IL 30 NOVEMBRE CASSIO CI PRESENTA LA SUA “ITALIA”.

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CASSIO ci presenta la sua ITALIA

La voce di CASSIO è quella di un’intera generazione che fa i conti con un’Italia che disconosce, che non gli appartiene, e che rende del tutto spaesati. Ma forse, ed è con questo dubbio che il pezzo ci lascia, anche chi canta e chi ascolta è responsabile di questo decadimento umano. 

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Esce venerdì 30 novembre per Fenix Music & The Orchard,  Italia l’ultimo singolo di CASSIO che precede il suo album d’esordio.

Il singolo è stato anticipato da Nerodita, Sparo e Nonna, tre pezzi che ci hanno fatto entrare nel mondo di Simone in cui storie familiari e fallimenti personali (grandi o piccoli che siano), sono al centro di una narrazione cruda, profonda e di forte impatto che va a toccare le corde più intime dell’ascoltatore. 

Italia, ad un primo ascolto, sembrerebbe allontanarsi completamente  dalla narrazione dei primi singoli e  di tutto 19 luglio 1944, suo primo album che uscirà il 16 dicembre, soprattutto per i temi affrontati. 

In realtà con Italia, allarga semplicemente la prospettiva uscendo dalla strada di casa sua e allargando lo sguardo sul Paese che diventa teatro dei piccoli fallimenti personali che diventano collettivi. 

Italia è a tutti gli effetti  un pezzo di denuncia sociale, una fotografia precisa del declino culturale di questo Paese, ma il punto di vista del tutto personale da cui viene raccontato si interseca perfettamente con quello che è uno dei temi cardini del disco: la sensazione distopica che si prova guardando questo Paese e la società in cui si vive, così distante da quella idilliaca in cui si è creduti essere nati. La voce di CASSIO da questo punto di vista è quella di un’intera generazione che fa i conti con un’Italia che disconosce, che non gli appartiene, e che rende  del tutto spesati. Ma forse, ed è con questo dubbio che il pezzo ci lascia, anche chi canta e chi ascolta è responsabile di questo decadimento umano.

 

Il sound di CASSIO si muove tra influenze che ricordano quelle della scena indipendente e rock dei primi 2000, spaziando fino a sonorità e approcci più contemporanei, con l’utilizzo dell’elettronica, l’utilizzo di beat coinvolgenti, l’utilizzo dell’autotune tipico della trap/rap e una forma di scrittura che abbraccia quella del cantautorato più moderno e meno tradizionale. Il tutto tenuto insieme dalle sonorità più alternativ rock ben conosciute da Andrea Pachetti, produttore dell’intero progetto.

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