Media Education: “Lo Sport come cura a dipendenza da Internet e Cyberbullismo”.
MEDIA EDUCATION: “LO SPORT COME CURA A DIPENDENZA
DA INTERNET E CYBERBULLISMO”, NUOVO APPUNTAMENTO
FORMATIVO PER GLI STUDENTI DEL LAZIO
Oltre cinquemila studenti di 260 classi degli istituti scolastici di tutta la Regione hanno partecipato questa mattina all’evento formativo organizzato dal Corecom Lazio in modalità e-learnig dal titolo “Lo Sport come cura a dipendenza da Internet e Cyberbullismo”.
All’incontro sono intervenuti: Elisabetta Scala – Vice Presidente del Movimento Italiano Genitori (MOIGE), Giulia Silvia Ghia – assessore Cultura, Scuola, Sport e Politiche Giovanili del I Municipio di Roma, Claudia Santoloce – Presidente della III Commissione del I Municipio e il dott. Emiliano Farascioni della Polizia Postale.
La Presidente del Corecom Lazio, Maria Cristina Cafini, introducendo i lavori ha sottolineato che “La dipendenza da Internet e dai social è diventato un problema di salute generazionale che si è ulteriormente aggravato durante la pandemia, la maggioranza dei ragazzi infatti passa molte ore al giorno davanti agli schermi degli smartphone, e sempre più spesso questa dipendenza è correlata ad un aumento dell’aggressività, dell’ansia, dello stress, con effetti negativi sul rendimento scolastico. Lo sport in questo contesto può stimolare un significativo effetto benefico sui giovani.”
Per la Consigliera del Corecom Iside Castagnola, che ha condotto i lavori dell’incontro, “è molto importante che in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia più di 5000 ragazzi del Lazio abbiano partecipato all’iniziativa di media education del Corecom, lo sport come antidoto e cura a dipendenza da internet e cyberbullismo è per noi tema centrale per contrastare il disagio e prevenirlo.”
La Vicepresidente del MOIGE Elisabetta Scala ha rivolto un appello ai genitori: “preoccupatevi di far svolgere ai vostri figli un’attività sportiva con regolarità, aiutateli a scoprire lo sport che più li appassiona, questa passione occuperà mente e corpo in un’attività sana ed educativa, sarà più difficile che cadano in pericolose dipendenze nella ricerca di divertimento e di un modo per occupare il loro tempo libero.”