la neve tutto è silenzio, tuttoè vacuità.

Questo silenzio ti nutre e a mano a mano che la neve si scioglie, con l’avvento della primavera, ti rendi conto che da ogni cellula del tuo corpo nasce un germoglio, ogni cellula del tuo corpo è come un seme e da ciascuno di questi semi nasce ora un germoglio, e ogni germoglio cresce e ora il tuo corpo è la matrice, l’utero del mondo. Ogni cellula dà vita ad un germoglio, il tuo corpo è la matrice del mondo.

Adesso ritorna anche il suono, dolcemente bisbiglia il mantra Hi Fu respirando dalla bocca è più respiri e pronunci il mantra e più germogli crescono fino a divenire alberi di ogni specie. Da ogni atomo del tuo corpo prende vita un albero gigantesco, sei la matrice del mondo, come dice il mantra Hi Fu, tu sei lui, sei quello che è madre, grande madre, sei la grande madre…

Ora porta la mano sinistra sul chakra del cuore e la destra sopra la sinistra e senti che al centro del torace, nel chakra del cuore, c’è un sole pulsante che dà energia a tutti questi alberi, a tutta questa natura che cresce da ogni cellula del tuo corpo. Continua a respirare, a pronunciare il mantra. senti che dai energia alla foresta che cresce dal tuo corpo, questo sole interno, questa capacità di nutrire questa grande foresta immaginale è il tuo nuovo corpo sciamanico.

Ti basterà da questo momento in poi ripetere il mantra Hi Fu anche solo nove volte per ritrovare questo stato di coscienza e ricordare chi sei il sole interno, che è qui per dare, per nutrire, per sostenere. E dai vita a tutta la natura, a tutto il mondo. Un nuovo corpo è una nuova mente, è una nuova prospettiva e quindi è un nuovo mondo, perché il mondo è sempre negli occhi di chi lo guarda.
Avendo cambiato il tuo corpo, avendo cambiato la tua mente, hai cambiato anche il mondo. Il mondo ora nasce dalle tue stesse cellule e tu sei qui per dare, sostenere, nutrire. Ricorda chi sei, ricorda che sei il sole interno e ogni cosa.
Pronunciamo per l’ultima volta insieme il mantra e poi possiamo riprenderci e ritrovarci. Vi lascio con il mantra Hi Fu, vi prego di ripeterlo e ogni volta che lo farete vi ricorderete della vostra Meditation Family, la vostra famiglia di meditazione, la vostra famiglia spirituale.

Siamo qui per dare. per nutrire. per sostenere e ovviamente per ricevere, ma non
possiamo ricevere senza dare. e più diamo e più riceviamo, perciò apriamoci a questo meraviglioso movimento del dare e del ricevere.

Vi abbraccio forte!

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Selene

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