Decreto anti-rave, è il giorno decisivo. Le opposizioni fanno ostruzionismo, bagarre alla Camera.

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l testo approvato dal Governo il 31 ottobre va convertito in legge entro oggi, pena la decadenza. Si va verso una seduta fiume.

ROMA – Dopo la ‘maratona’ notturna a causa dell’ostruzionismo sugli ordini del giorno da parte delle opposizioni (Pd, M5S e Sinistra-Verdi senza il Terzo Polo), nell’Aula della Camera sono in corso le dichiarazioni di voto sul decreto legge ribattezzato dl anti-rave che contiene anche la riforma dell’ergastolo ostativo, il rinvio dell’entrata in vigore della riforma Cartabia e il reintegro dei medici e dei sanitari no vax.

Il testo, varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 31 ottobre e modificato dal Senato, va convertito in legge entro oggi, ultimo giorno utile pena la decadenza. La Camera non ha apportato modifiche e verrà posto in votazione il testo identico a quello licenziato da Palazzo Madama il 13 dicembre. Due giorni fa a Montecitorio il Governo ha incassato la fiducia posta a causa dell’ostruzionismo. La maratona di stanotte si è interrotta alle 7 di stamane e la seduta è ripresa alle ore 8 con le dichiarazioni di voto. Gli iscritti a parlare, praticamente tutti dell’opposizione, sono circa un’ottantina. Ogni deputato ha a disposizione 10 minuti per il suo intervento.

Nervi tesi in aula alla Camera durante la prosecuzione dei lavori sul decreto Rave. La tensione scatta dopo che le opposizioni chiedono una ‘pausa tecnica’ immaginando che l’esame vada avanti per tutta la giornata visto l’alto numero di iscritti in discussione. A chiedere la pausa per primo è Federico Fornaro del Pd sottolineando che la sospensione tecnica servirebbe per le disinfestazioni Covid visto che la seduta è ripresa alle 8 di stamattina dopo la maratona notturna con una sola interruzione di un’ora alle 7. Alla richiesta del Pd si associano Movimento 5 stelle e Sinistra-Verdi.

La presidente di turno Anna Ascani (Pd) spiega che la richiesta di pausa tecnica è stata inoltrata al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che “per il momento ritiene che non servano pause tecniche”. Vista l’insistenza delle opposizioni il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, si innervosisce tanto che Ascani è costretto a riprenderlo a più riprese. La presidente di turno dice: “Non serve dire ‘basta presidente’, stiamo tenendo i tempi sui lavori come previsto. Non si preoccupi che la presidente sta tenendo i tempi come richiesto”. La preoccupazione della maggioranza è che i tempi si allunghino a tal punto da mettere a rischio il dl che scade stasera a mezzanotte.

“Apprendiamo che ci sono altri 38 iscritti a parlare, che si sono aggiunti dalla maggioranza, sommati a quelli che già ci sono ormai è certo andremo oltre la mezzanotte, quindi rinnoviamo la richiesta di pause tecniche nel corso dei lavori”. Lo dice il deputato del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, Marco Grimaldi, mentre è in corso il dibattito sulle dichiarazioni di voto al decreto rave che scade oggi. Ormai è chiaro, spiega il deputato, visto il numero di iscritti (stamane erano già ottanta) che si va a “una seduta fiume, abbiamo davanti un’intera giornata alla luce dei 38 nuovi iscrittti”.

Il vice presidente di turno dell’Aula, Sergio Costa (M5S), risponde al deputato: “Mi sentirò con il presidente Fontana e le darò una risposta, mi dia il tempo tecnico”. Se il decreto non verrà approvato entro oggi decadrà, essendo stato varato dal Consiglio dei ministri il 31 ottobre. La maggioranza per ora ha negato pause tecniche per evitare il rischio che il provvedimento venga affossato dal Parlamento con la non conversione entro i termini di legge previsti. L’ultima parola sulle ‘sospensioni tecniche’ dell’aula spetta al presidente della Camera Lorenzo Fontana.

CATTANEO (FI): “REINTEGRO NO VAX POTEVA ESSERE EVITATO MA VOTIAMO SÌ”

“Il reintegro anticipato dei medici no vax è inserito in un decreto molto più ampio che affronta soprattutto questioni legate alla giustizia. Abbiamo detto chiaramente che quella norma poteva essere evitata, anche perché anticipa un termine che sarebbe comunque scaduto domani. Ma il voto di Forza Italia al provvedimento certamente non mancherà”. Così a ‘Radio Anch’Io’ il presidente dei deputati di Forza Italia Alessandro Cattaneo, che poi ha proseguito: “È vero che esistono sensibilità diverse nel centrodestra ma, dall’intuizione del presidente Berlusconi nel ’94 a oggi, governiamo insieme sempre trovando la sintesi. Le nostre differenze non sono motivo di imbarazzo né di rallentamento dell’attività di governo“, ha concluso.

Agenzia DiRE   www.dire.it

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