Il ciclone Poppea sta causando disagi in diverse regioni, con forti temporali e raffiche di vento. Allerta rossa in Abruzzo e Sardegna.
Di Mirko Billi, Miloš Malinić, Simone D’Ambrosio e Marianna Gianforte
ROMA – Poppea è arrivata e ha portato con sé temporali, vento forte e tanti disagi. Da nord a sud il ciclone sta sferzando l’Italia, provocando allagamenti, alberi caduti e numerosi interventi da parte dei Vigili del Fuoco allertati dai cittadini. È il caso di Roma dove il Tevere è esondando, generando paura tra Ostia e Fiumicino. Sul litorale laziale è stata anche avvistata una tromba d’aria, nella zona di Salto di Fondi, in provincia di Latina.
AUTO COLPITA DA UN ALBERO IN SICILIA, IN SARDEGNA DANNI ALL’AGRICOLTURA
IN ABRUZZO ALLERTA ROSSA, IL FIUME SANGRO SUPERA LA SOGLIA DI ALLARME
Pioggia incessante da ore e vento in Abruzzo, dove c’è allerta rossa per l’intera giornata di oggi per il maltempo. In particolare, per quanto riguarda la regione, gli avvisi di maggior rischio diramati dalla protezione civile riguardano il bacino dell’Alto Sangro. Il Centro funzionale d’Abruzzo della protezione civile comunica che “la lettura dei livelli idrometrici della rete in telemisura del fiume Sangro segnala il superamento della soglia di allarme ed una graduale crescita” e raccomanda di mettere in atto le azioni previste nel piano comunale di emergenza. Per il bacino dell’ Alto del Sangro ieri è stato diramato un bollettino di ‘criticità elevata-allerta rossa’. Altre zone a rischio sono il bacino alto della Marsica e il bacino dell’Aterno, per cui il bollettino parla di ‘criticità moderata-allerta arancione’, per rischio idraulico diffuso (Marsica) e per rischio idrogeologico localizzato (Aterno). Allerta gialla nel resto della regione. Le aree interne sono le più a rischio, il maltempo sta interessando anche la costa. Al momento la situazione appare sotto controllo, ma si sono verificate cadute di rami sulle carreggiate.
Sono previste sul territorio altosangrino precipitazioni diffuse, rovesci e temporali abbondanti e le amministrazioni di alcuni Comuni del comprensorio hanno raccomandato alla cittadinanza di limitare gli spostamenti agli strettamente necessari e di prestare particolare attenzione alle norme di comportamento. Il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, in conseguenza dell’allerta meteo diramata nel suo territorio montano, ha disposto il controllo delle dighe a monte nei comuni di Alfedena e Barrea.
Dunque “gli invasi per entrambe hanno fatto registrare un livello di acqua molto basso, con una notevole capacità di incamerare forti quantitativi”. A Stiffe, nel Comune di San Demetrio ne’ Vestini, i vigili del fuoco sono intervenuti per un albero caduto, abbattuto dal vento.
ALLERTA ARANCIONE IN CAMPANIA, A SALERNO DUE FAMIGLIE SALVATE DALLA PROTEZIONE CIVILE
In Campania – dove si registrano diversi disagi e interventi di Protezione Civile e Vigili del Fuoco – l’allerta arancione durerà fino alle 23:59 di questa sera. Allagamenti si segnalano anche in Irpinia, precisamente in località Celzi di Forino, e squadre di soccorritori sono a lavoro nel salernitano dove la Solofrana è esondata in più punti
Poppea porta anche i primi fiocchi di neve sull’Appenino modenese, in particolare nelle zone di Frassinoro e dell’alto Frignano, dove sono caduti in media oltre 25 centimetri di neve.
MARE INVADE I LIDI RAVENNATI: STRADE CHIUSE E DISAGI
L’acqua invade spiagge e strade in Romagna a causa della forte mareggiata delle ultime ore. Diverse località sulla costa adriatica si sono risvegliate stamane con una situazione difficile: colpa del mare grosso di questa notte, con l”invasione’ del mare fin sulle strade. Così è successo ad esempio a Lido Adriano, dove come riferisce il profilo Emilia-Romagna Meteo diffondendo le foto, diverse vie sono state chiuse al traffico. Parla di “diversi episodi di ingressione marina” il sindaco di Ravenna De Pascale, che cita Casalborsetti, Marina di Ravenna, Punta Marina, Lido Adriano e Lido di Savio. Il Comune di Ravenna, informa il primo cittadino, “ha attivato il Coc (Comitato operativo comunale) e sta intervenendo secondo necessità, chiudendo le strade e posizionando sacchi di sabbia ove necessario, con il supporto della Polizia locale, della ditta Sistema, dei volontari di Protezione civile”.
Ieri la Protezione civile regionale aveva emanato un’allerta per tutta la giornata di oggi. In particolare, ricorda ancora De Pascale, “l’allerta prevede sulla costa venti di burrasca da nord-est con possibili, temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore”. Dunque “si raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento, della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati; prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati; non accedere a moli, dighe foranee e spiagge”.
A GENOVA DISAGI DIFFUSI PER IL FORTE VENTO
Pioggia, freddo, prima vera neve sulle alture, ma soprattutto vento forte, con raffiche fino a cento chilometri all’ora. Notte di perturbazione atlantica a Genova e dintorni, con decine di interventi dei vigili del fuoco ancora in corso nella mattinata per allagamenti, rami spezzati e caduti sulla strada, bidoni della spazzatura trascinati dalle raffiche. In pieno centro, in via Fieschi, all’incrocio con piazza Carignano, parziale distacco di un ponteggio per la riqualificazione della facciata di un condominio: non ci sono feriti, ma la strada resta chiusa al traffico e ai pedoni per la messa in sicurezza della zona.
Problemi anche in sopraelevata, chiusa alle due ruote e ai mezzi telonati e furgonati a causa del vento e dove un cartellone pubblicitario pericolante ha costretto a limitare la circolazione verso ponente all’uscita di piazza Cavour per quasi un’ora. Pompieri intervenuti anche a Quinto per il distacco di alcuni materiali da altre impalcature, e a San Teodoro e Sant’Euseubio per la caduta di alberi. Infine, la “dama bianca” che nella notte ha fatto visita soprattutto alla Val d’Aveto, sul Beigua e sull’Antola. Gru ferme in porto ai terminal di Voltri, sempre a causa del vento.
Sempre a causa del forte vento che l’ha fatta sbattere, andata in frantumi una delle due ante vetrate della porta all’ingresso di Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova.
“A causa del vento- conferma, in una nota, l’assessore alla Protezione civile del Comune di Genova, Sergio Gambino- la porta di accesso di palazzo Tursi è stata danneggiata, facendo uscire da una staffa un’anta del portone. L’agente di Polizia locale impegnato nel controllo dell’accesso ha riportato una leggera escoriazione alla mano, ma è stato medicato e sta bene. È intervenuto prontamente il team del Facility management che ha provveduto a mettere subito in sicurezza l’accesso a Palazzo Tursi”. L’assessore sottolinea che “la Polizia locale, i Vigili del fuoco e i volontari di Protezione civile stanno monitorando la situazione in città dove, per il forte vento, si stanno registrando alcuni disagi. Raccomando a tutti i genovesi, comunque, la massima attenzione”.
IN FRIULI VENEZIA GIULIA ESONDA IL CANALE A VILLA VICENTINA
Cantine allagate a Muggia (Trieste); un albero caduto su fili elettrici e telefonici lungo la strada da Nimis a Cloz (Udine); allagamenti per sormonto dell’argine del fiume Isonzato in località Palazzato in comune di Fiumicello Villa Vicentina (Udine), dove è in corso un intervento di rialzo dell’argine con sacchi di sabbia lungo il canale Tiel che è esondato allagando la campagna circostante.
È l’aggiornamento della situazione in Friuli Venezia Giulia diffuso dalla Protezione civile regionale per il transito dell’ondata di maltempo che sta provocando piogge abbondanti, vento forte e soprattutto il fenomeno dell’acqua alta lungo la costa. Quest’ultimo che ha raggiunto il picco a Trieste alle 8:30, a Grado (Gorizia) alle 8:50 e Lignano (Udine) alle 9:05, con valori di poco inferiori al massimo registrato nel 2019.
Sul campo sono operativi 83 volontari e 36 mezzi della Protezione civile dei Comuni interessati per interventi e monitoraggio sul territorio. In generale, sinora i livelli dei corsi d’acqua sono sotto i livelli di guardia. In mattinata si è già registrato vento forte in tutto il Friuli Venezia Giulia in particolare in montagna, con il massimo di 81,4 chilometri orari registrato alle 7 in Val di Sass, e la costa, con il massimo registrato a Trieste di 87,1 chilometri orari alla stazione del molo Fratelli Bandiera alle 10. Nel capoluogo regionale il vento è tuttavia in aumento.
A TARANTO SINDACO DISPONE CHIUSURA DI GIARDINI PUBBLICI
A causa delle condizioni meteorologiche avverse il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha disposto la chiusura di giardini e parchi pubblici e invita la cittadinanza “a seguire tutte le misure precauzionali previste, per preservare la pubblica sicurezza e l’incolumità personale”. Il sindaco ricorda che “in caso di vento molto forte, bisognerà prestare maggiore attenzione alla guida di autoveicoli e moderare la velocità, non sostare lungo viali alberati, evitare le zone dove sono presenti oggetti sospesi e mobili, prestare attenzione lungo le zone costiere ed evitare la sosta su moli e pontili, assicurare il fissaggio di tutto il materiale mobile su balconi e terrazzi e il corretto serraggio degli infissi”.
“Bisognerà evitare di recarsi o soffermarsi in ambienti a forte rischio allagamento, fare attenzione a strade allagate per evitare di trovarsi con il proprio veicolo sommerso, controllare gli scarichi dell’acqua piovana e il perfetto funzionamento delle pompe di sollevamento dei piani interrati – continua il Comune – In caso di fulmini associati a temporali, infine, converrà restare lontano da punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi, evitando di cercare riparo dalla pioggia sotto questi ultimi”.
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