Roma. Pecorilli (PCI) interviene su Valle del Sacco.
“Spero vivamente che comprendiamo tutti – e mi riferisco ai candidati a presidente della Regione che vengono presentati come grandi esperti di sanità – come, salute e sanità siano strettamente connessi alla questione ambientale. Perchè, tanto per dirne una, in quanto a sanità, chi come Sonia Pecorilli che è una vita che da infermiera, ed infermiera con responssbailità, e con impegno nella guida sindacale e dell’ordine professionale non penso sia seconda a nessuno degli esperti che ci vengono spacciati in queste ore. E lo dico – chiarisce Oreste della Posta, segretario del PCI lazio – proprio pensando a questa campagna a spot tipo panettone da vendere che il centrodestra e il centro sinistra fanno coi loro candidati a presidente!”. Dal canto suo, Sonia Pecorilli, candidata Presidente della Lista Comunista, ci tiene proprio a confermare che “la connessione salute, sanità e ambiente sono una parte di programma integrato con l’altro in quanto ad effetti e a decisioni e scelte da mettere in campo in modo chiaro”. Infatti così continua a spiegare quanto si debba intevenire e con che tempi immediati e con quale qualità mettere in campo: “uno dei problemi più inquietanti e atavici della provincia di Frosinone e del Lazio, ad esempio, è sicuramente l’inquinamento della Valle del Sacco, stiamo parlando di una storia lunga 60 anni e cioè da quando nel 1962 prende il via il nucleo di industrializzazione della Valle del Sacco, che vale la pena ricordare da Colleferro attraversa l’intera Ciociaria compromettendo tutto il tessuto agricolo e la vivibilità del territorio. – Quindi sottolinea la dirigente comunista – A poco sono servite le molteplici denunce a partire da quando nel 1978 il CNR svolge probabilmente la prima indagine sulle condizioni poco salubri nelle quali i lavoratori erano costretti ad operare. L’episodio sicuramente più eclatante che ha determinato una presa di coscienza maggiore di quanto non fosse stata percepita fino ad allora tra amministrazioni compiacenti e poca attenzione può essere fatto risalire al 2006 quando fu scoperta una moria improvvisa di animali da stalla, con il ritrovamento lungo il fiume Sacco di decine di carcasse dopo aver bevuto acqua al Beta-esacolorociclorsano come fu appurato ad oggi. Tra piani di disinquinamento e annunci di appalti per la bonifica – continua Pecorilli – ancora siamo in queste condizioni con aziende agricole ferme e un intero patrimonio inutilizzato. Noi comunisti, e crediamo supportati da tanti ambientalisti in questa denuncia, diciamo basta a tutto questo: c’è necessità di un intervento immediato anche in considerazione dei tempi lunghi necessari al disinquinamento.”. Occorre ricordare che, come illustra la candidata: “Gli interventi pure attivati, come quelli storici presso le ex Olivieri, Vita Mayer ed Europress di Ceprano; e le ex Snia Bpd e Annunziata di Ceccano; e poi Deposito Munizioni dell’ Esercito Italiano di Anagni; la Cartiera di Ferentino; i Ponti della Selva di Paliano, così come il Piano di monitoraggio delle acque, sono stati un inizio che non hanno mai rappresentato una visione generale ed una presa in carico concreta – da parte di governanti regionali e nazionali – da cui comprendere l’intera questione come grandezza ambientale sia locale/regionale che nazionale. La prova sta, – conclude la candidata del PCI – ad esempio nel braccio di ferro politico istituzionale e politico di schieramenti che ha attraversato sia i governi (nazionali, regionali e provinciali) di centrosinistra che di centrodestra. Per questo, noi convintamente diciamo che non basta un aggiustamento delle cose in Regione. Così come non è per nulla sufficiente la ricerca di una verginità ricercata dal centrodestra che è stato il primo responsabile delle due politiche efferate (nazionalmente e regionalmente) del “buco della sanità” che nessun cosiddetto uomo della società civile può cancellare dalla memoria dei cittadini che vedono, in questo coadiuvati dalle politiche zingarettiane, opsedali e sanità di prossimità cancellata, o messa a serio rischio di funzionalità. Ugualmente non va dimenticato che costoro, centrodestra e centrosinistra sono coloro che hanno, gridando o dicendolo sottovoce, lasciato le mani libere. Libere anche di inquinare. Di far diventare l’assalto ambientale rischio sanitario. Noi comunisti – chiosa Sonia Pecorilli – una cosa vogliamo fare in questo frangente elettorale: collegarci alle lotte e alle denunce di tanti bravi cittadini impegnati socialmente e poltiicamente; ma anche diventare di nuovo i referenti veri di chi da troppo tempo, – perchè schifato da certi politicanti – non partecipa più e non si reca alle urne. I comunisti sono qui per voi.”.