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Cari Immaginalisti,
abbiamo riassunto per voi la diretta di lunedì 6 dicembre dal titolo “Essere padroni del tempo e del destino del nemico “. Leggendola troverete importanti spunti per divenire i signori del tempo e della vostra mente.
DIRETTA  del 6 DICEMBRE
Essere padroni del tempo e del destino del nemico

Buongiorno, questa è la diretta del martedì in contemporanea su Instagram, Facebook e Youtube.
Oggi parliamo di un argomento che mi avete suggerito voi: parliamo del tempo, dell’attimo presente, parliamo anche di Sun, di quel bellissimo brano del Libro della Guerra che ho citato nel mio libro Wabi Sabi, Sun Su dice “impercettibile impercettibile nella piena assenza di forma divino divino nella piena assenza di rumore, in questo modo si diventa padroni del destino del nemico”. Sun sta parlando dello stato della non mente che è quello stato in cui si è totalmente presenti. Nell’attimo non c’è passato non c’è futuro, l’attimo prima non esiste più, l’attimo dopo non esiste ancora e la coscienza è totalmente concentrata nell’attimo presente, è così che si diventa padroni del destino del nemico.
La piena assenza di forma la piena assenza di rumore è la concentrazione nell’attimo presente, quando sto totalmente qui e ora, non ci sono più forme, non ci sono più rumori, sei in assoluto silenzio perché nell’attimo presente non vi è nulla, la mente tutte le sue formazioni, le sue immaginazioni esistono nel passato, esistono nel futuro ma nell’attimo presente non vi è il nulla, ma la vacuità. Perciò vi è lo stato della non mente ed è  stando in questo stato che si diventa padroni del destino del nemico. Il nemico è la nostra stessa mente la mente giudicante, la mente dualistica, la mente separatrice che previene la nostra capacità di aprirci alla sovramente, alla mente poetica, la mente che funziona in armonia con il cuore e con la Fede e che può portarci alla vera conoscenza, perché come diceva Euripide “non è Sapienza il sapere”. La vera Sapienza richiede una mente poetica e ci si arriva passando per la vacuità e l’attenzione piena, la concentrazione piena nell’attimo presente. Ma che cosa vuol dire essere nell’attimo presente? Forse vuol dire essere come un animaletto che non riesce a proiettarsi nel futuro, gli animali, in accordo con la visione buddista abitano l’universo pieno di emozioni, di pathos di sentimento, di meraviglia. Ma dove non c’è la possibilità di proiettarsi nel futuro e nemmeno nel passato, questo è tipico dell’essere umano, e non è che concentrarsi nell’attimo presente significhi perdere la possibilità di proiettarci nel futuro o nel passato, tutt’altro, significa essere così presenti nel corpo, in ogni singolo respiro al punto da consentire alla mente delle cellule, come la chiamava Aurobindo, la coscienza fisica, di connettersi molto intensamente con il campo morfico.  La memoria non è registrata internamente all’organismo, è registrata esternamente all’organismo su di un supporto energetico che gli antichi chiamavano Akasha, nello yoga antico, nello yoga vedico si chiamava Akasha, ma oggi in Occidente più frequentemente sentirete termini come campo morfico o campo idiomorfogenetico.  Il campo morfico è il campo energetico dove si registrano tutti i nostri ricordi e anche i ricordi della nostra genia.  della nostra stirpe, dei nostri antenati. Ecco perché quando facciamo costellazioni familiari altre persone che non ci hanno mai visto prima, interpretando i nostri antenati riescono a entrare in sintonia con le loro memorie e a rappresentarceli perfettamente. Questo perché entrano in sintonia col campo morfico, dove le memorie sono registrate, quindi la memoria come registrazione esterna all’organismo e la mente delle cellule, la coscienza fisica come un’antenna capace di sintonizzarsi sul campo morfico. Quando caliamo la nostra attenzione cosciente nell’attimo presente con grande intensità riusciamo ad attivare al massimo questa antenna, il nostro corpo, perché essere nell’attimo presente significa essere in assenza di forma, quindi in assenza di ansia, di preoccupazioni, di proiezioni in assenza di calcolo, di giudizio mentale e quindi in uno stato di profondo rilassamento, di profondissima pace. In questo stato l’antenna corpo si attiva e riesce a sintonizzarsi con il campo morfico.
Chi è il nemico?  E’ la nostra stessa mente, questa mente logica, razionale che funziona in modo disgiunto dall’amore e dalla Fede, che crea separazione, che crea giudizio, questa mente è il nemico perché come ho detto prima ci impedisce di entrare in contatto con la vera mente e la vera materia, quello che Aurobindo  chiamava il vero corpo, la vera materia, la vera mente che è una Over Mind, una sovramente,.Dissolvere la mente ordinaria non vuol dire perdere la capacità logica di ragionamento ma potenziarla all’ennesima potenza grazie alla fusione con il cuore, con l’amore e con la Fede. Nell’attimo presente impareremo attraverso il piacere, proprio il piacere fisico, quello sul quale Naropa diceva nel Kalachakra Tantra:  “Guardati o re dal crollo del piacere poiché da tale  crollo hanno origine tutti i peccati e da essi ha origine l’azione funesta, nefasta, che ti imprigiona nella ruota del Samsara, nella ruota delle illusioni”. Perciò guardati o re dal crollo del piacere, vuol dire che bisogna sempre mantenere il fuoco psichico, Il senso del piacere, attivo, vivo dentro l’organismo. Quando c’è un crollo del piacere si perde ogni possibilità creativa.
Nello Yoga giapponese, sul quale faremo domani una masterclass, impariamo tantissime cose, impariamo a meditare tirando calci e pugni, non  l’avreste mai detto, sembra un controsenso meditare, raggiungere la pace  interiore con pugni e calci, perché con questi pugni e calci si spacca il muro, cioè la prigione nella quale la mente ci tiene imprigionati. Lo Yoga giapponese è anche che Kintsugi, l’arte di riparare le ferite dell’anima con l’oro. Lo Yoga è giapponese è tantissime cose, ma è anche diventare padroni del tempo diventare padroni del destino del nemico calandosi nell’attimo presente, attraverso la sensazione del piacere, il piacere fisico, per cui nello yoga giapponese apprendiamo tecniche particolari di massaggio e di contatto con il nostro stesso corpo, tali da sciogliere in profondità ogni tensione.  Questi massaggi speciali ci consentono di sciogliere tensioni profonde di aprire canali, agiscono sui meridiani energetici, consentono di intensificare moltissimo il senso del piacere organico e tutto questo porta il corpo a potenziare questa sua caratteristica di antenna con la quale noi ci sintonizziamo sul campo morfico.
Ti insegnerò qualche tecnica base perché voglio che anche se non fai la scuola di yoga giapponese tu sappia operare in questo modo almeno nelle basi. Secondo me è importantissimo diventare padroni del tempo e padroni del destino del nemico, ragazzi poi vi rendete conto che viviamo in un’epoca storica in cui le persone sono totalmente vittime del tempo e non sono mai in una condizione ottimale. Lo Yoga giapponese è lo Yoga dell’esperienza ottimale e se veramente vogliamo dare alla nostra anarchia spirituale, alla nostra ribellione, che è una forma dell’amore, una dimensione vincente dobbiamo assolutamente vivere nello stato dell’esperienza ottimale e non vivere da vittime, perché altrimenti non siamo dei veri ribelli, dei veri anarchici spirituali, ma gente che protesta senza fornire soluzioni alternative. Si tratta di una protesta solamente distruttiva.
La ribellione è una forma dell’amore e il vero ribelle non protesta ma crea un mondo nuovo, non perdete tempo a protestare con il vecchio. Il vero ribelle crea un mondo nuovo perché è guidato dall’amore e siccome io vi voglio così, vi voglio  vincenti, siccome io voglio che voi conquistiate il potere del denaro per rimetterlo nelle mani della madre, bisogna che voi diventiate padroni del tempo e non vittime del tempo, diventiate padroni del destino del nemico e non sempre vittime di una vita vissuta a caso.  Niente accade per caso, il caso nemmeno esiste, esiste unicamente la nostra ignoranza delle leggi per cui accadono le cose. Ora nella pratica dello Yoga giapponese la base è quella di fare il mudra con i pugni chiudendo il pollice all’interno e picchiettare il corpo partendo dall’alto in tutte le sue parti adagio sentendo che circola l’energia, che questo picchiettare aiuta l’energia a circolare. Parti della testa, dalla fontanella, fino alla punta delle dita dei piedi, passando per le braccia e le mani davanti e dietro metti i pollici nelle fossette che sono sotto al cranio e fai una pressione verso l’interno e verso l’alto e hai come la sensazione di poter aprire una scatola, quindi fai questa pressione e mantienila recitando nove volte il mantra Amaterasu o o mi kami e dopo  fai dei massaggi circolari e scendi piano piano in tutto il corpo fino alla punta dei piedi passando anche per le braccia e le mani, davanti e dietro. Mentre fai questo cerchi di stare il più possibile concentrato nella sensazione dell’attimo presente. Se riesci a respirare profondamente dalla bocca è il massimo, la bocca è un’apertura più grande, entra ed esce più aria alla volta, è anche un’apertura insolita, perciò, ci aiuta a cambiare lo stato della coscienza. Facendo questo e respirando le energie si risvegliano. Accedi a livelli di energia superiore, magari senti un po’ di formicolio nelle mani e nei piedi, è l’energia che si risveglia, con l’ossigenazione profonda il corpo si ripulisce dalle tossine e tu ci sei di più, respirare di più vuol dire esserci di più, essere più presente, sentire di più. In questo modo affiorano ricordi, anche molto remoti, ricordi della tua prima infanzia, della tua adolescenza o anche frammenti di memoria di vite passate. Se arriva qualche impressione che non puoi ricollegare a questa vita, che non puoi ricordare di aver vissuto in prima persona, quasi certamente è il frammento di un ricordo di una vita passata.
Questo esercizio se riesci a farlo per almeno per una settimana tutti i giorni, almeno per 20 minuti consecutivi, attiva un potere automatico, come lo chiamava Sri Aurobindo, il potere di stare nell’attimo presente Appoggiati alla forza della Meditation Family, pratichiamo tutti insieme per avere più determinazione.

Pratica di yoga giapponese –  Attivazione dell’antenna corporea
Respira profondamente dalla bocca, senza sentire una sensazione di sforzo, di fatica, il respiro deve sempre essere piacevole e con i pugni chiusi con il pollice all’interno picchietta tutto il corpo partendo dall’alto e scendendo fino alla punta dei piedi, passando per le braccia, le mani, davanti e dietro e mentre picchietti ti proietti nel passato e vedrai che avrai accesso a impressioni della tua della tua prima infanzia, o anche precedenti,  premi sotto il cranio le due infossature verso l’interno e verso l’alto simultaneamente e mantieni la  pressione per la durata di 9 ripetizioni del mantra amaterasu o omi kami e poi fai movimenti circolari, sempre respirando profondamente dalla bocca, dall’alto al basso, vai avanti per circa 20 minuti e gli ultimi minuti trascorrili in postura meditativa, occhi chiusi, respiro spontaneo dal naso, mentre ti proietti nel futuro e cerchi di vederti da lì a 10 anni, vedi la parte migliore di te da qui a 10 anni, fai questa proiezione nel futuro per qualche minuto, rimani immobile e poi dopo qualche minuto prendi un profondo respiro e sciogli la posizione.
M raccomando pratichiamo insieme questa settimana con molta determinazione, molta costanza, prendiamo ferma risoluzione di praticare e di arrivare all’obiettivo di stare nell’attimo presente.
Un abbraccio. Ciao!

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Vi ricordo le prossime dirette Facebook, Instagram e Youtube in cui parlerò delle Scuole dell’Imaginal Academy. Questi appuntamententi sono una bella occasione per stare insieme e per rispondere alle vostre domande riguardo ai percorsi formativi ad approccio immaginale.
  1. Domenica 11 dicembre alle 9 parleremo della Scuola di Mindfulness
  2. Lunedì 12 dicembre alle 19 parleremo della Scuola di Deprogrammazione Creativa
  3. Martedì 13 dicembre alle 18 parleremo della Scuola di psicogenealogia e costellazioni familiari ad approccio immaginale.
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Vi ricordo che la preparazione allo shamanic yoga leap inizia il 12 dicembre. Scoprite tutto qui.
L’apertura del drago, lo Shamanic Yoga Leap

La grotta chiamata Shamanka dagli sciamani buriati si trova nelle acque del lago Baikal, unita all’isola di Olkhon. Recentemente vi è comparsa l’immagine di un drago che prima non c’era. La macchia scura che disegna il drago sulla parete esterna della roccia è ben visibile.
La grotta chiamata Shamanka dagli sciamani buriati si trova nelle acque del lago Baikal, unita all’isola di Olkhon.
È da allora che esiste la Shaman Union. Possiamo chiamarla “associazione”, a patto di dimenticarci ogni concetto di associazione comunemente conosciuto, si tratta di una assemblea di sciamani sparsa nel tempo e nello spazio che si riuniscono a modo loro. Per me è un onore straordinario farne parte.

Uno sciamano è terra che pensa, acqua che ascolta, vento che parla e fuoco che aspira.
Come scrivo ne “Il profumo della luna”, uno sciamano impara innanzitutto ad essere ponte tra due mondi: il famoso terzo elemento. Come il vento o la farfalla che permettono l’impollinazione di due fiori, così lo sciamano è l’elemento dispari e creativo, è quello che osserva, che unisce, che fa la differenza.”

Lo shamanic yoga leap è un balzo di consapevolezza.

PREPARATI AL BALZO a partire dal 12 DICEMBRE
Vi invito a partecipare al percorso in 8 incontri dedicato al mito, che inizierò il 21 febbraio prossimo. Sarà un’esperienza importante in cui vi insegnerò a riscrivere la vostra storia e a vivere in modo vincente cambiando la vostra narrazione interiore.
Daimon. guarire con i miti – 8 incontri dedicati al mito
dal 21 Febbraio al  14 Marzo 2023

Questo seminario “full immersion” è sull’arte dello storytelling e ti insegna a riscrivere la tua vita. Non solo, è anche un seminario di formazione che ti consente di avere strumenti per utilizzare lo storytelling nella tua pratica professionale di psicoterapeuta, life coach, counselor, formatore o altra professione basata sulla relazione d’aiuto.

Ma dove nasce lo storytelling e perché?

L’arte dello storytelling prende avvio dalla consapevolezza che noi siamo narrazione e che la nostra sconfitta o il nostro successo dipendono strettamente da come raccontiamo a noi stessi la nostra storiaIl nostro futuro dipende dal nostro passato, costruiamo il nostro domani su esempio di ciò che ci è accaduto prima, reagiamo alle cose sulla scorta delle emozioni del passato. E tutto questo passato, in verità, è stato solo come se fosse vero, in realtà non è mai accaduto, non è oggettivo, è unicamente nella nostra narrazione. Cambiare la narrazione è trasformare il passato e aprirsi a un nuovo futuro.

Ogni nostra narrazione è costruita su di un modello narrativo, a mezzo di una struttura narrativa che chiamiamo “mito”. I miti raccolgono le forme originarie delle nostre esperienze, sulla base delle quali modelliamo ogni nostro comportamento. Ecco perché è così importante conoscere il mito!
Ciascuno di noi vivendo mette sulla scena della vita un mito e ciascuno di noi si riscatta, si libera, si risolve quando “vede” il mito che sta mettendo sulla scena della vita vivendo.

In questo seminario affronteremo otto temi mitologici che sono basilari per ogni storia di vita, essi rientrano un po’ nelle vite di ciascuno di noi e conoscerli è fondamentale per poter liberarci dai comportamenti auto-limitanti.

Imparerai:

  • a riconoscere come gli otto miti agiscono nei vari aspetti della tua vita,
  • come non essere più vittima degli aspetti negativi di questi miti,
  • come riconoscerli nel tuo passato,
  • come riscrivere la tua storia
  • come dialogare con le forze inconsce, con l’anima del mondo per co-creare il tuo futuro.
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