Meloni: “Casi covid dalla Cina? Sì controlli, no privazioni delle libertà”.

La presidente del Consiglio fa il punto sui primi mesi a capo del Governo e sugli scenari per il 2023.

Di Alfonso Raimo, Marta Tartarini, Ugo Cataluddi e Federico Sorrentino.

ROMA – Prima conferenza stampa di fine anno per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Dalla Nuova Aula dei Gruppi parlamentari, la premier traccia un bilancio dei primi mesi del Governo e analizza gli scenari per il 2023.

In caso di una nuova emergenza covid con i casi provenienti dalla Cina “credo che la soluzione siano sempre i controlli, quindi tamponi e mascherine, ma il modello di privazione delle libertà conosciuto in passato non mi è parso così efficace e lo dimostra bene il caso cinese”, ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno. “Per il momento stiamo affrontando la questione in coerenza con quanto avevamo chiesto di fare in passato. Come ad esempio il tampone per chi arriva dalla Cina ma questa misura rischia di essere non efficace se non viene presa a livello europeo. Il ministro Schillaci mi dice che i casi rilevati sono varianti omicron già presenti in Italia e questo dovrebbe essere tranquillizzante. La situazione è quindi sotto controllo”.

MELONI: VACCINO? MIO INVITO PER ANZIANI E FRAGILI, ALTRI CHIEDANO AL MEDICO

“Abbiamo fatto una campagna per invitare alla vaccinazione gli anziani e i fragili, che sono le categorie più a rischio per cui mi sento di fare un invito più deciso. Gli altri si rivolgano al medico che ne sa più di me”.

MELONI: VOTATO DAGLI ITALIANI E PIENAMENTE DEMOCRATICO, NON È IMPRESENTABILE

Giorgia Meloni si dice “molto colpita” dal dibattito innescato da due post di Ignazio La Russa e Isabella Rauti sul Msi. “Il Msi ha avuto un ruolo nella storia della Repubblica, quello di traghettare verso la democrazia milioni di italiani che erano usciti sconfitti dalla guerra. È stato un partito della destra repubblicana, ha eletto presidenti della repubblica, pienamente presente nelle dinamiche democratiche della nazione. È arrivato al governo. Uno può condividere o no, ma è stato un partito della destra democratica e repubblicana“, ha detto la presidente del Consiglio in conferenza stampa di fine anno. “A mio avviso – ha aggiunto – ha avuto anche un ruolo molto importante nel combattere la violenza politica, il terrorismo. Ricordo le dichiarazioni di Almiramte che diceva ‘doppia pena di morte per i terroristi di destra’. Non capisco perché qualcosa che era perfettamente presentabile 10, 20, 30 anni fa debba essere impresentabile oggi. Non mi torna il gioco al rilancio eterno, per cui non va mai bene. Si deve sempre dimostrare di più. Il Msi, per esempio, è stato chiarissimo nel suo percorso sull’antisemitismo. Ora alcuni esponenti di quel partito sono tra le massime cariche dello stato, e ci sono arrivati in modo democratico. Vuol dire che la maggioranza degli italiani non li consideravano impresentabili”.

MELONI: MI FIDO DEGLI ALLEATI, CLIMA MAGGIORANZA POSITIVO

“Mi fido dei miei alleati di governo. Al di là dei dibattiti naturali all’interno di una maggioranza composta da più partiti, c’è una visione comune. Nei programmi dei singoli partiti sicuramente ci sono sfumature diverse, ovvio ci sia un dibattito ma poi contano i fatti. Il clima è assolutamente positivo nella maggioranza”.

MELONI: ITALIA NON ACCEDERÀ MAI AL FINCHÈ IO CONTO QUALCOSA

“Atteso che l’Italia non accederà mai al Mes finché io conto qualcosa, ma temo che anche altri paesi non accederanno. Temo che quel fondo non verrà utilizzato perché le condizionalità sono troppo stringenti”.

MELONI: STOP REPRESSIONE IN IRAN O L’ATTEGGIAMENTO DELL’ITALIA CAMBIERÀ

“Sono rimasta colpita dalla storia della campionessa di scacchi iraniana che ha partecipato al mondiale togliendosi il velo. Noi siamo abituati a gesti simbolici che però non hanno conseguenze gravi. Ho concordato con il ministro Tajani sulla convocazione dell’ambasciatore iraniano, per dirgli che quello che sta accadendo è inaccettabile e che non accettiamo tollerarlo oltre. Se non dovessero cessare le repressioni e se non si torna indietro sulla pena di morte a degli innocenti il nostro atteggiamento cambierà e su come cambierà sarà oggetto di una interlocuzione internazionale”.

MELONI: PER ME BLOCCO NAVALE NON È ‘GUERRA’ AI MIGRANTI, È UNA MISSIONE UE

“Io non ho parlato del blocco navale, per come molti di voi giornalisti lo hanno raccontato. Io non intendo il blocco navale contro la volontà dei paesi del nord Africa e poi ‘scateniamo la guerra’. Il blocco navale per come lo intendo io è una missione europea”.

MELONI: CREARE LE CONDIZIONI PER ASSUMERE, IN ITALIA NON SI È FATTO

“Creare le condizioni per migliorare la qualità del lavoro è materia che riguarda soprattuto il tema della crescita, bisogna mettere le persone in condizioni di assumere, questo avviene quando l’economia è libera di operare e la politica fa del suo meglio per favorire chi crea ricchezza e lavoro, non è quello che sempre l’Italia ha fatto, ha lavorato per rappresentare più un limite che uno stimolo alla ricchezza”.

MELONI: IL LAVORO NON LO CREA LO STATO, POVERTÀ NON SI ABOLISCE PER DECRETO

“In passato è stato detto che il lavoro si creava per decreto e la povertà si aboliva per decreto ma non è così, non è lo Stato che genera lavoro”.

MELONI: MEGLIO VOUCHER CHE LAVORO IN NERO, BASTA RIGIDITÀ

“La vicenda voucher riguarda alcune tipologie specifiche di lavoratori stagionali e credo sia meglio normarlo che rischiare che quel lavoro sia fatto in nero, la eccessiva rigidità ha provocato aumento di lavoro sommerso”.

MELONI: STAFFETTA HA FUNZIONATO, CON NOI CENTRATI 30 OBIETTIVI DEL PNRR SU 55

“Sono contenta che l’Italia sia riuscita a raggiungere tutti e 55 gli obiettivi previsti per richiedere la tranche di 19 miliardi di euro. Quando siamo arrivati erano stati conseguiti 25 obiettivi su 55, quindi abbiamo lavorato per terminare gli altri 30. Direi che questa staffetta ha funzionato”.

PNRR. MELONI: ORA COMINCIA FASE PIÙ DIFFICILE, OBIETTIVI DIVENTINO CANTIERI

“Ora si entra nella fase difficile del Pnrr. Finora servivano programmazione e riforme, ora arriva la parte molto più complessa perché questi obiettivi devono diventare cantiere“.

MELONI: PRESIDENZIALISMO PRIORITÀ, GIÀ AVVIATE CONSULTAZIONI

“Confermo che il presidenzialismo è una delle mie priorità è un obiettivo a cui tengo particolarmente. Credo che possa fare bene all’Italia una riforma che consenta di avere stabilità e governi frutto dell’indicazione popolare. Il semipresidenzialismo alla francese è il modello dove c’era maggiore convergenza, il concetto è che vorrei fare una riforma il possibile condivisa. Di modelli ce ne sono tanti addirittura se ne potrebbero inventare. Non ho pregiudizi ma la riforma la voglio fare”, ha detto la premier durante la conferenza stampa di fine anno.

“Il ministro Casellati ha già avviato le sue consultazioni, parlando con i partiti della maggioranza e a gennaio parlerà con l’opposizione. Non escludo iniziative del governo ma se ci fosse la disponibilità a livello parlamentare non avrei preclusioni, ma non sarò sprovveduta da non capire atteggiamenti dilatori. Vorrei lasciare come eredità di questa esperienza istituzioni più stabili”, ha aggiunto.

MELONI: IN RIFORMA TAGLIO CUNEO FISCALE E VALUTAZIONE CARICHI FAMILIARI

“Sul tema della riforma fiscale andremo avanti secondo direttrici già visibili in manovra finanziaria. La grande questione su cui si deve muovere la riforma fiscale è il taglio del cuneo fiscale. Su questo andremo avanti. Il secondo grande obiettivo è una tassazione che tenga conto della composizione del nucleo familiare, del numero di figli a carico”.

MELONI: CON LA FLAT TAX NESSUNA DISCRIMINAZIONE

Con la flat tax “non c’è nessuna discriminazione”, ha dichiarato la presidente del Consiglio. “Il lavoratore autonomo non ha nessuna delle tutele, giuste, che vorremmo anche per gli autonomi, dei dipendenti”, ha aggiunto.

MELONI: NO CONDONI MA PREVISTA RATEIZZAZIONE CARTELLE

“Non ci sono condoni nella manovra, c’è solo una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, consentendo una rateizzazione. Le uniche cartelle che abbiamo stralciato sono quelle vecchie di sette anni e questo conviene allo Stato, perché è più costoso riscuoterle”.

MELONI: SE PROPOSTE UTILI PER LA MANOVRA DALLA OPPOSIZIONE NON RIFIUTO PER PRINCIPIO

“Senza fare polemica, ricordo che il precedente governo che stava lì da febbraio ha depositato la legge di bilancio l’11 di novembre, noi il 29 novembre ma il governo stava li’ dal 22 di ottobre. Tra i due chi ha strozzato di piu’ il dibattito?”, si chiede la presidente del consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa. “Per me quando arriva una proposta utile dall’opposizione, non ho grandi ragioni per rifiutarla per principio. Chi mi ha chiesto un confronto sulla manovra l’ho ricevuto…”.

MELONI: CON TETTO PREZZO GAS POTREMMO LIBERARE ALTRE RISORSE

“Oggi i provvedimenti di sostegno all’energia costano 5 miliardi al mese. Il tetto al prezzo del gas cambia il quadro. Se così fosse confermato, parte di quelle risorse potrebbe liberarsi per altre misure”.

MELONI: RISOLVENDO COLLO BOTTIGLA GAS OPPORTUNITA’ PER CITTA’ SUD

Per quel che riguarda le strozzature sulla dorsale gas adriatica, “quando avremo risolto il bottleneck nel Centro Italia ciò comporterebbe per l’Italia la possibilità di valorizzare e implementare anche diverse città del Sud Italia, anche sul tema dell’approvvigionamento gas e dei gasdotti”. Città “che sarebbero più che contente di poter avere sviluppo affrontando una questione che per l’Italia e l’Europa è assolutamente strategica”.

MELONI: ITALIA PUÒ ESSERE PORTA D’INGRESSO DI ENERGIA PRODOTTA IN AFRICA

“Con un po’ di risorse spese bene, anche nel nostro Pnrr, si può ragionare con il Nord Africa, ma non solo con il Nord Africa, per produrre l’energia che serve diversificando le fonti di approvigionamento e fare dell’Italia la porta dell’ingresso di questa energia“, ha detto la presidente del Consiglio. Per Meloni questo fa parte di un “piano Mattei per l’Africa“, in “un approccio non predatorio” che ha caratterizzato l’Italia. “Noi non andiamo per portare via qualcosa. Ma per lasciare qualcosa”, ha detto Meloni.

MELONI: RISPETTIAMO LA BCE, MA MEGLIO EVITARE SCELTE PEGGIORATIVE

“La Banca centrale ha una sua autonomia che rispettiamo ma ora sarebbe meglio evitare di fare scelte peggiorative, sarebbe anche utile gestire bene la comunicazione sulle scelte che si fanno”.

MELONI: L’ITALIA PUÒ GIOCARE UN RUOLO DA PROTAGONISTA NEL MEDITERRANEO

“L’Italia può giocare un ruolo da protagonista nel Mediterraneo”.

MELONI: RIFORMA DEL CATASTO? DA QUESTO GOVERNO MAI AUMENTO DELLE TASSE SULLA CASA

“Si può fare una mappatura per migliorare la conoscenza delle costruzioni italiane. Ma da questo governo non partirà mai un aumento della tassazione sulla casa, in particolare sulla prima casa che io considero un bene sacro, non pignorabile”.

MELONI: LE REGIONALI SONO ANCHE UN TEST POLITICO GOVERNO

“Le elezioni regionali sono anche un test politico. Il modo migliore per fare campagna elettorale in questo senso è fare bene il proprio lavoro”.

MELONI: ANDARE FINO IN FONDO AL QATARGATE SENZA FARE SCONTI

“Su questa questione si deve andare fino in fondo senza fare sconti. Perché il rischio è che alcune istituzioni siano troppo permeabili agli interessi”.

MELONI: QATARGATE NON È ITALIAN JOB, PIUTTOSTO SOCIALIST JOB

“Mi ha innervosito che alcuni colleghi internazionali definiscano questi fatti con la locuzione ‘italian job’, come fosse una macchia sul nostro paese, ma la vicenda non riguarda solo italiani, riguarda un solo partito questo sì, allora forse socialist job“, ha dichiarato la premier in rifermento al Qatargate. “È un tema che riguarda sicuramente una famiglia politica, ma non l’Italia, come se l’Italia fosse il grande corruttore d’Europa”, ha aggiunto.

MELONI: RIFORMA DELLA GIUSTIZIA È PRIORITÀ, NORDIO OTTIMO MINISTRO ANDRÀ AVANTI

“La riforma della giustizia è una priorità per cui serve un governo coraggioso e deciso”, qualità “che non ci mancano. La materia è delicata e maneggiata con molta cura ma abbiamo scelto un ottimo ministro della Giustizia, coadiuvato dai partiti della maggioranza. Anche lui è molto deciso ad andare avanti”.

 MELONI: PRESCRIZIONE FONDAMENTO DELLO STATO DI DIRITTO

“La prescrizione rimane uno dei fondamenti dello Stato di diritto o si rischia di avere un sistema con indagati e imputati a vita”, ha detto il Consiglio. “Il Parlamento ha presentato un odg per chiedere il ritorno della prescrizione a come era prima del ministro Bonafede, il governo ha dato parere favorevole perché ci sembra una indicazione di buonsenso“, ha aggiunto.

MELONI: HA BISOGNO DI UN TAGLIANDO, CI LAVOREREMO NEI PROSSIMI MESI

“Nei prossimi mesi lavoreremo per mettere a punto la riforma della Giustizia, col tema anche della separazione delle carriere. La Giustizia ha bisogno di un tagliando”.

MELONI: LE INTERCETTAZIONI SONO UNO STRAORDINARIO STRUMENTO MA LIMITARNE ABUSO

“Le intercettazioni sono uno strumento straordinario, non intendiamo privare la magistratura di questo. Ma dobbiamo limitare l’abuso ed evitare un cortocircuito che c’è stato molto spesso”.

MELONI: BATTAGLIA PER LEGALITÀ A 360 GRADI, IO ISPIRATA DA BORSELLINO

“La mia carriera politica è ispirata a Borsellino, lo confermo. La battaglia per la legalità contro la mafia sarà a 360 gradi”.

DIFESA, MELONI: ITALIA FARÀ LA SUA PARTE SU IMPEGNO 2% PIL

Il 2% del Pil investito per la Difesa è un impegno assunto con la Nato che tutti cercano di rispettare il più possibile. Il tema è che la libertà delle Nazioni ha un costo, se appalti la tua sicurezza a qualcuno devi sapere che quel qualcuno non lo farà gratis. L’Italia sta facendo e farà la sua parte, lo farà per essere credibile”.

MELONI: DA RUSSIA GUERRA INACCETTABILE, FERMI AGGRESSIONE

“Il principio che sta facendo passare la Russia per cui chi è militarmente più forte può invadere il suo vicino è inaccettabile, spero che prima o poi il governo russo si renda conto dell’enorme errore che sta facendo e decida si fermare questa inaccettabile guerra di aggressione all’Ucraina”.

UCRAINA. MELONI: SCELTE GOVERNO RUSSO NON RICADANO SUL SUO POPOLO

“Confermo che i rapporti anche culturali con la Russia sono solidi e antichi, per questo ho difeso la scelta della Scala di Milano di dedicare la prima a un’opera russa. Non credo che le scelte del governo debbano ricadere sul popolo russo”.

MELONI: POLITICA FUORI DA AULA? NO, DAI DOCENTI

“Scorporare la scuola dalla politica? Non sarei d’accordo se il ministro Valditara avesse detto così, ma si riferiva all’utilizzo della scuola come luogo dell’indottrinamento politico da parte non di chi la frequenta ma di chi ci lavora. Io di questo ne sono stata vittima da ragazza per il fatto che facevo politica e questo credo che non sia giusto. Bisogna fare attenzione all’utilizzo che a volte si fa dell’insegnamento”.

MELONI: IL GIORNALISMO È LA MIA PROFESSIONE, CI TORNERÒ DOPO LA POLITICA

“Da iscritta all’ordine dei giornalisti considero che un giorno tornerò alla mia professione. Ho sempre pensato che la politica fosse una fase di passaggio”.

GIORNALISMO, MELONI: POSSIBILE INIZIATIVA DEL GOVERNO SU TEMI NON AFFRONTATI

“Sarò molto contenta di incontrare il presidente dell’Ordine dei giornalisti per approfondire temi come questi e può essere anche una iniziativa di governo ad affrontare materie non affrontate nei decenni”.

Agenzia DiRE   www.dire.it

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