Codici: l’ennesima inchiesta sulla ‘ndrangheta a Roma dimostra la necessità di un intervento del Comune per un’azione congiunta per difendere la legalità.
“Quando si lanciano gli allarmi sul pericolo delle infiltrazioni malavitose e sulla presenza massiccia e pericolosa della criminalità organizzata a Roma, così come in altre città italiane – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, è proprio a questo che ci riferiamo. Siamo di fronte ad un sistema che puntava ad acquisire la gestione ed il controllo di attività economiche in svariati settori, dalla panificazione alla ristorazione, dall’ittico alla pasticceria. Un ciclo continuo di affari, garantito anche da patti mafiosi, portato avanti con il passaggio da una società ritenuta ormai compromessa ad una nuova, mettendo al riparo i veri titolari attraverso il ricorso ad intestazioni fittizie. Quella della ‘ndrangheta a Roma è diventata ormai una presenza inquietante, che deve far riflettere. I tentacoli dei clan si allungano sempre di più sulla capitale e questo non fa che aumentare i pericoli per cittadini ed imprese, che di fronte alle difficoltà economiche crescenti corrono il rischio di finire in mano a questi criminali. La dimostrazione arriva dall’aumento dei casi di usura, un’emergenza emersa con forza durante la pandemia ed ora alimentata dal caro energia. Anche in questa vicenda naturalmente siamo pronti a fare la nostra parte in Tribunale, fornendo assistenza legale alle vittime. Non possiamo, però, non chiamare nuovamente in causa il Comune di Roma. Da tempo chiediamo di avviare un confronto tra tutti i soggetti impegnati nella lotta alla criminalità e nella difesa della legalità. Dopo questa operazione, l’ennesima, ci auguriamo che finalmente il Campidoglio prenda atto della gravità della situazione. È arrivato il momento di definire un percorso comune per contrastare le infiltrazioni mafiose e difendere la legalità”.
Codici è impegnata da anni nel contrasto dell’usura con attività di assistenza e supporto legale alle vittime, anche per casi di sovraindebitamento. Gli Sportelli dell’associazione sono a disposizione dei cittadini, che possono contattare il numero 06.55.71.996 oppure scrivere all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.
Roma, 10 novembre 2022
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