MIGRANTI. UNHCR: GELO E FAME SONO MINACCE REALI, URGENTE AIUTO DI TUTTI.
MILIONI DI SIRIANI, IRACHENI E AFGHANI SONO A RISCHIO – Dopo oltre 40 anni di conflitto, l’Afghanistan rimane una delle situazioni umanitarie più complesse al mondo, con 3,5 milioni di afghani sfollati a causa dei conflitti e circa 1,5 milioni per fenomeni climatici estremi. In alcune zone del paese le temperature invernali possono facilmente scendere a -25 gradi lasciando migliaia di famiglie esposte alle intemperie. L’inverno si abbatte su un Paese già provato da 40 anni di conflitto, da una forte crisi economica e dal terremoto che lo scorso giugno, nel sud-est delle province di Paktika e Khost, ha significato per migliaia di persone perdite devastanti. Lo scenario non è migliore in Siria: i rifugiati e gli sfollati dovranno affrontare di nuovo il freddo estremo e tempeste di neve. Questo sarà il dodicesimo inverno consecutivo in fuga per molti di loro. Ci sono oltre 10 milioni di rifugiati siriani e iracheni e di sfollati interni in Siria, Libano, Giordania, Iraq ed Egitto. L’Unhcr stima che 3,4 milioni di loro si trovano in uno stato di bisogno estremo. L’APPELLO: SOPRAVVIVERE A QUEST’INVERNO SARÀ UNA DURA SFIDA, URGE L’AIUTO DI TUTTI – “Stiamo vivendo una fase nella quale i conflitti e le violenze si sovrappongono ad altre crisi di natura economica, geopolitica e climatica- dichiara Laura Iucci, Direttrice della Raccolta Fondi Unhcr Italia- E purtroppo, mentre crescono esponenzialmente i bisogni umanitari, le risorse disponibili si riducono drammaticamente. Negli ultimi mesi siamo stati costretti a ridimensionare numerosi programmi essenziali per far fronte al gap di finanziamenti. A farne le spese sono i rifugiati e gli sfollati più vulnerabili: questo inverno moltissime famiglie sono a rischio di non farcela. Rivolgo un appello a tutti i donatori affinché ci aiutino a salvare vite umane. Basta anche un piccolo gesto per fare la differenza”. Per Unhcr la risposta umanitaria alle criticità determinate dall’inverno sarà la priorità numero uno per i prossimi mesi. L’intervento si concentra principalmente in Ucraina e nei Paesi limitrofi (Bulgaria, Ungheria, Moldavia, Polonia, Romania e Slovacchia), in Afghanistan, Siria e Iraq e nei paesi di accoglienza nell’area (Libano, Giordania e Egitto). I pilastri dell’operazione invernale in tutti questi Paesi sono: 1) riparazione di case danneggiate e isolamento termico degli alloggi di emergenza; 2) fornitura di beni essenziali per la sopravvivenza, tra i quali coperte termiche, stufe, abiti invernali; 3) assistenza economica diretta che consente alle famiglie vulnerabili di far fronte alle spese principali, tra i quali l’affitto, il riscaldamento e il cibo.
Agenzia DiRE www.dire.it